Cap. 3 - Lettera

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In quell'istante Mag richiamò l'attenzione su di sé tossendo ed esclamò:

-Mary, abbiamo aspettato ben quindici anni prima di dirtelo...- la diretta interessata ascoltava attentamente.

-Ma crediamo sia giunto il momento per darti ciò che tua madre ci ha affidato il giorno in cui ti ha portata qui- Muriel aprì il cassetto di un mobile di legno antico e spolverò una busta ingiallita dal tempo, poi la porse a Mary.

-Tua madre mi aveva espressamente chiesto di dartela quando avresti compiuto quindici anni. Non sappiamo se tu sia nata proprio il giorno in cui lei ti portò qui ma abbiamo tenuto quella data così importante come giorno del tuo compleanno, cara- spiegò la signora che quella sera di Dicembre prese in mano quel fagottino piangente e lo accolse all'istituto. Marybell le ricordava molto quella donna incappucciata: gli occhi celesti, il viso pallido e le labbra sottili. Tutto di lei apparteneva anche alla madre.

La ragazza decise di non leggere la lettera davanti a tutti ma di ritirarsi da sola in camera sua.

Stesa sul letto girava e rigirava la busta tra le mani 'A Marybell' vi era scritto sopra in bella grafia. Ecco allora chi aveva deciso il suo nome, non erano state né Mag né Muriel ma sua madre in persona, o meglio, colei che si presumeva lo fosse.

Mary esitava ad aprirla, non voleva strappare la linguetta e rovinare quel tesoro prezioso ma ad un certo punto fu vinta dalla curiosità e si decise a leggerne il contenuto.

All'interno vi era un foglio scritto interamente in corsivo che recitava:

''Cara Marybell, mi presento: sono tua madre. Ho scelto per te questo nome sperando che la vergine Maria ti assista e che vegli sudi te in mia vece. Spero che le mie direttive siano state rispettate e che tu stia leggendo questa lettera all'età di quindici anni, con la giusta maturità. Purtroppo mentre sto scrivendo il tempo che mi separa dal perderti si fa sempre più breve; sei nata solo pochi giorni fa ma già hai occupato metà del mio cuore e della mia anima. Ho deciso di darti in affidamento alla Madison's House perché so come trattano i bambini e so che posso fidarmi di loro. A quest'ora potrei non essere più al mondo ma, comunque vada, ricordati che ti seguirò sempre durante la tua crescita, anche se non mi vedrai, perché io vivrò dentro di te. Purtroppo non posso spiegarti molto altro ma posso giurarti, figlia mia, che tu non sei sola! Infatti, rivolgo questa lettera a te, Mary, e, se la trovi, anche al tassello mancante della mia anima, ovvero, alla tua metà.

A.B.

Una volta finito di leggere, la ragazza aveva le lacrime agli occhi; fino a quel momento non aveva mai pensato concretamente alla persona che l'aveva messa al mondo e che, per prima, le aveva voluto bene, tuttavia, qualcosa la turbava: cosa significava quell'ultima frase?

Mary decise che, nei  giorni successivi, ne avrebbe parlato a Mag e Muriel, sperando in un aiuto per cercare di districare la matassa legata attorno alla misteriosa figura di sua madre.

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