Stump

55 1 0
                                    

Stump...stump...stump...
Il suono ritmico si ripeteva come sempre rimbalzando sul vetro armato della porta dell'ufficio di Ataru Shinozu.
Piano -4 del Toyo Enterprise Building.
Da decenni la numerazione di tutte le pratiche in entrata e in uscita dai dipartimenti della Toyo,veniva tenuta dal Sig.Shinozu.
La prassi era oscura e asettica:una feritoia nel muro permetteva la consegna del faldone da numerare,un'altra feritoia sulla parete opposta faceva passare il plico al dipartimento successivo.non c'era contatto fisico tra il Sig.Shinozu e gli addetti degli altri dipartimenti.nessuno ormai sapeva più che faccia avesse colui il quale gestiva la contabilità della carta.
La routine si era impossessata dei piani sotto il livello stradale,l'importante era conservare un profilo basso,non uscire dagli schemi,non avere contatti o relazioni oltre a quelli che il regolamento suggeriva,conservare un distacco che non facesse salire l'attività celebrale oltre il livello di narcolessia produttiva tanto caro ai piani alti della Toyo.

Non si vedeva mai uscire nessuno dall'ufficio numerazione pratiche,non si vedeva mai entrare nessuno.Solo la luce perennemente accesa ingialliva il vetro opalino della porta dell'ufficio di Shinozu.
Lui dentro era ormai fuori dagli schemi,li aveva superati,li aveva eclissati in un oblio forgiato dall'abnegazione e dal sacrificio:lui doveva solo timbrare le pratiche,doveva solo numerare.
Nessun'altra divagazione.
Anche se di notte le pratiche non arrivavano,lui attendeva pazientemente esercitandosi,timbrando una spugna intrisa di inchiostro.
Il braccio destro,quello del timbro,era a differenza del corpo un tronco muscoloso e nerboruto,mentre tutto il resto era ormai atrofizzato e in posizione seduta alla scrivania.

Shinozu nella sua follia aveva impiantato nelle carni,con pazienza e perizia,una specie di braccio bionico formato da pezzi di contenitori delle pratiche,e che poi aveva collegato con degli elastici ad alcune piante carnivore che dimoravano dentro al proprio vasetto di terra cotta sulla scrivania di Shinozu.Il meccanismo era complesso,ma allo stesso tempo semplice.
Gli elastici si tendevano quando la bocca della pianta si apriva per divorare gli insetti che uscivano dal corpo ormai putrefatto del Sig.Shinozu,cosicché il suo lavoro sarebbe andato avanti all'infinito...
L'odore che proveniva da quella stanza era nauseante,ma il timbro continuava a fare sempre lo stesso rumore,anche se ormai
del Sig.Shinozu non rimaneva che un ammasso di carne puzzolente e putrefatta dal tempo che sembrava non finire mai... Stump...Stump...Stump...

Horror StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora