È complicato trovare una soluzione ad un problema praticamente irrisolvibile. I Pacifici avrebbero detto "Affronta le difficoltà con un sorriso perché sai che le supererai", ma avevo sempre dubitato del fatto che un sorriso avrebbe messo k.o. il mio nemico. Magari bastasse.
Quando Mindy ed Amar ci hanno raggiunti apparivano in un strano stato di riflessione. Inoltre, tanto strano era anche il fatto che fossero arrivati tranquilli e senza confidarsi animatamente tra loro.
«So che non rientra tra i parametri di un pensiero costruttivo ma, cosa facciamo?» chiede Phil sostenendosi su gomiti e braccia sul ripiano della cucina. Ovviamente si era offerto ancora una volta lui di ospitarci.
«Sparate delle idee, l'importante è che ci sia qualcosa, anche di ridicolo.» annuncia Amar incrociando le braccia con fare da adulto, nonostante non fosse tanto più grande di noi.
«Propongo una bomba nella Residenza Erudita.» ironizza Arin mentre riceve un severissimo sguardo ammonitore da parte di Amar che poi scuote il capo come disperato.
«Be', io vado per un diversivo.» esclama Ron sorridendo ai nostri sguardi interessati, come se finalmente si sentisse realizzato di vedersi attribuire una buona idea.
«Spiegati.»
«Ah, è molto semplice, in effetti.» comincia; «Un diversivo. Qualcosa che risulti molto più importante di un test contro i Divergenti.»
Mindy alza gli occhi al cielo: «Non c'è nulla, per gli Eruditi, di più importante della minaccia Divergente.». Amar le lancia un'occhiataccia.
«Ci sarà pure qualcosa.» balbetta Ron non più pienamente convinto della sua proposta.
«Sì, magari i libri.» suggerisce Phil. Ron sorride e alza il pollice verso l'alto come apprezzamento, per poi guardare Amar e scuotere le spalle. Il capofazione osserva entrambi con sguardo serio ma per di più indecifrabile. Sospira: «Quando ho detto che avrei ascoltato idee anche ridicole, non intendevo così ridicole.»
«Invece no.» subentro infine io, attirando l'attenzione di tutti se non di Amar che continua a guardare i due ragazzi come se fosse certo che ciò che stavo per dire non si sarebbe confermato un buon piano. Deglutisco: «C'è una cosa veramente importante, e non solo per gli Eruditi.»
«E qual è?» chiede Mindy impaziente.
Sospiro e sorrido goffamente: «La recinzione, ragazzi.». Finalmente ottengo la piena attenzione di Amar; «Se c'è un qualcosa che ogni Fazione teme è ciò che c'è oltre. Ron, l'hai detto tu.» mi volto verso il ragazzo; «Dopo la Grande Guerra ci siamo confinati dentro queste mura non osando oltrepassarle. Ma se le aprissimo?»
«Cosa intendi fare?» chiede Amar.
«Aprire le porte. Lasciare che la gente possa abbandonare Chicago per andare oltre.»
Amar lancia una risata stranamente spaventosa. Deglutisco, temendo che la mia idea non venisse accettata o che il puzzle che avevo creato mancava di parecchi pezzi.
«Tesoro mio, nessuno uscirà mai di lì. Tutti hanno paura di ciò che c'è oltre quelle beneamate mura.» commenta Amar con ancora un sorriso a segnare il triste divertimento che provava nel sentire un'altra idea andare in fumo. Ma io non la pensavo così: «No.»
Amar alza un sopracciglio: «No?»
«No.» ripeto; «Se noi non temiamo di attraversarle, se noi mostriamo che non c'è nulla da temere, gli altri ci seguiranno. Andiamo, non c'è niente di più irrefrenabile della curiosità!»
Ron si alza dalla sua postazione; «Diamine, questo si che è un piano!»
«È un piano folle!» commenta Arin; «Cosa ne sappiamo di ciò che possiamo trovare?»
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The Divergent Series: By Tess - Insurgent
Hayran Kurgu*** NOTA: Quest'opera è uno dei miei primi tentativi di scrittura. Di conseguenza ho fatto un sacco di errori (grammaticali e nella storia in se), che spero mi perdonerete anche perché ero più piccolina. Ho deciso, però, di lasciarla perché è la pri...