Tutti giú per terra

891 65 19
                                    

La mattina dopo, Katy scese pimpante in cucina già vestita, con grande stupore dei genitori che le chiesero il motivo di tanta vivacità.

<< Voglio andare a scuola! >>

Rispose la bambina. Madison e Isaac si guardarono perplessi. Katy era tornata a casa solo da tre giorni e avevano ritenuto che sarebbe stato più opportuno darle almeno una settimana di tempo per riprendersi. E poi... non l'avevano mai vista così impaziente di andare a scuola!

<< Ehm... Tesoro, forse è un po' troppo presto. E poi, lo sai, non devi... >>
<< Voglio andare a scuola! >>

Ripetè Katy con decisione. I genitori, disorientati, subito dopo lasciarono il posto al sorriso. Forse la loro bambina stava cominciando a guarire da quella orribile esperienza. Così decisero di accontentarla. Indossarono i loro cappotti e, dopo aver avvolto una sciarpa intorno al collo di Katy, uscirono di casa.
A Katy non sfuggì, però, lo sguardo della nonna che la osservava dal tavolo della cucina.
Inespressiva, come sempre, ma gli occhi grigi puntati su di lei.

<< Katy, come mai hai tutta questa voglia di andare a scuola, stamattina?
<< Ho voglia di rivedere i miei compagni... >>

Madison guardò Isaac, il quale le sorrise e le fece l'occhiolino. Ma Il vero motivo per cui Katy era voluta tornare a scuola era un altro.
Nessuno dei due avrebbe mai sospettato che la bambina voleva tornare a scuola perchè questa affacciava su un bosco.

Arrivarono giusto pochi secondi prima che la campanella suonasse, ma i due genitori vollero accompagnare lo stesso Katy dentro, e annunciarono il rientro della figlia al preside. Questi provvedette subito a contattare le insegnanti e fece in modo che potesse rientrare in classe senza problemi.
Katy si trovò a camminare nel corridoio della scuola elementare annusando l'aria di plastica e polvere che lo permeava. Una delle sue maestre, anziana e grassa, con gli occhiali sul naso e un sorriso smagliante che lasciava intravedere le rughe sui lati della bocca, aprì la porta dell'aula e presento con una voce da soprano il ritorno della piccola.

<< Bambini, salutate la vostra compagna, la piccola Katy! >>

Tutti i bambini posarono lo sguardo su di lei, stupiti. Ovviamente erano venuti a sapere della misteriosa sparizione di Katy così come erano venuti a sapere del suo ritorno altrettanto inspiegabile.
Katy era stata la prima bambina che era riuscita a scampare alla furia dello Slender Man.
La bambina, a disagio e appesantita da quegli sguardi curiosi, si incamminò lentamente verso il suo posto, tenendo lo sguardo basso e mantenedo la bocca sigillata.
Neanche dopo essersi seduta i bambini smettevano di fissarla.

<< Bambini! State attenti! Oggi è una giornata speciale poichè è tornata la vostra piccola amica, grazie al cielo! Voglio che la inauguriate, facendo un disegno a libera scelta! >>

I bambini presero foglio e matita e cominciarono a disegnare. Così fece anche Katy, prima di venire interrotta da vivaci mormoriì. Alzò lo sguardo alla sua destra, notando che alcuni bambini la stavano guardando, ma appena si erano accorti che lei li aveva notati abbassarono di nuovo lo sguardo sul proprio disegno.
Katy deglutì e tornò a disegnare.

<< Ehi... Ehi, Katy... >>

Il bambino seduto davanti a lei la stava chiamando con insistenza. Katy avrebbe tanto voluto evitare di guardarlo, ma questi sembrava non voler smettere, e così non potè evitarlo.

<< E' vero che sei stata rapita dallo Slender Man? >>

A questa domanda se ne aggiunsero presto altre da parte di altri bambini.

<< E' vero quello che dicono? Che non ha la faccia e ha dei tentacoli sulla schiena? >>
<< Ti ha fatto del male quando ti ha rapita? >>
<< Come hai fatto a sfuggirgli? Sei scappata o ti ha lasciata andare lui? >>

Slenderman e KatyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora