Capitolo 19 - Amore

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Quando mi sveglio, Phil è in cucina che armeggia con uno stampo per torte. Ha le mani completamente bianche di farina e alcuni punti del viso sono sporchi di cioccolata. Sembra piuttosto professionale in quello che sta facendo.

«Buongiorno.» dico, annunciando il mio risveglio. Ricordavo ben poco di come ero tornata, dopo che abbiamo giocato a Sfide per tutta la notte. Ed è stata una notte molto movimentata. Dopo aver scoperto che Arin e Phil già si erano dati da fare, optai per sfidare la ragazza in qualcosa di tradizionalmente Intrepido, per cui niente di veramente speciale. Tutti quanti hanno affrontato una sfida e molti sono tornati alla Residenza quasi completamente ubriachi.

Ma il momento migliore è stato indiscutibilmente quello in cui Mindy ha dovuto farsi tatuare il volto di Amar sul dorso della mano.

In sostanza, la vicenda è andata più o meno così:

Mindy: Non mi farò mai e poi mai tatuare la tua faccia! Ne sulla mia mano, ne da qualsiasi parte che mi riguardi!

Amar: E invece sì, tesoro. Hai perso la sfida e, quindi, paghi la penitenza.

Mindy: Forse non hai capito che non mi farò tatuare nulla.

Amar: Smettila di frignare come un Lasso senza libri. Ti farai tatuare comunque una bella cosa.

Mindy: Non c'è niente di peggio di farsi tatuare un te.

Tori: Se non la finite, giuro che vi tatuo la mia faccia sulle mani di entrambi.

E poi Mindy si è fatta convincere e, ora, il dorso della sua mano sinistra sarà segnato per sempre dal volto stilizzato del suo compagno d'iniziazione.

«Buongiorno, se non vuoi che ti dica buon pomeriggio.» risponde Phil maneggiando ancora con alcuni utensili in cucina. Mi alzo controvoglia. Striscio ai piedi del letto arrivando a terra mentre stiravo le braccia in alto.

«Che ore sono?» domando strofinandomi gli occhi.

Phil mi risponde dopo un po', evidentemente perché doveva dare un'occhiata all'orologio: «Le tre del pomeriggio. Per quanto riguarda il lavoro, oggi forse faresti meglio a non venire al turno notturno. Dopotutto, hai ancora il tuo giorno libero della settimana disponibile.»

Annuisco lentamente: «Forse farei meglio. Non andarci neanche tu.» supplico.

Phil si volta verso di me: «Perché?»

«Devo dirti tante cose.» gli spiego. Mi fermo un attimo, ripensando a ciò che era successo quella notte con Arin e la sua sfida iniziale; «E anche tu.»

«Cosa dovrei dirti?»

«Non prendermi in giro. Pensavi che non sarei venuta a saperlo?» dico imbronciata.

Phil sorride: «Ancora non capisco di che parli.»

Mi alzo barcollando un po'. Arrivo al fianco di Phil e lo spintono. Così, lui mi guarda confuso, nonostante ero sicura che sapesse benissimo di cosa stessi parlando. Inclino il capo: «Di te ed Arin.»

Phil abbassa la testa. Poi la rialza: «La nostra relazione è in fase di costruzione.»

«Potevi perlomeno mettere un avviso.» ribatto fingendo di essere offesa.

«Dai, non essere permalosa.»

«Sono molto, molto, ma molto delusa da te. Non siamo più amici.» scherzo, incrociando le braccia e dirigendomi verso la porta d'ingresso. Phil mi segue e mi ferma con sguardo rigido: «Non farai sul serio?»

Resto immobile per poi scoppiare a ridere: «Certo che no! Come potrei! Mi credi così inaffidabile? Così permalosa

Phil sorride apparentemente a disagio: «Non si sa mai. Siete amiche, non vorrei rovinare le cose.»

The Divergent Series: By Tess - InsurgentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora