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STEVE

Non sapevo cosa mi aveva portato li quel giorno...forse la noia o più semplicemente il bisogno di vederla.

Entro nella stanza e la prima cosa che noto sono quei capelli color rosso cremisi che svolazzano, dando l'impressione di essere cosi leggeri e morbidi.

Solo a quella vista sento già il mio corpo ricoprirsi di brividi e la paura di guardarla negli occhi è tanta.

Nel frattempo i want you back dei jackson 5 continuava a risuonare nelle mie orecchie impedendomi di sentire gli altri rumori.

La vedo sorridere e improvvisamente ho voglia di ascoltare la sua voce e le sue risate contagiose.

Lentamente mi avvicino sempre di più verso il divano e solo allora noto che non è sola.

Già sapevo chi era l'artefice di quelle risate e non avevo neanche bisogno di voltarmi a guardarlo, conoscevo perfettamente quel volto.

Ignoro quel fremito che sento dentro lo stomaco e con fare apparentemente tranquillo alzo lo sguardo mentre paura e desiderio, di vedere quegli occhi cosi cromatici, si alterna dentro di me.

Tolgo le cuffie e finalmente alzo gli occhi verso la sua direzione perdendomi in quell'infinito verde.

NATASHA

Non appena udii quella voce di scatto mi voltai, quasi pregando che quello non fosse un sogno esattamente come tutte le altre volte.

Il primo a parlare fu Bucky che con molta tranquillità rispose al saluto dell'amico, io invece rimasi imbambolata a fissare quella figura davanti ai miei occhi senza nemmeno dire una parola.

Come isolata dal mondo continuai a guardare quelle due figure parlare.

Persa in quell'immagine  non mi accorsi nemmeno di quello che stavano dicendo.

-Nat?... hai capito?-; mi richiamò Bucky dai miei pensieri.

-E-emh-; dissi scuotendo la testa per ritornare alla realtà.

-Ero un attimo distratta-;continuai.

Sentii Steve ridacchiare e poi come un masso percepii il suo sguardo su di me.

-Già lo avevamo notato-; rispose infine facendo ridere anche l'amico.

Un po offesa dal loro comportamento gli  chiesi di ripetere ciò che avevano appena detto.

-Fury a deciso di mandarti in missione domani-;  rispose il Soldato.

-Bene e chi saremo?-; chiesi versando del'acqua dentro un bicchiere.

Steve e Bucky si lanciarono degli sguardi non molto rassicuranti.

Il loro comportamento iniziava a spazientirmi.

-Ebbene?-;

-Devi andare sola-; rispose il Capitano.

Abbassai lo sguardo e dentro sentivo di essere come a disagio in quella situazione.

-Ok ...-; risposi infine ignorando i due ragazzi e dirigendomi nella mia camera.

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Era passato un po, probabilmente Steve aveva fatto ritorno al suo appartamento  e Bucky si trovava nella sede degli Avengers, come accadeva di solito a quell'ora del pomeriggio.

Sdraiata sul letto mi voltai a pancia in su a fissare il tetto banco di quella camera.

Non riuscivo a spiegarmi quel'odioso senso di nausea che mi pervadeva da quando aveva ricevuto quella notizia da tanto attesa.

Memories To RememberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora