Solo due satelliti.

IL MOMENTO.

Ecco era giunto il momento di salutarci e nessuno dei due lo avrebbe voluto.
Stavamo troppo bene assieme.

"Grazie per tutto. Ci rivediamo presto promesso." mi disse Marco dandomi un bacio in fronte.
Io non spiaccicai parola.
"Non fare cosí. È dura anche per me." aggiunse lui rattristito.
"Lo so, ma mi mancherai." risposi nostalgica.

Avevo lo sguardo fisso nel vuoto.

"Ehi" mi disse prendendomi il viso " ricordati che sei tu e SOLO tu quella che mi ha rubato il cuore e nonostante i km di distanza ciò che provo non svanirá." e aggiunse " E se non ti scrivo o non ti chiamo spesso non è perchè non ti penso, anzi ti penserò in ogni momento della mia giornata, è perchè quando lavoro è raro il tempo che dedico al telefonino. Nonostante questo cercherò di dedicarne di piú perchè ci sei te ora."
"Va bene, anch'io ti pensero sempre. Spero di vederti presto. E cercherò di venir io a Milano."
Lo accompagnai alla macchina, lui poi mi baciò e mi accompagnò in stazione.
E sorridendo mi disse " Chi lo sa, magari una volta di queste ti capiterò a casa." spalancai gli occhi e gli dissi
" Magari. Prima è meglio che accenni qualcosa ai miei. Poveri."

Lo salutai.

Andai al mio binario. Chiamai i miei per dirgli che stavo per tornare e mi sedetti su un posto libero.
Cuffie e addio mondo.
Avevo passato la giornata piu bella della mia vita. Stavo pensando a ciò che avevo provato. Dall'ansia, allo stupore,all'amore.
Finchè non mi squillò il telefono: era un messaggio da Marco.
"giá mi manchi."

Era dolce, e ci teneva a me come mai nessuno prima. Ero sorpresa, era del tutto nuovo per me.

Era essenziale.