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Noemi.
Sono in sala relax, beh c'ho fatto l'abitudine.
Sono sul divano con Elodie, Chiara e Benedetta, mentre al lato opposto ci sono: Lele, Sergio, Andreas e Arianna.
Di loro conosco solo i nomi, non ho stretto amicizia con i ragazzi, non se ne parla più di stringere amicizia con loro.
Anzi, non voglio credere più all'amicizia tra uomo e donna, perché si sa, uno dei due poi si innamora.
E io non voglio innamorarmi di nuovo. Assolutamente. Non voglio passare l'inferno che ho passato a causa di Marco.
Voglio solo pensare alla danza. Voglio solo pensare a divertirmi con le mie amiche, e niente più.

I miei pensieri vengono interrotti a causa di una gomitata che mi ha appena dato Elodie.

«ei, ma che sei matta?»dico sorridendo

«ma non vedi come te guarda?»dice lei con il suo accento romano.

«ma chi?» dico, curiosa.

«Lele! Ti sta guardando già da settimane e tu hai sempre fatto finta di nullaDice lei a mo' di rimprovero.

Io feci finta di nulla, lei non sa le cose che ho passato, le cose che ho subito!
Non sa quante volte facevo finta di stare bene.
Non sa quanti chili di fondotinta mettevo per nascondere graffi.
Non sa la paura che ho avuto.
Non sa niente!

Mi alzo, e mi dirigo verso i bagni femminili.. Mi accascio in un angolo, le ginocchia al collo, le mani sul viso, e comincio a piangere. Provo a piangere silenziosamente, ma non sono sicura di riuscirci.

In testa ho tutto il mio passato, passato che vorrei dimenticare, perché si, vorrei dimenticare e ricominciare da capo. Con una vita nuova, tutto rose e fiori ma non so se sarà possibile.

Lele.
C'e molta confusione in questa sala relax, c'è chi parla, chi canta, chi prova i passi di danza.
Mentre io sono qui, su questo divano a guardare nel vuoto. Prima avevo cosa guardare, adesso l'ho persa di vista.
Eh si, sto parlando proprio di lei.
Noemi.
Ormai di lei conosco solo il nome, ho provato tante volte ad avvicinarmi a lei per conoscerla meglio ma ha sempre fatto finta di nulla. Chissà perchè.
È una ragazza bellissima e mi ha incuriosito sin dal primo momento, ma, come già detto non ho avuto mai modo di conoscerla, eppure siamo da settimane qui.

Lascio i miei pensieri, e mi alzo, sento un rumore strano, sembra pianto provenire dai bagni delle ragazze, non so se è mia impressione, così mi guardo intorno per vedere chi manca. Elodie c'è, Chiara pure, Benedetta prova, Arianna è sul divano...

Corro verso gli spogliatoi e la trovo accasciata in un angolo mentre piange.
Mi avvicino a lei e gli accarezzo i capelli, e cerco di alzarle il viso.

«tu che vuoi?» mi dice mentre prova a piangere lentamente.

«ho sentito piangere e sono corso qui.» dico preoccupato.

«Eche t'interessa, manc m cunusc» dice in dialetto napoletano.

«ah bene, quindi anche tu di Napoli"» dico con un sorriso stampato sul volto.

Lei mi ignora, completamente, ha una corazza, una corazza che bisogna distruggere!

«ei Noemi» dico sembrando titubante. «è così che ti chiami, no?» aggiungo, ridendo.

So perfettamente come si chiama, e so molto più di quanto pensasse al suo riguardo, ho Elodie che me lo dice. A me piace come ragazza Noemi. Lo ammetterò sempre. Perché, negarlo? Sarebbe inutile.

lei, annuisce.

«beh, scusami, ma non conoscendoti...» dico grattandomi la nuca

«sei venuto a farmi una predica?» dice roteando gli occhi

«assolutamente no. Sono venuto per aiutarti, Noemi.» dico sicuro di me!

«aiutare una sconosciuta? Ahahahah questa si che è bella» dice ironicamente.

«per me non sei una sconosciuta»

«ma io no, non voglio conoscere nessuno, chiaro? E ora puoi anche andartene, nessuno ti ha chiesto di venire!»urla, arrabbiata.

Mi alzo, dispiaciuto, e lentamente esco dagli spogliatoi.

Mi siedo sul divano, ed Elodie nota qualcosa in me che non va!

«Lele, è successo qualcosa?» dice preoccupata.

«Ho provato per l'ennesima volta a conoscerla. L'ho sentita piangere, le sono andato vicino, le ho parlato e mi ha trattato di merda. Ma che cazzo ho che non va?» dico con un nodo alla gola.

«Piangere? E per quale motivo?» dice la ragazza coi capelli rosa.

«ed io che ne so, ti ho detto che mi ha trattato di merda»dico scocciato.

«Ci parlerò io, cercherò di aiutarti Lele.» dice la ragazza abbracciandomi.

«Grazie Elo.» le sussurro.

- Solo insieme saremo felici.- LeleEsposito. (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora