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Non fu il cinguettio degli uccellini a svegliarmi quella mattina,ma una strana sensazione che mi face rimanere per tutta la notte in un odioso stato di dormiveglia.

Erano appena scoccate le 10:00 e, con gli occhi ancora chiusi, potevo sentire il Capitano rovistare in cucina.

I raggi del sole filtravano dalle tende azzurre della camera di Steve, sbanderiando apertamente l'inizio di un nuovo giorno.

Ancora sotto le coperte mi girai lentamente verso la porta e subito fui invasa da un dolce odore di caffè.

Mi stiracchiai sbadigliando e lasciandomi ricadere tra le lenzuola con voce ancora rauca e mezza addormentata dissi - Steve ...-;

Cinque secondi dopo lo ritrovai appoggiato allo stipite della porta con in mano una ciotola piena di cereali.

Mi guardò rilevando il suo bellissimo viso.

I capelli color del sole erano tutti scompigliati, e le sue labbra contratte in leggero sorriso iniziavano ad essere ricoperte da un finissimo strato di barba.

-Hai fame?-; disse alzando un po la ciotola per poi portare un cucchiaio pieno di cereali alle labbra.

Mi misi a sedere e mi legai i capelli il una cipolla scompigliata con qualche ciuffetto che ricadeva qua e là.

In quell'istante smise di mangiare e mi iniziò a fissarmi.

I sui occhi pervinca scrutavano il mio corpo andando su e giù e le sue labbra si schiusero leggermente.

Lentamente uscii fuori dalle coperte e mi alzai pronta per andare incontro a quel favoloso nonnetto.

Lui non staccando gli occhi da me uscì dalla stanza roteando su se stesso e incamminandosi lentamente verso la penisola della cucina.

Non capivo quel suo continuo fissarmi per questo prima di uscire dalla camere mi controllai allo specchio pensando d'aver qualcosa fuori posto.

Dopo aver accertato che fosse tutto in regola mi diressi in cucina dove lui appoggiato al bancone con i gomiti continuava a mangiare tranquillamente.

-Ieri sera indossavi la mia felpa adesso dov'è?-; disse spiazzandomi.

Lo guardai con occhi confusi e risposi vagamente

- Bhe l'ho tolta perché ho sudato durante la notte-;

Continuò a guardare la ciotola e fece un cenno con la testa in segno che aveva capito.

Presi una tazza la riempii di caffè e inizia a bere tranquillamente.

-Oggi andrò a cercare un appartamento così non dovrò ronzarti piú intorno ai piedi-;

-Perché? a me non da fastidio-; disse rivolgendo i suoi occhi abbaglianti verso di me.

-A-Ah beh pensavo..-;

- Pensavi di disturbare?-; disse sorridendomi e concludendo la frase per me.

-Beh ma in ogni caso sarebbe solo una condizione temporanea, prima o poi dovrò lo stesso andarmene non puoi continuare a dormire sul divano-; conclusi indicando il soggiorno.

-Potremmo prendere in considerazione quell'idea di dormire assieme-; disse in tutta tranquillità mostrandomi un'altra dei suoi sorrisi perfetto.

Lo guardai sconcerta con occhi sbarrati poi mi misi a ridere traumatizzata dal fatto che il nostro caro ghiacciolo iniziava a scongelarsi.

Mi avvicinai ridendo- Hai ancora intenzione di continuare a flirtare?!-;

Abbasso la testa verso le sue gambe trattenendo una risata- Ti stavo solo prendendo in giro-; disse facendo spallucce.

Gli diedi un pugnetto sul bicipite e andai in camera a vestirmi.

Dopo qualche ora uscimmo insieme da quell'appartamento e le nostre strade si divisero per tutta la giornata.

Presi in prestito la sua Harley e andai in giro per la città per tutta gran parte del pomeriggio.

Poi arrivato il tramonto, con il vento caldo che mi scompigliava i capelli mi diressi verso uno dei garage che avevo affittato dove avevo temporaneamente messo tutte le mie cose, compresa la mia amata Lamborghini.

Alzai la porta de garage e una nuvola di polvere mi invase facendomi tossire.

Mi tolsi gli occhiali da sole e accesi la luce.

Iniziai a rovistare tra le cose e presi un paio di vestiti sicura che sarei ritornata dopo pochi giorni.

Misi tutto dentro lo zaino, montai sulla moto e ripartii diretta verso casa.

Steve mi aveva dato le chiavi di riserva in modo da poter entrare in casa anche quando lui non ci fosse stato.

Arrivata davanti alla porta rovistai nella zaino alla ricerca di quella chiavi.

Dopo qualche minuto e una serie di imprecazioni le trovai.

Aprii tranquillamente la porta, buttai lo zaino li vicino e lasciai andare le chiavi sul tavolinetto davanti all'ingresso.

Vidi la luce della cucina accesa, quindi il Capitano era in casa.

Mi diressi verso la cucina camminando tranquillamente, passandmi la mano sul collo in maniera distratta.

-Steve devi farmi un favore e-eh..-; alzando lo sguardo mi accorsi che il nostro bel Capitano era in compagnia di una bionda niente male.

I due iniziarono a guardarmi e subito mi invase un sensazione disturbante e ovviamente mi sentii fuori posto così indietreggia lentamente.

-Scusate sicuramente vi ho interrotto...-; dissi guardando la ragazza.

-No-; disse Steve

- Beh si effettivamente si-; rispose subito dopo la biondina guardandomi con occhi accusatori.

Sbarrai gli occhi e mi bagnai le labbra spostando lo sguardo altrove- Cavolo ... Beh allora io vi lascio discutere-; conclusi girando su me stessa e riavviandomi verso la porta.

Ma non appena mi fui girata la calda voce di Steve mi fermò.
-Nat aspetta-;

Poi rivolgendosi alla bionda disse- Sharon lei può aiutarci-;

-A ma davvero?! E tu chi saresti?- chiese indicandomi.

-Natasha Romanoff tanto piacere Shaeryl-; dissi con il sorriso più finto che avrei mai potuto fare in vita mia.

Guardandomi con odio disse - È Sharon-;

- Si certo-;

La guardai e scossi la testa poi mi girai e dissi con disgusto - Io me ne vado -;

La mano possente di Steve mi afferrò il braccio costringendomi a fissare quegli occhi così intensi, provocando una serie di brividi che mi percorsero tutto il corpo.

-Aspetta rimani-; mi disse guardandomi negli occhi.

Spostai la sua mano con delicatezza- Ci vediamo dopo-; dissi rivolgendogli un piccolo sorriso.

Lui  scosse la testa rivolta verso il pavimento e poi mi guardò andare via.

Ripresi le chiavi e uscii da quell'appartamento lasciando solo i due a discutere di chi sa cosa, mentre io mi facevo cullare dal tiepido vento che circolava per le strade di New York

Memories To RememberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora