Capitolo 50

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-Io vado via da qui!- urlo correndo al piano di sopra.
Prendo la mia valigia e lancio velocemente all'interno i miei vestiti senza nemmeno piegarli.
-Ti prego El, riflettici bene.- Federico mi corre incontro inginocchiandosi.
-Non andare via.- mi prende le mani.
-Non lasciarmi, resta qui con me.- mi accarezza i capelli.
Perché non riesco a muovermi?
Federico cosa mi stai facendo?
-Non posso.- sussurro.
Gli scappa una lacrima mentre si alza di scatto.
-Ancora una volta ho rovinato tutto, rovino sempre tutto.- sussurra.
Mi spezza il cuore vederlo così, ma non posso restare.
Ora che so che lui prova qualcosa per me non riesco più a guardarlo come prima.
Da quando mi ha baciato ogni volta che lo guardo o mi guarda non provo più lo stesso.
Sento ancora le sue labbra sulle mie, il ricordo è ancora fresco in me, ma è normale, è passata soltanto un'ora.
-So di non meritarlo, so che non avrei dovuto baciarti, ma, ti prego, non andare via: senza te non sarò più lo stesso. Crescere sembra impossibile senza te è un vuoto a perdere.- sussurra l'ultima frase.
Quelle parole, le avevo sussurrate anch'io a Benjamin.
Mi asciugo le lacrime.
-Non ce la faccio Federico, ho bisogno di stare sola.- affermo sicura.
-Mi prometti che tornerai?- mi chiede piangendo.
Vederlo piangere mi spezza il cuore in tanti piccoli pezzettini.
-Te lo prometto, quando sarò pronta e capirò meglio come stanno le cose tornerò.- sussurro tra le lacrime.
Prendo la valigia e scendo al piano di sotto.
Apro la porta ed esco richiudendola.
Non voglio e non devo guardarmi indietro, perché mi farà star male.
Questa è la decisione giusta, mi aiuterà a star bene.
Ma perché allora ora sto così male? Perché sono in lacrime? Perché vorrei sentire di nuovo le sue labbra sulle mie?
E ora? Ora dove andrò? Come farò senza Federico e le sue battute? Come farò senza i suoi abbracci mattutini? Come farò senza di lui? È tutto così confuso.
Sento la porta di casa aprirsi velocemente.
-Non andare via, resta, resta con me, resta oggi e per sempre.- sussurra attirandomi a sè per poi stringermi tra le sue braccia e baciarmi.
Ed io, schiava di questo amore - se così può definirsi il nostro - non posso fare altro che ricambiare quel bacio tanto atteso.
Aveva ragione: noi siamo come un castello fatto di carte, basta utilizzare una carta nel modo sbagliato e tutto il castello crolla.
Ma, basta inserire un'altra carta più forte e stabile e tutto si ristemerà, anche se non sarà come prima.

Amo Benjamin, ma perché sono così felice tra le sue braccia? Amo Federico? Perché sto piangendo e sorridendo allo stesso tempo? Perché ho le idee così confuse? Vorrei solo sparire, vorrei solo star bene, ma senza Benjamin stare bene sembra impossibile.

Lettera ||Benji e Fede||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora