Federica

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Era strano ma quella mattina che ero libera dal lavoro non riuscivo a fare nulla di quello che mi ero prefissata, era sciocco ma pensavo all'interrogazione di storia di Davide. Ogni tanto guardavo il cellulare ma era stupido aspettarmi un suo messaggio, anche se sapevo che il suo cellulare era dotato di un programma di riconoscimento vocale fatto apposta per le persone non vedenti, che gli consentiva di essere sufficientemente autonomo. Era tarda mattinata quando sentì il telefono squillare, era lui.
- Pronto Davide?
- Ehi ciao.
- Ciao
- Che fai?
- Come che faccio?
Gli avrei voluto dire che stavo aspettando una a sua chiamata ma non mi sembrava il caso.
- Sono a casa. Sto pulendo.
- Ah brava.
- Allora?
Non capivo se facesse apposta a tenermi sulle spine.
- Allora cosa? Vuoi sapere dell'interrogazione di storia?
- No di geografia.
- Non mi ha interrogato.
- A storia?
- No a geografia.
Stavo perdendo la pazienza.
- Davide ma mi prendi in giro?
- Ok scusa, mi stavo divertendo un po'. Allora sappi che l'interrogazione di storia è andata molto bene e realmente mi sono meritato l' Otto che mi ha dato e ne sono molto contento. Quindi grazie.
- Whou ! Si si
Mi accorsi troppo tardi che forse avevo messo troppa enfasi alle mie parole, dovevo contenerne.
- Ahahaha sembri più contenta di me.
- Beh lo sono effettivamente!
- Oggi vieni?
- Non so, hai bisogno?
- Non troppo ma magari per festeggiare ti offro' un caffè dalla mia macchinetta.
Ci penso un po', sarebbe essenziale creare un buon rapporto di fiducia tra noi ma devo anche stare attenta a preservare un certo distacco.
- Facciamo che domani ti passo a prendere dieci minuti prima e tu fumi la tua sigaretta e io mi prendo il caffè. Se oggi non hai troppo da studiare.
- Ok va bene. Facciamo un quarto alle otto.
- Perfetto. Ciao
Fatta oggi devo rilassarmi,chiamo Federica.
- Ehi ciao. Alice sono al centro commerciale vicino allo stadio. Perché non mi raggiungi per un po' di shopping? Io sono libera tutto il giorno.
- Ok ci sto. Ho voglia di distrarmi un po'!
Mi metto i miei jeans preferiti, scarpe da tennis rosse, un giacchetto leggero e via. Con Federica mi diverto sempre molto, è una pazza scatenata oltre ad essere la persona più dolce che io conosca. Siamo amiche da pochi anni ma lei per me c'è sempre, nei momenti più difficili, quando mi perdo dietro a progetti strampalati, insomma non solo quando si ride o si scherza.
La vedo da lontano, è bellissima riccia magra ma con tutte le forme al posto giusto, si volta e mi sorride salutandomi.
- Ali ciao. Guarda voglio comprarmi uno smalto nuovo, che ne dici di questo celeste?
- Celeste? Perché non quell'arancione?
- Mmm niente male, però mi si abbina male. Ma non è che mi stavi prendendo in giro?
Me l'abbraccio' e ci incamminiamo verso un altro negozio di intimo.
- Intimo? Whou allora miglioriamo. Alice non è che stai frequentando un nuovo ragazzo?
- Magari. Ne avrei proprio bisogno. Dopo Alessandro non credo mi sarà facile fidarmi di un altro ragazzo.
- Beh devi essere sfigata bene per trovarne uno come Alessandro.
- Hai ragione, non può dirmi tanto male.
- Com'è che hai tutta la giornata libera?
Mentre provo a risponderle vengo letteralmente travolta e abbracciata da Martina una bambina di quasi venti anni che ho seguito fino a poco tempo fa.
- Marti ciaoo!
- Alice. Ciao che fai?
Guardo dietro di lei e arriva trafelata sua madre. La saluto con un cenno di testa.
- Faccio un giro tu?
- Io compro il gelato. Tu vuoi un gelato? Mamma compri il gelato ad Alice?
- Certo che sì con piacere.
- No grazie signora. Martina ora non posso. Ma presto lo mangeremo insieme ok?
Sorride con quel modo stupendo che ha lei di fare, Martina ha un ritardo cognitivo medio-grave, questa è la diagnosi dei medici. La mia diagnosi è che Martina si sveglia e va a dormire sorridendo, è sempre allegra e abbraccia e bacerebbe tutti. Si commuove per ogni cosa triste, non accetta di essere rimproverata, la mia di diagnosi è che Martina non riesce ad accettare che non tutte le persone siano semplici e buone come lei, per questo non sembra di questo mondo che è veramente troppo complicato a volte. Ma questa è solo la mia diagnosi e non vale nulla ovviamente.
- Quando torni a trovarmi? Con Ilaria a volte mi annoio.
Sorrido, effettivamente non ha tutti i torti, conosco Ilaria ed è veramente noiosa.
- Ilaria è bravissima. Ora sei salita di grado, hai bisogno di una più brava di me. Ma io ti verrò a trovare presto promesso.
Mi da un grosso abbraccio e un bacio e come è venuta se ne va seguita da sua madre.
- Che dolce. Perché non la seguì più?
Mi chiede Federica.
- Ah giusto il nuovo ragazzo che non vede.
Annuisco, con Martina era molto più facile.
- Si, seguo Davide ora. E non è semplice, non vede ma è molto intelligente e a volte mi mette in difficoltà. Però ora non voglio parlarne. Anzi che ne dici di un gelato per pranzo?
- Mmm cambiare argomento non è da te ma ok per il gelato. Martina ci ha fatto venire fame.
Mi prende sottobraccio e andiamo verso la gelateria.
Non c'è nulla di meglio che un gelato per schiarirsi le idee.
Con Federica ogni cosa diventa divertente e ridiamo per qualsiasi cosa che facciamo insieme. Il resto del pomeriggio trascorre tra passeggiate e spese varie. Alla sera torno a casa distrutta e non l'assecondo, se fosse per Federica staremmo fuori fino a notte fonda, ma il massimo che posso fare è invitarla a mangiare una pizza da me.
Naturalmente accetta e parliamo dei nostri progetti strambi, del suo fidanzato che studia lontano e di come gli manchi ma non troppo.
- Infondo io amo solo te. Quindi basta che ci sei tu.
Mi dice.
Poi scoppiamo a ridere, è un nostro scherzo, ci diciamo spesso che se mai dovessimo cambiare orientamento sessuale ci metteremo insieme. Siamo un po' pazze ma Federica è veramente la cosa più bella che mi sia capitata.

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