Fato, destino, fortuna è assurdo come queste parole possano accomunarsi per segnare la mia vita.
Ho sempre pensato che il destino non esistesse e che io fossi l'unica scrittrice della mia storia, perché fin da subito ho odiato l'idea che fossero gli altri a controllare i fili della mia esistenza.
Ho sempre creduto anche alla teoria causa-effetto.
Se fai un'azione avrai anche una reazione.
Tutto ha un prezzo niente e gratis.Ovviamente io ho fatto le mie scelte che mi hanno portato a certe conclusioni e che sinceramente avrei preferito evitare.
Ecco perché adesso mi ritrovo a indossare nuovamente la mia tuta dentro a questo stanzino impregnato i muffa, pronta per andare alla ricerca di Bruce Banner.
Quando scesi dalla Jeep di Alexander, fui portata in una fabbrica idroelettrica, situata a qualche chilometro dalla strada, dove all'interno mi aspettava l'uomo che aveva dato una svolta radicale alla mia vita. Fury.
Indossava una camicia hawaiana gialla, un paio di pantaloni color cachi e al posto della sua solita benda, un paio di occhiali da sole che non coprivano completamente la sua cicatrice.
-Cavolo la pensione ti dona-;
- Pensione? Per carità Natasha-;disse portando le mani dietro la schiena.-Ebbene cosa devi dirmi?- chiesi senza perdere altro tempo.
Anche se non potevo vederlo, percepito il suo sguardo posato su di me.
-Com'è stato rivedere un tuo vecchio amico, insomma tu e Alexander non vi sentivate da anni-;
-Si è stata una bella sorpresa-;
-Bene e sai perché ho mandato lui a prenderti-;
-Sarebbe interessante saperlo ma non potremmo continuare questa storia un'altra volta-; chiesi quasi esasperata.
-Qualche mese fa, mentre ero in giro per il mondo a saldare i miei debiti, ho incontrato Alexander in un bar.
Avevo letto il suo file quindi conoscevo la sua storia e quindi anche le sue eccezionali capacità.Sai cosa stava facendo in quel bar? Stava aspettando il momento perfetto per poter svolgere il suo incarico. Non avendo un lavoro utilizzava le sue doti da killer per procurarsi il minimo indispensabile. Dopo aver sentito la sua storia decisi che lo avrei aiutato togliendolo da quella strada, esattamente come avevo fatto con te-;- Che gesto caritatevole, peccato che le tue azioni hanno sempre un secondo fine, non è cosi?-;
Rise alla mia affermazione -Mi dispiace ammetterlo ma è vero. Ti ho fatto portare qui per due motivi. Il primo è proprio Alexander. Lui adesso è il mio portavoce. Senza la protezione dello S.H.I.L.D sono diventato un bersaglio troppo facile per le persone che mi vogliono morto, e fidati sono tante.Ho bisogno di tutta la discrezione possibile per questo sono ancora qui a nascondermi, ed è anche per questo che l'ho assunto.-;
-Fantastico è il secondo motivo?-; chiesi incrociando le braccia al petto.
-L'altro motivo è Bruce-; disse aspettandosi una reazione di stupore che non arrivò.
-Qualche tempo fa si trovava ad Orissa uno dei paesi più disagiati dell'India, e mentre stava aiutando i poveri e affamati abitanti del posto si è trasformato distruggendo la città è decimando la popolazione già morente. Adesso, io sono del parere che lui debba rimanere dove si trova, a fare quello che meglio gli riesce, però è troppo pericoloso per l'umanità ed per questo ti chiedo di andarlo a prendere e di riportarlo qui-;
-perché?-; chiesi scuotendo la testa.
-Mi sembrava di averlo detto è pericoloso-;
-No! Perché lo vieni a dire a me. Avresti potuto contattare Steve, Maria vuoi che ti faccia l'elenco?-;
-Ho scelto te perché sei l'unica di cui mi fido ciecamente e anche perché pensavo ti sarebbe interessato maggiormente rispetto agli altri-;
-Ti sbagli invece, mi interessa tanto quanto gli altri-;
-In ogni caso, farai ciò che ti ho detto? Sappiamo bene che tu sei l'unica che riesce a farlo calmare quando si arrabbia-;
Iniziai a valutare quelle informazioni non ancora del tutto sicura su quale decisione prendere.
-L'ho cercato per mesi e non sono mai riuscita a raggiungerlo, come pensi di fare?-;
-Da quando hai smesso di corrergli dietro anche lui ha smesso di saltellare di città in città, quindi non se lo aspetta-;
Spostai il mio sguardo verso il pavimento è inizia a riflettere su cosa fare.
-Natasha so bene che ti chiedo molto ma è importante e so anche che ti può sembrare strano, ma io ho molta fiducia in te ed è proprio per questo che prenderei la scelta più giusta-;
Per anni avevo dubitato e fatto continue ricerche si Fury per sapere cosa ci nascondesse, ma adesso mi sembrava sincero e per una volta volevo credere alle sue parole senza pensare il peggio.
Scossi la testa in segno di affermazione e allontanandomi, dirigendomi verso l'uscita dissi:
-L'ho farò, non per lui, non per te ma per una questione morale -;
Anche se adesso ero lontana da lui potevo immaginare il suo sorriso compiaciuto, in fin dei conti ormai lo conoscevo e lo potevo considerare perfino un'amico.
Rientrata in macchina dissi ad Alexander di accompagnarmi alla base.
Avrei dovuto fare una serie di cose prima di andare a recuperare il nostro amicone verde.
Dopo un lungo e sfiancante viaggio in macchina, durato anche troppo, finalmente arrivammo.
Erano appena scoccate le tre del pomeriggio quando varcai la porta della base dirigendomi verso la sala dei controlli.
Camminai svelta e concentrata come sempre, ma nonostante tutto potevo percepire una strana aria per i corridoi e per le stanze.
Arrivata nella stanza con al mio seguito Alexander mi diressi subito verso la mia postazione, posizionata accanto a quella di Maria.
La trovai indaffarata al pc , come sempre del resto, cosi decisi di non perdermi molto in chiacchiere e mi misi subito all'opera.
La vidi spostare velocemente gli occhi da pc a me e viceversa.
Dopo qualche secondo si girò con gli occhi sbarrati verso di me e questa volta guardò anche Alexander.
La vidi alzarsi velocemente e puntare una pistola nella testa del mio amico.
Sentii un leggero schiamazzo provenire dalle nostre spalle e vidi qualche persona lasciare addirittura la sala.
Vidi Alexander ghignare mentre continuava a guardare dritto negli occhi Maria.
-Sei la seconda persona che tenta di spararmi oggi-; disse spostando lo sguardo dal su al mio.
-Ci sarà pur un motivo se tutti ti vogliono morto-;
Continuò a tenere la pistola e lo sguardo rivolti verso Alexander senza muovere un solo muscolo.
-Dove diavolo sei stata? Ti cerchiamo da due giorni-;disse rivolgendosi alla sottoscritta.
Corrugai la fronte sicura di non aver capito bene le sue parole.
Stavo per domandare spiegazioni quando vidi Steve entrare nella sala seguito da Sharon.
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Memories To Remember
FanfictionMille ricordi invadono la mente di Natasha che dopo tanto tempo si ritrova combattuta tra le due persone che più ha amato e che ama.