Il treno continuava la sua interminabile corsa attraverso l'intera città e non mancava molto che saremmo dovuti scendere dinanzi alla Residenza degli Eruditi per far sì che io completassi la sfida che Amar mi aveva praticamente costretto ad accettare. Ma adesso non era più una questione di gioco. Non era più una questione di divertimento. Era una questione ben più importante.
«Cos'hai scoperto?» chiedo svelta mentre io, Amar, Ron ed Arin ci appartiamo in un angolo leggermente più tranquillo della carrozza. Il capofazione incrocia le braccia al petto, si guarda intorno per poi finalmente donarmi di attenzione: «Mi sono dato da fare. Ovviamente ho collaborato con alcuni Eruditi fidati, come tua sorella.» comincia e sospiro sollevata nel sentire che Josette aveva preso parte al piano di Amar; «Abbiamo scoperto qualcosa. Qualcosa di veramente grosso, Tess. Parecchio.»
Descriveva la scoperta in modo raccapricciante. Sapevamo che la questione era seria ma dal suo punto di vista sembrava essere peggiorata. Lo osservo, facendogli capire di voler sentire altro. Così, continua: «A quanto pare, tua sorella assieme ad una certa Nancy ha scoperto la camera in cui hanno nascosto i test anti-Divergente e pare sappia anche come funzionino. Non abbiamo potuto parlarne dato che non sono poi così benvenuto nella Residenza degli Eruditi, anche perché desterei non pochi sospetti. Tu, invece, potresti entrare facilmente, venire a conoscenza delle novità e sperare di poter risolvere le cose.»
Ero contenta nel sentire il nome di Nancy. Per fortuna si era data da fare e ci aveva aiutati. Ora dovevo solamente raggiungere Josette e farmi spiegare come stavano le cose. E Amar aveva ragione: io ero l'unica che poteva farlo senza far sospettare alcun Erudito.
Sospiro ed annuisco: «Va bene. Quindi devo andare in questa stanza B05?»
«Sì, tua sorella ti aspetta lì. È l'unica camera in mancanza di telecamere. Pare sia una sorta di stanzino di riserva, per cui il luogo più sicuro per parlare. Tu entra dalla porta principale, chiedi di Nancy. Lei ti guiderà alla stanza.»
In un attimo sono con le braccia sulle spalle di Amar. Sapevo che ci teneva alla causa, anche perché era un Divergente, ma non mi aspettavo che avesse ideato già un piano così funzionante e probabilmente efficace.
«Grazie.» sussurro grata mentre lui risponde all'abbraccio un po' alla sprovvista. Non avevo mai abbracciato il ragazzo; dopotutto lo ritenevo sempre il mio vecchio istruttore. Ma adesso non potevo farne a meno: ero immensamente grata con lui. Forse avremmo davvero dato una svolta a questa situazione.
«Siamo arrivati!» urla qualcuno del vagone. Sciolgo l'abbraccio, sigillandolo con un ultimo intenso sguardo. Dopodiché mi avvio verso lo sportello aperto che adesso dava larga immagine all'edificio Erudito completamente illuminato. Non poteva definirsi brutto: tutt'altro.
Con un coraggioso balzo mi ritrovo sull'asfalto, seguita da tutti gli altri. Era sempre divertente vedere gli Intrepidi scendere da un treno! Ron mi si affianca, osservando costantemente l'edificio: «Forse dovremmo venire anche noi.»
«No.» nego, voltandomi verso il ragazzo: «Comunque non potresti.»
«Inoltre la copertura fallirebbe.» aggiunge Amar alle nostre spalle.
Porto una mano sul braccio sinistro di Ron per poi guardarlo negli occhi: «Andrà tutto bene. Tornerò che sapremo come distruggere quei maledetti test.»
Il ragazzo sospira profondamente, come se per lui fosse troppo consentire di lasciarmi entrare da sola, ma alla fine annuisce con un modesto sorriso che mi rassicura.
«Va bene, Tess. Ricordati: chiedi di Nancy. Lei ti porterà da tua sorella che ti dirà tutto.» annuncia Amar trascinandomi per un braccio e avvertendomi. Il suo tono era serio ma non preoccupato: si fidava di me.
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The Divergent Series: By Tess - Insurgent
Fiksi Penggemar*** NOTA: Quest'opera è uno dei miei primi tentativi di scrittura. Di conseguenza ho fatto un sacco di errori (grammaticali e nella storia in se), che spero mi perdonerete anche perché ero più piccolina. Ho deciso, però, di lasciarla perché è la pri...