Di Marco ancora niente. A quel punto stavo per uscire dall'hotel quando mi arrivò una chiamata.
"Puoi venire su per favore?" mi chiese Marco.
"ok" gli risposi.Arrivai in camera e mi trovai Marco, Marta e Iaia ad aspettarmi.
"Cosa succede?" chiesi a tutte e tre.
Erano tutte serie, Marco non spiaccicò parola.
"È successa una cosa, due settimane fa a Roma." Iniziò a parlare Iaia.
"Una ragazza, si è presentata in camera di Marco." continuò Marta.
Vidi Marco alzarsi e fare un respiro profondo "Era triste,e piena di ansie. Diceva di aspettare un bambino e che fossi io il padre."
Spalancai gli occhi, mi sentií come una fitta al cuore.
"È vero?" dissi.
Lui abbassò gli occhi e mi disse "Non ne ho la minima idea. Una sera ero in concerto a Milano. Ero molto triste di non vederti e andai in un pub. Ma non mi ricordo niente di quella sera. Mi ricordo di averla giá vista quella ragazza, ma non so se quella sera o in un altra occasione."Ok il mondo mi crollò addosso.
Marta e Iaia mi guardarono senza dire nulla. Io mi sedetti un momento nel letto, mi presi la testa tra le mani e feci un respiro profondo.
Mi alzai e gli urlai in faccia "Ma che cazzo hai fatto?? Porca puttana tante belle parole per il cazzo! Tu sei unica per me, sei la piú importante. Sei un par di cazzi. Si è visto. Ti ubriachi una sera e vai a letto con una puttanella. Ti incastra solo per la popolaritá."
"Lo so Chiara, ma non ti scaldare cosi. Non è ancora detto niente." mi incalzò Iaia.
"Comunque sia mi ha deluso. Avevamo una storia da invidiare. Abbiamo passato momenti bellissimi assieme. Ci siamo fatti promesse che anche se dure, le ho mantenute perchè amo questo coglione." dissi indicando Marco. " Ma se vai a letto con una ragazza, solo per cosa? tristezza per non aver me? Sei un verme schifoso. Se solo me lo avresti detto che avresti avuto un po di tempo, avrei preso subito il treno e ti avrei raggiunto a Milano." ero incazzata nera e continuai " E invece no! Non ti sento per settimane, aspetto ansiosamente che tu venga qui a Verona in concerto. Volevo vederti stare con te. Nemmeno una chiamata, sto giú ad aspettarti per ore. Ti faccio ribrezzo per caso? No, hai solo paura. Paura che ti lascio solo. Paura di questo. Paura della mia delusione. " feci un respiro profondo e gli dissi avvicinandomi "Si sono delusa Marco. Ho 20anni, dovrei essere spensierata, dovrei avere una relazione normale, dovrei sentirmi felice. Hai conosciuto i miei, ti adorano, ma a te sembra interessare solo te, del tuo lavoro. Lo capisco, credimi, ma non venirmi a fare la vittima dicendomi che eri triste perche non mi vedevi e allora hai scopato con un altra. Se ami non tradisci. Sono giovane,si, ma non stupida."
Marco non disse niente. E nemmeno le ragazze spiaccicarono parola.
Allora parlai io "Marco, amore mio," gli dissi prendendoli la testa fra le mani "la pugnalata te la sei inflitta da solo. Stammi bene." lo baciai e me ne andai da quella stanza.Uscií dall hotel e scoppiai a piangere. Non ci potevo credere. Ero distrutta.
"Ehi ma che succede?" mi chiese Giuliano che mi spuntò da dietro.
"Ah niente."
"Ma non piangere." mi disse aciugandomi la lacrime. E poi mi prese e mi portò in camera sua.
"Entra." mi disse.
Usai il bagno per rinfrescarmi. E mi sdraiai a letto. Ero talmente distrutta che nonostante fossero le 19.30 mi addormentai.Nel frattempo Marco aveva bussato alla porta a Giuliano.
"Shh, è crollata sul mio letto. Era distrutta, continuava a piangere. "
"Aspetta fammi entrare." disse Marco prendendomi la borsa e tirando fuori il cellulare.
"Ma che fai?" gli disse infastidito Giuliano.
"Lasciami fare, poi ti spiego."Marco mi conosceva bene, e mandò un messaggio ai miei dicendo che mi fermavo a Verona dalla Giulia siccome c'era una festa. Sapeva che i miei si sarebbero preoccupati e io ero troppo distrutta per tornare.
"Ascolta dopo il concerto Marta la viene a prendere e me la porta di lá. va bene?"
Giuliano non ci stava capendo niente. "Ma la conosci?"
"Si, molto bene." disse Marco raccontandogli tutta la storia e anche cos'era successo.
"Oh merda, povera ragazza. Immagino che sia distrutta. "
"Lo so, lo so. Sono stato un coglione. Adesso vado a mangiare che tra un ora inizio. Grazie Giuliá, ti devo un favore."
Marco uscií e se ne andò.Alle 23.00 circa mi svegliò Marta. "Chiara, c'è la fai a camminare?" mi chiese dolcemente.
Ero troppo assonata e non capivo niente.
Marta mi portò in stanza da Marco, mi fece sdraiare nel letto.
Dormii fino le 5 circa,quando mi svegliai di colpo e vidi Marco che stava dormendo sul divano.Lo guardai per un ora,finche non si sveglió anche lui.
"Ciao." mi disse lui.
"Ciao." risposi.
"Ho scritto ai tuoi."
"Ho visto, grazie."
Ero secca, triste, e stufa. Avevo gli occhi pieni di pianto.
"Mi dispiace." mi disse lui.
"Anche a me." risposi.
Scoppiai a piangere di nuovo. Non riuscií a parlare.
Marco si alzò e si sedette di fianco a me nel letto. "No, ti prego non piangere. Non volevo farti del male. Non ho mai voluto. Mi si spezza il cuore."
Risposi acidamente e guardandolo dritto negli occhi "A me si è giá spezzato."
Ero a terra.Mi alzai e andai in bagno a darmi una sistemata.
Uscií e Marco incazzato e triste mi prese con forza e mi baciò. Mi baciò violentemente. Iniziò a palparmi e a infilare una mano dentro i pantaloni.
A quel punto lo spinsi via e gli urlai o "Ma che cazzo fai??????"
"Vai dalla tua puttanella o da qualsiasi altra ragazza se hai bisogno di questo."
"Ma noo,amore io voglio solo te." disse giustificandosi.
"Si certo, si è visto infatti." dissi uscendo dalla porta.
Erano le 7.30.
Prima però di uscire dall'hotel chiesi alla reception un foglio e una penna.
Non sapevo se Giuliano stesse dormendo. Allora gli scrissi un bigliettino.
"Grazie per ieri. Grazie per avermi ospitato in camera tua e per avermi sopportato. Se passi da queste parti di nuovo, sarei contenta di offrirti un'aperitivo. Sei una bellissima persona, e un cantante strepitoso. Ti lascio il mio contatto Facebook : xxxxxxxxxxx. Buona giornata e buon concerto!"Me ne tornai a casa verso le 9.
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Solo due satelliti.
FanfictionChiara, una ragazza di provincia, ha un sogno: quello di entrare per un breve istante nel mondo dello spettacolo. Studia all' universita di Verona, è una pendolare. La sua vita è tranquilla: casa, amiche e shopping. Un giorno pero la sua quotidian...