Capitolo 7

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"Rebecca tu sei la sorella di Derek" sento Scott dirmi queste parole, io rimango immobile sul mio posto guardandolo tutti uno per uno, soffermandomi su derek.
"Impossibile" rispondo io non distogliendo lo sguardo da lui, non può essere che io e lui siamo fratelli, i miei genitori non hanno avuto altri figli.

"Tu non sei la figlia dei tuoi 'genitori' " si intromette Allison "ti hanno adottata quando eri molto piccola, ti hanno trovata da sola nel bosco e ti hanno presa, loro non sanno nulla della tua vera famiglia e forse è meglio così, non credo che sarebbero felici se la loro figlia è una Hale" rimango lì ad ascoltare ogni sua parola, sto cominciando a tremare e il mio respiro è instabile, credo che mi stia venendo un attacco di panico, comincio a vedere tutto nero e poi il nulla.

"Derek aspettami!" Urlo correndo dietro di lui cercando di prenderlo "sei troppo lenta sorellina!" Afferma lui ridendo e cominciando ad accelerare il suo passo "non è vero!" Urlo accelerando notevolmente la mia velocità, comincio a vedere tutto giallo e noto che il mio corpo non è più lo stesso sono un lupo: un lupo mannaro.

"Non voglio!" Urlo in preda al panico, apro gli occhi e vedo tutti i ragazzi attorno a me, mi guardano con sguardi preoccupati, era solo un sogno.

"Ditemi che era solamente un sogno, ditemi che Derek non è mio fratello" sospiro togliendomi delle ciocche di capelli da davanti il viso "non pensavo fosse così male essere mia sorella" Derek si avvicina a me e il mio cuore comincia a battere all'impazzata "dovresti farci l'abitudine" continua lui uscendo dalla camera, sembrava piuttosto irritato.

"Non dite niente, non voglio sentirvi" mi alzo da sopra il letto strattonando il mio braccio che aveva afferrato Isaac per tenermi ferma "ho detto che non voglio sentirvi" ringhio io uscendo dalla camera.

Vedo Derek poggiato sulla sua auto mentre si fuma una sigaretta, non posso crederci che lui è mio fratello, perché non dirmelo prima?

"Ehi" dico io sedendomi accanto a lui, mi fa un cenno con la testa ignorandomi completamente "senti mi dispiace, ho esagerato ma prova a stare al posto mio.." Butta il mozzicone della sigaretta per terra e si gira verso di me "e tu mettiti al posto mio, sono anni che ti cerco, che cerco mia sorella" dice lui con un tono di voce malinconico, cerco di trattenermi da fargli qualsiasi domanda ma non riesco.
"Perché mi avete abbandonata, insomma la mamma e il papà?"
Lui guarda qualsiasi cosa ma non i miei occhi. "Non ti hanno abbandonata, la zia di Allison ha bruciato casa nostra, pensavamo tutti che fossi morta insieme ai nostri genitori ma poi si è scoperto che sei sopravvissuta. I nostri genitori invece non sono sopravvissuti e sono morti."

"Hai sofferto?" Domando stupidamente io, ovvio che ha sofferto.
"Scusa" dico io in imbarazzo "sta tranquilla, ho sofferto si ma Peter mi ha aiutato a sopportare tutto questo" lo guardo perplessa "chi è Peter?" Chiedo io "nostro zio" ho anche uno zio, wow.
"Potrei abituarmi ad un fratello come te" ridacchio portando lo sguardo sul suo, finalmente si è deciso a guardarmi negli occhi "c'è solo un problema" afferma lui titubante "dimmi" dico io ormai curiosa "dovrei trasformarti" dice lui senza troppi giri di parole.
Io un lupo mannaro? Non se ne parla nemmeno.

"No" affermo convinta, non cambierò idea facilmente "perché dovrei?" Continuo io. "Non possiamo rovinare la nostra stirpe, siamo tutti dei lupi mannari. In breve sei l'unica Hale umana, ciò vuol dire che sei la più debole" faccio spallucce "me ne farò una ragione, prima di tutto devo parlare con i miei genitori adottivi voglio delle spiegazioni" accenno un sorriso "ci penserò" dico tanto per farlo stare zitto, lo sappiamo entrambi che non cambierò idea per nulla al mondo.

Il mio sguardo si incontra con quello di Isaac, mi guarda preoccupato ma lo ignoro "torno a casa" affermo ormai stanca, non voglio più sapere di questa storia per il momento "a domani" Derek mi stampa un bacio sulla guancia e io me ne vado via.

Arrivata a casa apro cautamente la porta cercando di non fare rumore così da non svegliare i miei genitori, ma ovviamente è tutto inutile, mi stavano aspettando svegli.

"Dove sei stata?" Chiede mia madre con tono autoritario e ciò mi fa solamente ridere "perché ridi?" Dicono irritati in coro.
"Perché dovrei ascoltarvi?" Rispondo giocando con le mie chiavi di casa, so che a mia madre da fastidio "perché siamo i tuoi genitori" afferma convinto mio padre facendomi così ridere ancora più forte. "So tutto" loro mi guardano perplessi incitandomi a continuare "mi avete adottata."

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