I giorni passarono.
Con Marco andava a gonfie vele. Lo sentivo spesso, e anche quando non lo sentivo era come se fosse con me.Una sera mi chiamò e mi chiese se l'indomani sarei andata a Verona.
In veritá non avevo lezione quindi gli risposi di no.
"E inveve dovresti andare" mi disse lui.
"Perchè?" chiesi curiosa.
"Domani è il primo giorno di Primavera e vorrei passarlo con lei che mi fa sentire sempre come un germoglio sbocciato al sole. You are my sunshine." mi disse.
Mi sciolsi.
"Che amore! Va bene. Dove ci troviamo?"
"In stazione davanti alla Feltrinelli ok?"
"Va bene, non vedo l'ora di vederti."
La conversazione poi continuò, ma come sempre parlammo di cavolate.Mi alzai alle 6.30, per le 8.30 volevo essere a Verona.
I miei mi accompagnarono in stazione e siccome conoscevo Marco dissi loro che non sapevo a che ora sarei tornata siccome era una ricerca e andavo a farla a casa della mia amica, quindi eventualmente mi fermavo li.
I miei furono un po sorpresi da tutte queste notti fuori casa.
Io ero una ragazza super tranquilla, casa casa e casa, si lo so, anche troppo tranquilla. E queste continue notti fuori, un po avevano insospettito i miei, infatti per questo da lí a poco avrebbero dovuto conoscere Marco.Andai in stazione, presi il treno e alle 8.30 arrivai a Verona. L'intelligenza del mio ragazzo fu che per la successiva mezzora di lui non si vide neanche l'ombra.
Ad un certo punto mi si avvicina una ragazza bionda chiedendomi "Tu sei Chiara? Stai aspettando Marco?"
Un po' insospettita risposi "Si."
"Bene, piacere Marta, sono la sua manager, ti sono venuta a prendere perchè il signorino oggi aveva un importante appuntamento e non riusciva a esserci."
"Ah ok, beh ma non c'erano problemi, ci potevamo vedere anche un altro giorno. Comunque piacere mio, Chiara." dissi un po in imbarazzo.Era bellissima, stupenda ed era la sua manager. Io che ero la sua ragazza si e no sembravo alla donna delle pulizie.
"Andiamo." disse lei andando verso un binario.
"No aspetta." aggiunsi " Devo prendermi un biglietto, ma dove stiamo andando?" chiesi.
"Nono, ci ha giá pensato Marco, eccolo qua questo è il tuo biglietto."
Salimmo su Italo.Avevamo i posti numerati, io ero seduta davanti a Marta. All'inizio fu imbarazzante ma poi iniziammo a conoscerci e devo dire che mi fece una bella impressione.
"Allora, Marco continua a parlarmi di te." disse lei quasi esasperata.
"Ahaha povera te." risposi ridendo.
"Che intenzioni hai con lui?" mi chiese seria e poi aggiunse " Non voglio sembrarti brusca, ma è importantissimo per me oltre a essere un bravo ragazzo e non voglio che le ragazze lo usino solo per la sua reputazione."
"Beh oddio, non sarei proprio la tipa. Pensa che è stato lui a far tutto all'inizio, cioè io si,l'avevo appena conosciuto, era Marco Mengoni ma non volevo continuare perche odio la fama addosso a me, non volevo essere poi al centro del gossip o paparazzata con il titolo a prima pagina " Chi è la ragazza misteriosa con Mengoni?", e aggiunsi " Ma poi successe il fattaccio, iniziai a conoscerlo meglio e tra noi c'era sempre piu affinitá, andavamo d'accordo su tante cose e iniziò a piacermi anche a me, ma Marco non come star ma come persona ed eccoci qua. "
"Ne sono contenta,lui lo vedo molto contento però ora non ti parlo da manager, ma da migliore amica, per me lui è un ragazzo d'oro e cerca di esser sempre sincera perche non merita di soffrire."
"Certo." dissi anche se tutto questo buonismo nei suoi confronti mi insospettí. "C'è mai stato qualcosa fra voi?"
"Nooo" mi rispose schifata e poi disse "Per me lui è come un fratello e immagina come sarebbe baciare un fratello. Ecco, per caritá. Io ho passato un periodo nero con il mio ragazzo e lui mi è stato vicino. E da quel momento il nostro rapporto va al di lá dell'ambito professionale, è qualcosa di molto profondo. E se lui è contento con te, io lo sono 100 000 volte di piú."
"Avete davvero un bel rapporto, ne sono contenta. " risposi.
"Si, molto. Ma adesso parlami di te. Marco mi ha detro che sei al secondo anno di Universitá, cosa studi?"La conversazione continuò, e iniziai a conoscerla meglio. Era una brava ragazza, aveva la testa sulle spalle ed era molto gentile.
Arrivammo a Milano, e mi accompagnò sotto casa di Marco.
"Bene, ti lascio che devo scappare in studio a sbrigare le solite e noiose pratiche burocratiche."
"Certo, va bene, grazie per tutto. Sono stata molto contenta di averti conosciuta." le dissi.
"Anch'io. Ci vediamo presto comunque." disse salutandomi e mandandomi bacini con la mano.Suonai il campanello.
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Solo due satelliti.
FanfictionChiara, una ragazza di provincia, ha un sogno: quello di entrare per un breve istante nel mondo dello spettacolo. Studia all' universita di Verona, è una pendolare. La sua vita è tranquilla: casa, amiche e shopping. Un giorno pero la sua quotidian...