Epilogo

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10 anni dopo...

Loris's POV

-Papà! Giulia non ridà la mia macchinina!- Riccardo, il piccolo di quattro anni, con un po' di difficoltà crea la frase.

-Giulia, ridai la macchinina a tuo fratello. Guarda che quando arriva la mamma poi si arrabbia.-le dico abbassandomi all'altezza della bimba castana dai sei anni.

-Ma, io volevo giocarci e Riccardo è egoistio!-

-Si dice egoista ,Giulia. Riccardo, presta le cose a tua sorella. Avanti, fate pace e tornate a giocare. La mamma torna fra poco.-vado a finire la cena mentre i due fratelli giocano spensierati.

Una porta si apre e ciò vuol dire che finalmente è a casa.
Butto la pasta e io, seguito dai miei figli, raggiungiamo l'entrata.

-Mamma!-esclamano Riccardo e Giulia contemporaneamente e li saluta con un bacio sulla guancia.

-Ehy, come sta la mia mogliettina oggi?-le chiedo sorridendo.

-Ciao anche a te-sorride-oggi in negozio continuavano ad arrivare persone. Natale è alle porte! Sai già cosa regalare ai tuoi amici e tua sorella?-mi chiede togliendosi giubbotto e scarpe.

-Certo, ho quasi tutto pronto. L'ultimo regalo lo vado a consegnare domani mattina.-concludo con un occhiolino.

Finito di cenare mettiamo a letto i bambini e ci concediamo una bella dormita.

*bip*
Dai, ce la puoi fare. Devi farcela. Svegliati
*bip*
I medici nascondono qualcosa, fai presto.
*bip*
Un mese che dormi, Anna, ti amo.
*bip*

Mi sveglio di soprassalto e guardo l'ora. Sono le sette. Il posto apre alle otto e mezza. Per fortuna è sabato.

Mi alzo dal letto e vado a farmi una doccia fredda, mi cambio e, dopo aver lasciato un biglietto in cucina e preso le chiavi, mi dirigo dalla fioraia. O meglio, da Sam.

-Buondì! Come stai, neomamma?-lei e il suo fidanzato delle superiori alla fine si sono sposati. Io e lei ci siamo avvicinati moltissimo.

-Ehy, Loris! Tutto bene, da te in famiglia? Come stanno le due pesti? Intanto ti faccio le solite orchidee?-mi chiede e io annuisco.

-A casa tutto bene, la maestra mi ha detto che Giulia è timida. Spero si ambienti presto nella sua classe. Mentre Riccardo ha finalmente messo altri due dentini!-il mio ometto sta crescendo.

-Che bello! Portameli a vedere uno di questi giorni! A Capodanno pensavamo, noi, di riunirci come ogni anno ormai, sai...-le cade una lacrima.

-Sì, ci sarò. Quanto ti devo per i fiori?-le chiedo sorridendo.

-Nulla, Loris! Prendilo come regalo! Ci sentiamo e salutamela.-ringrazio Sam e mi dirigo al cimitero.

Non è molto distante da casa quindi ci arrivo in poco tempo.

Un corridoio. Giro a sinistra. Scendo le scale. Un altro corridoio. Giro a destra. A sinistra. Sesta urna a partire da sinistra e terza dal basso.

Cambio i fiori e ci metto quelli nuovi al posto.

Sono passati dieci anni. Dieci fottuti anni dall'incidente. Vederla morire davanti ai miei occhi mi ha trafitto l'anima.

-Dottore, quante possibilità ha di uscire dal coma?-sono disperato. La notte la passo al suo fianco e non chiudo occhio. Quando si sveglierà io devo essere al suo fianco.

-Bhe...veramente p...-il dottore viene interrotto da un rumore fastidioso e continuo, monotono. Scatta e corre verso la mia Anna. Verso il mio angelo. Il suo cuore sta cedendo.

I dottori mi fanno uscire dalla stanza e non escono per tanto tempo.

-Il suo cuore ha ceduto. Mi dispiace.-ecco le parole delle persone che avrebbero dovuto salvarla. Lei non c'era più. Lei era morta. Volata via dalle mie mani.

-Loris...-

-Ale.-

-Ti manca?-

-Sì, terribilmente. Ma le ho promesso che sarei andato avanti, che mi sarei rifatto una vita, che mi sarei sposato, che avrei avuto dei figli e sarei diventato zio e in seguito nonno. Ce la sto facendo, Ale. Dopo dieci anni finalmente riesco ad accettare il fatto che lei non potrà mai più essere mia. Non potrò più stringerla o accarezzarla. Vedere i suoi splendidi occhi. Niente.-

-Io non lo accetterò mai, Loris. Era mia sorella, anzi, è mia sorella perché lei lo sarà per sempre. È troppo per me.-

-Ale, noi non possiamo farci nulla. Non possiamo rimpiangere nulla. La causa della sua morte alla fine fui io, perché dovevamo partire per festeggiare il Capodanno in America eppure non rimpiango nulla. L'odio iniziale, le gelosie, i dispetti, gli aiuti. Non rimpiangerò mai nulla perché io sarò per sempre Loris, il migliore amico di suo fratello. Il suo vicino di casa.-concludo il mio discorso e la saluto lasciando questo posto pieno di corpi senza anime.

Come direbbe Anna:

Tu sei il mio vicino di casa.

E quando morirò per vecchiaia potremo tornare insieme e continuare a vivere per sempre, insieme.

The End.

Spazio autrice:
Ultimo spazio autrice, mamma mia. Pochi mesi ed è passato un anno dalla pubblicazione del prologo.

Io spero vivamente che vi sia piaciuta questa storia.
Grazie, grazie mille. Siamo arrivati oltre le 10k di visualizzazioni. Veramente, grazie. Poi vorrei ringraziare delle persone in particolare tipo IamAddictedToLarry per aver seguito i miei momenti sclero, di blocco e tanto altro durante le lezioni(c'è un gatto che miagola in modo strano e fa paura. Random) e poi @ExLoversGirl per avermi prestato il computer una volta per poter aggiornare, Diana che non leggerai mai tutto ciò ma non importa. Grazie per delle idee e avermi prestato il tuo telefono per continuare mentre avevo il telefono in assistenza. Infine vorrei ringraziare ognuno di voi. Uno ad uno per esserci sempre stati, aver letto, stellinato e commentato la mia storia.

Direi che mi sono dilungata anche troppo. Questa non è l'ultima storia che scrivo!
Ne sto già scrivendo una seconda dal titolo "It's Too Late Too Apologize" ||Zayn Malik||

Poi FORSE, se avrò voglia, tempo e idee ne inizierò una terza sugli Old MAGCON.

Sono le 02:27 del mattino,
Buonanotte a tutti🌸
||Marty❤

Il mio vicino di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora