"Non ricordo cosa accadde veramente quel giorno ... io stavo solo camminando.
Si...camminavo per un corridoio molto buio, bianco e freddo come la neve appena caduta.
Avevo la vista offuscata e le orecchie fischiavano e una strana luce proveniva dall'ultima sala, in fondo a quel tunnel bianco.
Passo dopo passo mi avvicinavo e poi.."
- poi?-;
-.. riuscivo ad entrare ma...quello che ricordo dopo sono solo corpi senza volto ... o qualcosa del genere...-;
-Continua-;
-... non mi piace ricordare cosa accadeva dopo-;
- ho detto Continua-;
-...Il pavimento iniziava crollare sotto ai miei piedi e tutto diventava oscuro e il silenzio regnava sovrano...solo ogni tanto potevo sentire delle urla strazianti...cosi cariche di dolore che facevano raggelare il sangue-;
-ricordi solo questo?-;
-Mi fa male la testa...-;
-rispondi alla mia domanda-;
-si solo questo-;
-Bene sei stata brava ... adesso riposa-;
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Aprii gli occhi di scatto e immediatamente mi misi a sedere.
Che diavolo di incubo avevo appena fatto.
La testa mi faceva così male e le palpitazioni di paura non cessavano.
Non riuscivo a pensare lucidamente e più cercavo di ricordare quel fottutissimo sogno, più il dolore alla testa aumentava diventando quasi insostenibile.
Mi misi le mani sulla fronte e ricordo che tentai di zittire i miei pensieri cosi chiacchieroni, per evitare di peggiorare la situazione, ma fui distratta da un rumore in lontananza.
Completamente al buio scesi lentamente da quel letto e mi appoggiai al muro accanto, per evitare di sbattere contro qualcosa, ma soprattutto per trovare la fine di quella landa buia.
All'improvviso una luce abbagliante invase la stanza.
Due grandi lampioni a led illuminarono tutto, costringendomi a chiudere gli occhi non per niente abituata.
Mi feci scivolare lungo il pavimento incapace di sostenere tale intensità di luce e cercando di rilassarmi aspettai...chi o cosa non so, ma era un aiuto quello che volevo.
Iniziarono a passare le ore...mi ero ormai completamente abituata alla luce artificiale e quello che vidi non fu molto rassicurante.
Ero all'interno di una stanza priva di tutto, a parte quel letto scricchiolante dal quale ero scesa.
Le mura erano grige e fredde esattamente come il pavimento dalla quale non mi ero ancora mossa e il tutto era bloccato da una grossa e pesante porta di ferro, ormai vecchia e arrugginita.
L'odore di muffa era quasi nauseabondo.
Ti entrava nelle narici dandoti l'orribile sensazione di avere i polmoni perforati.
Poi, all'improvviso, sentii delle chiavi girare nelle toppa della porta.Aspettai ...
Lentamente quella vecchia porta cigolante si apri rivelando il volto di una donna adulta.
Non era per niente alta, anzi, forse era anche più bassa di me.
Il suo esile corpicino era avvolto in uno splendido tailleur nero, e una semplice camicetta rossa, esattamente come il suo rossetto, sbucava fuori dalla giacca.
-Natalia Romanoff..-; iniziò a parlare tenendo gli occhi fermi su una cartellina.
-Nonostante le tue azioni sei stata giudicata non colpevole quindi...-; concluse spostando lo sguardo verso di me - Adesso sei libera di andare-;
Ecco sentivo la testa dolermi di nuovo.
Corrugai la fronte e incerta chiesi:
-Q-quali azioni?-;
La donnetta socchiuse gli occhi con fare minaccioso.
-Hai cercato di uccidere tre dei nostri agenti, ne hai feriti 23 e completamente stesi 12...-;
Lentamente mi portai un mano alla testa.
No tutto quello non era possibile.
-Avevamo proposto il tuo definitivo allontanamento dallo S.H.I.L.D. e la tua eliminazione ma qualcuno dei pezzi grossi ti vuole bene... verrai solo allontanata, il che a parer mio non è una cattiva idea-;
-M-ma ... non è possibile io.. non ricordo niente-; dissi scossa.
-Gia a quanto pare eri in uno stato di trans...cosi hanno detto i testimoni...peccato che io non ci creda neanche un pochetto Romanoff. E vuoi sapere il perché? Perché guarda caso gli unici testimoni erano i tuoi "amici"-; disse quella parola quasi con disgusto dopodiché caricó il peso su una sola gamba e appoggio la mano quasi scheletrica sul fianco.
-Adesso vai ... che non ti passi per la testa neanche l'idea di prendermi in giro perché in quella giuria erano molti quelli contro di te. Sei stata fortuna. Questa volta avevi un angelo al tuo fianco...e questo angelo porta una benda sull'occhio-;
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Lo so è corto ma mi piace l'idea di lasciarvi con la curiosità in corpo muahahhahahaha.

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Memories To Remember
FanfictionMille ricordi invadono la mente di Natasha che dopo tanto tempo si ritrova combattuta tra le due persone che più ha amato e che ama.