Capitolo 6

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25 Dicembre 2012, Milano

Questo è il primo Natale della mia vita che passo senza papà, mi manca. Ho chiesto a mamma di non festeggiare perché non mi sentivo pronta a celebrare una festa così importante senza papà e, nonostante la mia richiesta sia stata molto egoistica nei confronti di mamma, lei ha accettato. Devo andare avanti, ma come posso farlo se una persona che mi è stata accanto per quattordici anni mi ha abbandonata da un giorno all'altro come se non contassi niente? So di essere un disastro, ma non merito ciò che ha fatto mio padre, non merito di vivere senza una figura paterna. Ieri ho visto mamma piangere, e non è il massimo vedere la propria madre piangere il giorno della Vigilia di Natale per uno stronzo che alla prima occasione ci ha abbandonate. Anche se ha sbagliato non riesco ad odiarlo: è pur sempre mio padre e non merita il mio odio, non lo meriterà mai. La mamma sta piangendo di nuovo, la sento da qui, è nella sua camera e si sentono i suoi singhiozzi. Ormai fa questo tutte le sere: piange credendo che io non la senta e il mattino dopo si sveglia sorridente, come se niente fosse accaduto. Ammiro la sua forza, io non ce la farei al suo posto.

"Papà, quando torni? Ci manchi?", è la frase che ormai ripeto tutte le sere nella speranza che lui la senta e ritorni, ma non lo ha ancora fatto, ma la speranza è sempre l'ultima a morire.

Ora vado ad abbracciare la mamma, ne ha bisogno.

Mi prometti che ci abbracceremo un giorno?

Ti voglio bene, sinceramente tua

Eleanor.

Lettera ||Benji e Fede||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora