Caldo.
Fu la prima cosa che pensai quando mi svegliai. Per la prima volta, dopo giorni, ero riuscita a dormire tranquillamente, senza incubi ne pensieri.
Aprii lentamente gli occhi e ciò che vidi fu il muro bianco come la neve, della camera da letto.
In un istante mi balenò in testa il ricordo della serata precedente, di quello che era accaduto con Steve.
Maledizione al solo pensiero mi imbarazzavo.
Era stato così ... così dannatamente eccitante.
Ogni sua carezza sul mio corpo sembrava una scarica elettrica e i suoi baci era appassionati e cruenti ma erano anche dolci e sensuali.
Come d'istinto mi sfiorai il collo ripensando alle sue labbra su di me e al solo pensiero fui investita da un'ondata di eccitazione.
Sospirai pesantemente.
Sapevo che non sarebbe finita bene o che comunque non sarebbe durata.
Alla fine qualcuno dei due avrebbe sofferto e di solito quando accadeva, nelle mie relazioni passate, quella a soffrire, ero io.
Non potevo farmi coinvolgere così tanto, tutto questo avrebbe compromesso il mio lavoro.
Avrebbe compromesso me.
Sarebbe diventato la mia debolezza, il mio tallone d'Achille.
Una scusa per rendermi più debole.
E poi ... lui è l'unico che riesce a scalfire l'armatura che protegge il mio cuore e se per colpa sua quella armatura andasse in frantumi, lasciandomi nuda e persa?
Lo so.
Scuse.
Sono solo scuse, ma non era questa la cosa che odiavo di più di me in quel momento, dicevo di volermi godere il momento e allora perché non lo stavo facendo?
Dio quante domande e neanche una risposta.
Lentamente mi girai sotto le coperte, ritrovandomi faccia a faccia con il Capitano ancora cullato dalle braccia di morfeo.
Rimasi a fissarlo, credo, per ore.
Che diavolo avevo da ammirare? Beh tutto direi.
La sua espressione rilassata, le sue lunghe ciglia, la labbra carnose leggermente schiuse.
Maledizione era cosi bello che non sembrava neanche vero.
Quell'uomo mi stava fottendo il cervello, dovevo darmi una regolata, cosi decisi di alzarmi e fare qualsiasi cosa per non pensare a lui.
Il più silenziosamente mi girai nuovamente dall'altra parte, ma non appena scostai le lenzuola, fui avvolta dal suo braccio possente e tirata verso di lui, ritrovandomi schiacciata contro il suo petto.
Ah ... l'avevo svegliato e adesso?
-Dove stavi andando?-; biascicò con voce rauca sul mio orecchio, provocandomi brividi ovunque.
Sorrisi.
-Andavo in bagno -;
-Ah allora non stavi scappando da me-;
Colpita e affondata.
Ogni volta sembrava leggermi nel pensiero, ma non gli avrei mai rivelato la verità.
- E perché dovrei?-; chiesi girandomi verso di lui per poter ammirare finalmente i suoi occhi.
-Non so ...-;
Restammo a fissarci per un po dritto negli occhi e poi, quello che Steve fece mi spiazzó.
Con delicatezza, come se fossimo una normalissima coppia, mi diede un bacio casto sulle labbra, facendomi assaporare nuovamente la sua bocca.
-E questo a cosa lo devo?-;
-Mi aspettavo di non trovarti, pensavo che saresti scappata e invece sei qui, accanto a me. Non sai quanto mi hai reso felice-;
Quelle parole furono come un secchio d'acqua bollente in faccio.
No, non era vero, io stavo scappando ti stavo lasciando solo in questo letto, perché la paura aveva vinto di nuovo sulle altre emozioni.
Mi sentivo un verme.
Non meritavo niente da lui neanche uno sguardo.
Chiusi gli occhi e rimasi in silenzio, un'altra parola e sarei scoppiata a piangere.
-Ehi...-; disse sollevandosi sugli avambraccio per appoggiarsi allo schienale.
-Che succede?-; continuò.
Mi misi anche io nella sua stessa posizione e fissando l'armadio davanti a me risposi :
-Per la prima volta nella mia vita...credo di avere paura-;
-Paura di cosa?-;
Aspettai un po prima di rispondere, nonostante sentissi il suo sguardo su di me.
-Paura di tutto...non so che mi succede, ho questa perenne sensazione addosso eh ... Dio e non sai quant'è fastidiosa-; conclusi portandomi le mani alla testa.
-Perché sei scappata?-; chiese duramente.
Mi voltai cercando il suo sguardo, ma quest'ultimo era accigliato e rivolto verso il basso.
-te l'ho detto...non volevo che veniste coinvolte in...-;
-No. Non intendevo questo-; disse interrompendomi
-Perché non sei più tornata dopo l'incidente?-;
Quella domanda mi spiazzò.
La verità era che neanche io sapevo io motivo.
Forse...non volevo essere giudicata e additata...o semplicemente non avevo piu il coraggio di guardare in faccia le persone a cui tenevo.
Nonostante non ricordassi nulla se non piccoli flashback sconnessi, sapevo di aver fatto qualcosa di sbagliato...di molto sbagliato.
Qualcosa dentro me si era rotta e tutto era iniziato in questa foresta.
Dovevo sapere, capire cosa diavolo era successo ed era proprio per quello che mi ritrovavo li.
Passo dopo passo avrei ripercorso ogni azione e luogo per ricordare e per levarmi di dosso quella fastidiosa sensazione.
Davvero non volevo coinvolgere nessuno e non avrei mai permesso che qualcuno potesse farsi del male per colpa mia.
Guardai Steve -Non penso sia importante il perché e comunque...tutto ciò non ti deve interessare-;
Pensavo che rispondendogli in maniera cosi fredda avrei messo dei paletti, lo avrei allontanato da quel problema solo mio, ma quando vidi il suo sguardo triste avrei solo voluto abbracciarlo e riempirlo di baci.
Abbassai lo sguardo. Non sopportavo vedere il suo viso corrucciato a causa mia, così mi voltai, dandogli le spalle.
-Non farlo Nat...non escludermi ancora. So perfettamente perché fai tutto questo. Lo fai per noi, per me. Ma sentire queste parole uscire dalla tua bocca mi ferisce-;
Sentii una fitta al petto, ma come un vero soldato, esattamente come ero stata addestrata, continuai a ignorarlo. Mi alzai dalla mi posizione e iniziai a vestirmi. Indossai la mia tuta e nelle stesso istante in cui misi la mia semiautomatica nelle fondina dissi:
-Mi dispiace non sto facendo assolutamente nulla sto solo dicendo quello che penso e io penso che tutto ciò debba rimanere lontano da te-;
Mi voltai.
Col cuore in fiamme uscii e andai via da quella atmosfera, da quel luogo, da quella baita ma soprattutto da lui.
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Memories To Remember
FanfictionMille ricordi invadono la mente di Natasha che dopo tanto tempo si ritrova combattuta tra le due persone che più ha amato e che ama.