Era pazzo?

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Stomp!

<< Ahi! Ahahaha!! >>

Katy era caduta per terra, stava distesa sul terreno bagnato, eppure continuava a ridere. Che ragazzina strana...

<< Mi gira la testa! Ahahahah! >>

Continuava a ridere spensierata. Di solito, era a lui che attribuivano l'aggettivo di pazzo, ma per quella bambina sarebbe stato altrettanto adatto. Non comprendeva il motivo di tanta gaiezza... Eppure, era una gioia che lo faceva sentire stranamente bene...

La leggenda lo voleva come il mostro che si sfoga e prova piacere nell'uccidere bambini, ma non era affatto così.

Non trovava nulla di divertente nell'uccidere.

In realtà c'era un altro motivo per cui era sempre presente in posti dove ci fossero tanti bambini... Totalmente diverso da quello delle storie che si raccontavano...

Una malattia che, ne era consapevole, non sarebbe mai stato in grado di curare...

Eppure continuava a farlo... Forse perché era disperato...

Oppure era vero... Era pazzo...?

<< Slenderman... >>

La dolce voce di Katy richiamò ancora una volta la sua attenzione.

<< Visto che sei da solo... Non ti annoi mai? >>

Il voltò si inclinò in un gesto di curiosità. Che voleva dire? Di certo lui non giocava a nascondino da solo.

Però... Quella domanda lo fece riflettere...

In effetti, lui in quegli anni di solitudine e patologie non aveva mai fatto nulla se non mimetizzarsi tra quegli alberi, fino a diventare quasi uno di loro, nessuna pietà, nessun sentimento, proprio come gli alberi di quel bosco.

<< C'è qualcosa di bello da fare qui? >>

Chiese nuovamente la bambina. Se avesse voluto le avrebbe risposto di no, ma... In effetti...

Si avviò camminando a passo svelto verso il bosco. Katy, per non perderlo, gli corse dietro.

<< Dove stai andando?! >>

Nonostante sapesse che non gli sarebbe mai arrivata una risposta, continuava a fargli domande. Era convinta, in qualche modo, che prima o poi avrebbe parlato, come la prima volta...

I rami per terra, molli e bagnati, non facilitavano il percorso, e Katy doveva scostare rami sottili, ma resistenti, al contrario di lui che riusciva a passarvi in mezzo.

Dove la stava portando?

Quando finalmente scostò l'ultimo ramo dal suo viso, gli occhi di Katy si persero in un paesaggio spettacolare.

Un lago di acqua limpida circondava un minuscolo appezzamento di terreno, il cui unico abitante era un enorme salice piangente, circondato e custodito dall'intricata costruzione di alberi grigi e secolari.

<< Wow... >>

Sussurrò la piccola, rapita da quello spettacolo. Non aveva mai visto una simile bellezza, sempre chiusa nella città...

Invece lì fuori era così bello. E colui che le stava mostrando queste meraviglie era... Slenderman.

Un mostro.

Un assassino.

Non poteva essere tale...

Erano solo leggende, storie...

Certo, non poteva essere ancora sicura di chi fosse realmente Slenderman, ma ormai era certa che non poteva essere quello che descrivevano...

Senza farsi notare, gli rivolse uno sguardo per capire cosa stesse facendo.

Osservava il panorama... Malinconico.

Come poteva capire cosa stesse pensando? Eppure aveva proprio questa impressione.

Guardò nuovamente a terra e scorse una violetta in mezzo alla sterpaglia. Si chinò e la colse, strappandola delicatamente dal terreno. Poi si girò verso Slenderman e gliela tese.

Slenderman e KatyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora