“Ella aveva avuto ragione accusandomi di non esser geloso;
la gelosia è una prova d'amore.”
Federico de Roberto
Un vampiro. Un vampiro!
Hermione Granger passeggiava per i corridoi di Hogwarts con ancora in mente la natura del suo nuovo insegnante, il suo viso e le parole che il nuovo professore le aveva rivolto.
La citazione che le aveva pronunciato la conosceva molto bene. Parlava dell’amore tragico per antonomasia, quello tra Romeo e Giulietta.
Un amore nefasto, che portò i due amanti alla morte.
Perché il professor Byron le aveva citato proprio quel passaggio? C’era una strana luce negli occhi di quell’uomo. Quegli occhi. Sembravano averle sondato l’animo. C’era qualcosa che le sfuggiva…
Hermione si fermò di colpo nel corridoio ormai illuminato solo dalle fioche lanterne ai lati dei muri.
La cena era finita da quasi un’ora e lei aveva pensato di fare due passi per schiarirsi le idee.
Perché le aveva detto quelle parole? Dannazione! C’era qualcosa in quelle frasi, una specie di… Non sapeva dirlo nemmeno lei. Aveva un presentimento. Ecco, un presentimento.
Possibile? Aveva lascato le lezione della Cooman perché odiava quella materia e tutto ciò che vi si avvicinasse.
La tua anima è arida come le pagine dei libri cui sei disperatamente devota.
Si riscosse.
Aveva bisogno di parlare col professore.
Si voltò e prese spedita la strada che aveva percorso all’andata ma, pochi metri dopo, si fermò. Dove avrebbe soggiornato il professor Byron?
Non ne aveva idea.
“Pensa Hermione, pensa...”
Rimase qualche istante con la mano a pugno a sorreggerle il mento mentre rifletteva.
Bingo!
Camminò lungo il corridoio, inforcò le scale e si avviò ai sotterranei.
Corse quasi, tanto era impaziente. Sapeva che l’unico posto nel quale potesse dormire un vampiro era un luogo buio e freddo. In poche parole i sotterranei.
Anche Draco dorme nei sotterranei…
Scosse la testa per cacciare quel pensiero.
Non aveva tempo per pensare a lui. Cosa c’era da pensare, poi? Quel bacio, forse. Perché se l’erano scambiato? E quegli occhi… L’aveva guardata con così tanto sentimento che ancora, al solo pensiero, le tremavano le gambe.
Sentimento? Draco Malfoy? Non è che se l’era immaginato, quel bacio? Che cavolo le stava succedendo? E perché ancora si stava facendo domande?
“Basta Hermione!” si disse, mentalmente.
In pochi minuti arrivò davanti l’ingresso dei sotterranei, proprio di fronte al quadro che celava il territorio di quelle serpi.
Hermione sapeva che le uniche stanze da letto potevano trovarsi solo lì.
Si fermò per qualche istante. Che parola d’ordine potevano avere?
Ne provò qualcuna.
Si schiarì la voce, alzò il viso risoluto e parlò.
«Tradimento»
Nulla.
«Purosangue?» provò.
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D'ambra e di pioggia
Fanfiction[Harry Potter, Draco/Hermione] Hermione alzò lo sguardo verso il ragazzo, che la superava di una quindicina di centimetri buoni, e lì, i loro occhi si fusero di nuovo. Non si capiva se fosse l'argento a fondersi con l'oro o viceversa. Tanto sta, all...