Era passato qualche giorno dalla mia scarcerazione e io da quel momento non avevo fatto ritorno a casa neanche una volta.
Passavo i giorni a nascondermi e ovunque andassi mi sentivo sempre osservata e seguita.
Dovevo sapere che diavolo mi era accaduto ma avevo troppa paura di poter fare del male hai miei compagni.
Ero seduta, fissavo i volti di persone a me sconosciute, mentre quel treno al alta velocità sfrecciava verso l'ultima fermata: Alleypoint.
Era da giorni che non mi avvicinavo cosi a questa zona di New York ma non potevo gironzolare per tutta la città senza una meta.
Ero decisa, calma ed ero sicura di quello che ero venuta a fare.
Misi gli occhiali da sole, alzai il cappuccio della felpa e tranquilla entrai nell'edificio.
Mi controllai un po in giro poi presi un ascensore, mischiandomi nella folla di persone che salivano e scendevano.
Attesi che l'ultima persona raggiungesse il suo piano e non appena le porte furono chiuse, cliccai il tasto con su scritto il numero 24.
Sapevo della telecamera puntata su di me, ma non era quella la telecamera di cui mi sarei dovuta preoccupare.
"Calma" continuavo a ripetermi.
Quando le porte di aprirono usci camminando normalmente, mani in tasca e sguardo basso.
Poi una voce.
Flebile si sentiva in lontananza, simile a sussurro.
Rallentai di poco il passo e svoltando l'angolo lo vidi.
Bello come il sole appena sorto stava parlando con un altro agente, molto probabilmente erano appena tornati da una escursione.
Pensavo che non avrei trovato nessuno oggi e invece doveva capitarmi davanti proprio lui.
Continuai a camminare senza mai voltarmi e andai dritta per la mia strada.
Mi fermai appoggiandomi al muro proprio sotto il punto ceco di una delle tante telecamere di sorveglianza.
Guardai i vari corridoi studiando la situazione.
Sapevo che se avessi preso il corridoio a sinistra sarei entrata in un'area riservata e che in bravissimo tempo mi sarei ritrovata degli agenti ben addestrati alle calcagna.
Dovevo fare in fretta e subito.
Mi guardai intorno un'ultima volta poi presi un bel respiro e corsi il più veloce possibile verso l'angar.
Un sensore di movimento fece scattare l'allarme informando tutti della mi presenza.
Corsi senza mai girarmi, mi fermai solo per mettere la mia carta elettronica sul riconoscitore.
Comparve sul monitor una spunta. Verde e le porte dell'angar si aprirono mostrandomi tutti i vari jet di stark.
Corsi verso il jet più vicino ma poco prima di salire la rampa fui fermata da un grido.
-Ehi!!-;
Era lui...
"Cazzo"
-Voltati-; disse avvicinandosi.
Potevo sentire i suoi passi martellarmi nel cervello ma non era quello il momento di cedere.
-Sto parlando con te-;
Questa volta era ancora più vicino ed io non osavo ne rispondergli ne parlargli.
Continuava ad avanzare verso di me sicuro come fa un leone con la Sua preda.
Adesso era vicinissimo a me potevo sentire il suo respiro fermo.
"Un passo ancora" pensai.
Adesso si avvicinava lentamente pronto a braccare la prede per poi ucciderla.
-Un altro..-;sussurrai.
-Cosa?..-;
Ma che cosa avrebbe fatto il leone se la sua preda fosse stata pronta a combattere?
In un secondo mi abbassai, gli feci lo sgambetto facendolo cadere a terra con un sonoro tonfo.
Dovevo muovermi, sapevo che quello non sarebbe bastato a fermarlo.
Corsi alla massima velocità vero la rampa e non appena fui dentro cliccai il pulsante di chiusura rapida del jet.
Senza fiato mi girai guardandolo finalmente in faccia.
Correva come un pazzo verso il portello ma non appena vide il mio volto si fermò di botto guardandomi con occhi sbarrati.
Vidi in lontananza le sue labbra muoversi prima che il portello si chiudesse del tutto.
Corsi ai comandi accesi i motori, azionai i propulsori e poco prima di andare lo sentii gridare : era il mio nome.
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è molto vago come capitolo ma era proprio il risultato che volevo ottenere.
Ebbene chi è il misterioso che ha inseguito la nostra protagonista?
muahahhhaha lo scopriremo nel prossimo capitolo( mi sento tanto una delle voci narranti)
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Memories To Remember
FanficMille ricordi invadono la mente di Natasha che dopo tanto tempo si ritrova combattuta tra le due persone che più ha amato e che ama.