INSIEME.

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Non avevo abiti eleganti, o trucchi perchè ero andata via con il pensiero di Marco.
Fortunatamente Marco aveva l'abito che mi aveva comprato la sera in cui ho conosciuto tutti i suoi amici e colleghi.
"Amore andiamo?" mi disse Marco aspettandomi sulla porta.
"Woww!" esclamò appena uscií.
Ero un po dimgrita per tutto lo stress che era successo quest'ultima settimana. Anch'io stranamente mi vedevo carina.

Il problema principale è che tra noi due c'era tensione. Era da un po che non stavamo insieme.
"Stiamo a casa." mi disse Marco con lo sguardo da cucciolo.
"Poveri. Dopo tutto quello che hanno fatto per noi, non possiamo stare a casa." dissi con un tono da maestrina.
"Uffa." disse lui aprendo la porta di casa e uscendo.

Salimmo in macchina e arrivammo alla pizzeria.
"Ciao Ragazzi!" esclamò Giacomo correndoci incontro e abbraciandoci.
"Ehi! come va?" dissi io salutando Marta.
"Noi bene, e voi? " chiese Giacomo curioso.
Raccontammo loro la storia. Della ragazzina e della bugia che aveva raccontato.
"Per fortuna." eclamai io.
"E se fosse stata incinta cos'avresti fatto?" mi domandò Giacomo.
"Non ne ho la minima idea. Forse a malincuore gli avrei detto addio. Non perchè aspettava un bambino da quell'altra ma perchè mi aveva tradito. E come dico sempre chi ama non tradisce." gli risposi sinceramente.
"Per fortuna. Non È successo niente. Mi ha raccontato che ero ubriaco ma che ero piú preoccupato che una ragazzina di 18 anni fosse in giro da sola e vestita in quel modo." disse Marco.
"Oh,protettivo." disse Marta.
" Però Marco ammetti una bottarella ti sarebbe piaciuta?" chiese Giacomo.
"Ehii!!!" esclamammo io e Marta.
"Cè la sua ragazza qui." dissi io con tono infastidito.
"Behh....." rispose lui e poi mi guardò " No, la bottarella la darei piú volentieri alla mia ragazza.!"
"Daii.." risposi io sorridendo.

"E voi invece?" chiesi a Marta e Giacomo "..giá che siamo in argomento."
"Noi alla grande. Abbiamo sperimentato quasi tutto:bagno,cucina,letto,garage." rispose Giacomo sorridendo.
Marta si mise a ridere.. "Mi fa strano parlare di ste cose, però ragazzi piú lo fate in luoghi magari particolari piú è eccitante." e sorrise.
Devo dire che sia io che Marco ci guardammo e sentimmo un certo fermento.
Lui mi diede la mano, e iniziò a salire da metá coscia sempre piu in sui.
"Non ora." gli sussurai io.

La serata poi continuò. Giacomo ci raccontò dei clienti pazzi del bar. Marta delle nostre compagne di corso. Marco parlò delle fan pazze ai concerti.

"Bene ragazzi, buonanotte intanto." disse Giacomo salutandoci.
"Ah Marta io vorrei tornare domani pomeriggio, è un problema?" chiesi a Marta.
"Nono, va benissimo. " rispose lei sorridendo e guardando Giacomo.
"Perfetto, buonanotte a tutti." risposi io salutando.
"Buonanotte." disse Marco.

Andammo alla macchina. "È stata una serata piacevole." disse Marco salendo in macchina.
"Si dai, non male." gli risposi io.
Mi baciò e mi disse "Mi sei mancata."
"Anche tu, non sai quanto."
Iniziammo a baciarci. Era eccitante e iniziai a toglierli i pantaloni, io salí sopra di lui e il resto fu fenomenale.
"Amore!" lui mi disse.
"Zero parole" risposi sistemandomi.

Quella sera tornammo a casa, e andai subito in doccia. Non avevo ricambi ma Marco entrò in bagno e mi mise una sua maglietta sul mobiletto.
"Amore ti ho messo la maglia qui, dove c'è il lavandino." mi disse
"Grazie mille." risposi.
Uscí me la misi, anche se mi era enorme, era bello indossare qualcosa di suo.

"Hai sonno amore?"chiese Marco venendomi incontro offrendomi un bicchiere di vino.
"No per niente, tu?"gli domandai.
" No, anzi." rispose.

Eravamo sul divano a sorseggiare un bicchiere di vino e a guardarci negli occhi.
Spezzai il silenzio e gli chiesi "A cosa pensi?"
"Penso che ne abbiamo passate tante io e te."
"È proprio vero. Anch'io qualche volta lo penso. Siamo piú forti che mai."
"Giá. Non vedo l'ora che domani incontri Giuliá."
"In realtá gli avevo scritto una lettera prima di andar via dall hotel a Verona."
" Ah Si?"chiese lui sospettoso.
"Si, lo ringraziai per tutto. Anche per il pomeriggio che mi aveva offerto l'aperitivo e mi aveva parlato benissimo di te. E gli ho lasciato il nome su facebook qualora passasse in zona cosi da offrirgli io l'aperitivo."
"Però. Attenta a non mollarmi per Giuliá." disse lui sorridendo.
"No mai. Non è il mio tipo." e poi aggiunsi "Però un domani se volessi alzare il livello di popolaritá. È ovvio che sceglierei Giuliá."
"Sbagli ragazza, sbagli." mi disse tirandomi a se.
Eravamo a 2 cm l'un l'altro. "In realtá il mio cuore c'è l'hai solo tu." gli dissi guardandolo negli occhi.

Poi andammo a letto e ci addormentammo.

Solo due satelliti. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora