Mi svegliai ritrovandomi nel letto, non sapevo come e quando c'ero arrivata.
Presi un paio di pantaloncini e una canotta e li indossai velocemente: non avevo voglia di vestirmi come sempre, volevo stare comoda.
Era passato ormai un mesetto dalla prima volta che io e Benjamin avevamo fatto l'amore e, in quell'ultimo periodo, ero sempre molto stanca.
Pensai fosse a causa del caldo infatti non diedi molto peso alla cosa anche se mi capitava di addormentarmi spesso e svegliarmi stanca nonostante i miei riposini.
-Buongiorno.- entrò Benjamin in stanza.
-Buongiorno.- gli baciai la guancia.
Quel giorno non mi sentivo molto bene, avevo una nausea terribile ma cercai di non dare molto peso anche a quella sperando che non stesse ritornando l'influenza.
-Tutto bene El? Sei pallida.- disse preoccupato, scossi il capo.
-Solo un po' di nausea, tranquillo.- sorrisi debolmente.
-Sicura di star bene?- chiese, annuii.
-Sicurissima, davvero.- dissi, anche se in realtà non era affatto vero, mi sentivo uno schifo.
-Ho fame.- affermai alzandomi dal letto per scendere le scale con Benji.
-Che vuoi per colazione?- chiese.
-Non lo so.- sbuffai iniziando a frugare nella dispensa.
-Sei stato tu a portarmi a letto stanotte?- chiesi continuando a cercare qualcosa che mi convincesse come colazione.
-Sì, ti sei addormentata mentre guardavmo un film sul divano allora ho deciso di portarti di sopra nel letto.- sorrise.
-Perché non mi hai svegliata? Ti saresti risparmiato una faticaccia.- sbuffai irritata non sapendo che mangiare per colazione.
-Perché eri troppo tenera mentre dormivi e poi, ti ho già detto tantissime volte, nulla è una fatica se riguarda te.- sorrise.
-Sei troppo sdolcinato stamattina.- sbuffai.
-E tu troppo irritabile a quanto pare.- alzò gli occhi al cielo.
-Sì, sono irritabile, e allora? Non mi interessa.- mi portai le mani sui fianchi.
-Allora c'è che non mi piace che tu scarichi la tua rabbia su di me in questo modo.- disse puntandomi un dito contro.
Abbassai lo sguardo.
-Scusa, non so che mi prende ma mi sento poco bene e sono incazzata senza motivo.- sussurrai.
-Tranquilla, è tutto okay.- sospirò.
Gli baciai una guancia.
-Grazie.- dissi.
-E di che?-
-Di tutto Benjamin, di tutto.- gli le labbra dolcemente.
-A cosa devo questo cambiamento d'umore?- chiese ridendo.
-Non lo so.- sospirai.
-Magari alla Nutella.- dissi avvistandola nella dispensa e staccandomi velocemente da Benjamin per correre a prenderla.
Tagliai due fette di pane, e per poco non mi affettai il dito, e presi della coca cola.
-La coca cola di prima mattina? Spero tu stia scherzando.- fece una faccia disgustata Benji.
-No, mi ispira.- risi.
-E da quando il cibo ti ispira?- chiese.
-Stupido.- sbuffai ridendo.
Spalmai la Nutella sulle due fette di pane e ne offrii una a Benji che, ovviamente, non la rifiutò.
Finita la colazione abbastanza leggera, se leggera si può definire una colazione del genere, mi alzai e andai verso Benji.
Mi avvicinai a lui e gli sorrisi.
-Hai la Nutella qui.- disse.
-Dove?-
-Qui.- disse baciandomi sulle labbra.
-Non avevo la Nutella sul viso, giusto?- risi.
-Diciamo che era una bugia a fin di bene per baciarti.- sussurrò.
Risi.
Stavo cambiando umore troppo facilmente quel giorno e, questa cosa, mi spaventò, e non poco.
-Ti am- non conclusi la frase perché un conato di vomito mi colpì all'improvviso e dovetti correre al bagno.
-Amore, tutto bene?- chiese Benjamin tenendomi i capelli mentre ero abbassata verso la tavoletta del water.
-Ti sembra che vada tutto bene?- sbuffai.
-Hai ragione, scusami.- sospirò.
-No, scusami tu, non dovevo risponderti male.- sussurrai per poi lavarmi i denti.
-Tranquilla tesoro, ti amo.- mi sorrise qualche minuto dopo.
-Anch'io Ben, anch'io.- sussurrai baciandolo.Spazio autrice
Buonasera, sono in ritardissimo e il capitolo non è il massimo, lo so e mi dispiace.
Volevo dirvi che in questa settimana non credo che aggiornerò perché ho le ultime interrogazioni e devo studiare un casino quindi mi scuso in anticipo se non aggiornerò.
Scusate ancora se il capitolo è corto, buonanotte❤
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Lettera ||Benji e Fede||
FanfictionEleanor: grandi occhi verdi, lunghi capelli castani e, soprattutto, testarda come pochi. A diciotto anni, a distanza di 5 anni, continua a scrivere lettere a Sally. Lettere che non avranno mai risposta. Uno sbaglio, forse quello più bello, cambierà...