Vittime

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Si svegliò di scatto, respirando a fatica. Sudava freddo, stremata e spaventata dall'incubo che aveva appena avuto. Sarà stato a causa della febbre, si sa che questa gioca strani scherzi.

Eppure... Quel sogno era così vivido. Era come se l'avesse vissuto davvero. E poi... La sua voce. Perché la sua voce nel sogno era quella di un bambino?

Portò una mano sulla fronte e scosse la testa, quel sogno le aveva lasciato addosso una sensazione strana.

Si guardò intorno e realizzò che Slenderman non c'era. Lentamente si rimise in piedi, ancora un po' instabile a causa della forte influenza del giorno prima, e fece per uscire dalla struttura, quando l'uomo smilzo le si parò davanti all'improvviso. Come al solito, non poté fare a meno di sobbalzare,a subito dopo scoppiò a ridere, perché lui la prese in braccio e la strinse forte a se. Forse era felice che si fosse ripresa.

Katy non esitò a ricambiare quell'abbraccio e dopo essersi staccati appoggiò la fronte su quella di Slenderman.

Non si era mai trovata così vicina a quella creatura, ma non aveva paura. Anzi, avrebbe dato qualsiasi cosa pur di vedere la sua espressione in quel momento. Chissà se era felice, o preoccupato, o magari stava piangendo dal sollievo.

Forse non l'avrebbe mai saputo, ma le andava bene così. Quando Slenderman la rimise a terra, la prima cosa che fece fu toccarle la fronte, per controllare se avesse ancora febbre.

<< Sto bene, sono guarita! Non ti preoccupare! >>

Rispose lei, ridendo, ma era contenta che Slenderman si preoccupasse per lei. I suoi genitori non si erano mai curati molto delle sue malattie, impegnati come erano nel loro lavoro, spesso era la nonna a prendersi cura di lei. Per un istante i suoi occhi divennero vuoti, ma si riprese subito, regalando all'uomo smilzo che la osservava un sorriso. Ma non appena Katy fece per uscire, Slenderman le si parò davanti.

<< Cos..? Che fai? >>

La fissò in silenzio prima di scuotere la testa, e le fece capire che non doveva uscire.

<< Ma perché? >>

Ancora una volta gli passò la mano sulla fronte. Katy comprese e, anche se un po' irritata, fece un cenno affermativo con il capo e tornò indietro, ma quando fu entrata nella stanza vuota un'idea le balenò in testa. Voleva fare uno scherzo a Slenderman!

Si affacciò per vedere se era andato via e controllò che non fosse dietro di lei, dopodiché cominciò a camminare lungo lo stretto corridoio.

<< Sono uscita! >>

Sapeva che Slenderman aveva un potere particolare, ovvero quello di rintracciare immediatamente le sue vittime, dovunque esse fossero. Scappò a nascondersi in un'altra stanza dell'edificio e rimase in silenzio. Sentì dei passi, probabilmente Slenderman la stava cercando. Si portò una mano alla bocca per non far sentire quanto stava ridendo o si sarebbe sicuramente fatta beccare!

Poc! Poc!

<< ?! >>

Un picchiettio sulla sua spalla la portò a girarsi e quando si accorse che Slenderman era lì cadde a terra con un tonfo. Più che lo spavento, era stato il fatto di aver realizzato che era stato lui a prendere in giro lei, e probabilmente non sarebbe mai stata in grado di far accadere il contrario. Rimasero in silenzio a fissarsi per un po', prima che Katy scoppiasse a ridere.

<< Non è giusto, però! Non è divertente così! >>

Strillò, sbattendo i piedi per terra, e Slenderman ne approfittò per raccoglierla con i tentacoli e quando fu abbastanza vicina passò un dito sul naso di lei. Katy sorrise, prima di notare una cosa buffa. Forse non ci aveva mai fatto caso, ma il volto di Slenderman era diverso. Sembrava che i tratti del volto fossero più marcati rispetto alla prima volta che lo aveva visto. Passò una mano su quella faccia che all'improvviso non sembrava più così vuota e sorrise.






Slenderman e KatyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora