Rebecca è una diciassettenne determinata, non rispetta quasi mai le regole sopratutto se sono dettate dai suoi genitori.
Si trasferisce insieme alla sua famiglia a Beacon Hills per problemi di lavoro. Non sa ancora i segreti che cela quella città pe...
"E niente i suoi occhi hanno cambiato colore" Scott mi guarda attentamente il polso cercando di assorbire il mio dolore, il problema è che io non provo dolore c'è solo un livido che segna tutto l'accaduto.
"Ma Jackson non è un lupo, l'avremmo capito se lo fosse no?" Isaac entra nella camera di Scott, probabilmente ha ascoltato l'intera conversazione dalla camera accanto "infatti lui non è lupo, quando sono stata con lui non aveva l'odore di un lupo, ma nemmeno di un umano" i ragazzi mi guardano male "non so spiegarvelo" dico alla fine alzando le braccia all'aria come segno di resa. Isaac esce dalla camera lasciando nuovamente me e Scott da soli "con Allison come va?" Domando d'un tratto io, non sopporto il silenzio, mi mette a disagio.
"Va bene, diciamo che potrebbe andare meglio" mi alzo da sopra il suo letto rimanendo in piedi "che è successo?" Chiedo ormai incuriosita "se posso" aggiungo poi, non voglio sembrare troppo impicciona "sei completamente diversa da Derek" un sorriso spunta sul suo viso, viene a sedersi accanto a me e mi guarda sconfitto "credo che gli piaccia un'altro ragazzo" ad Allison? Un'altro ragazzo? Ma se sembra ossessionata da Scott, parla sempre di lui, ogni minima cosa gira intorno a lui. No, non ci credo.
"Mi sembra impossibile" ammetto alla fine.
"Purtroppo voi ragazze siete imprevedibili" dice lui andando verso la finestra "sai pure chi è questo ipotetico ragazzo?" Lui si gira di colpo ma poi abbassa lo sguardo "no" dice infine. Mi alzo anch'io da sopra il letto e vado verso di lui "dimmelo" dico in preda al panico, chi è questo ragazzo.
Alza nuovamente lo sguardo con gli occhi lucidi "non volevo dirtelo ma non è giusto. Credo che si stia frequentando con Isaac".
Rimango immobile a guardare un punto vuoto dietro le spalle di Scott. Non può essere Isaac ed Allison? Perché non mi ha detto niente, perché mi ha illusa per tutto questo tempo. Stringo Scott fra le mie braccia e gli stampo un bacio sulla guancia "grazie" mormoro lasciandolo solo nella sua camera.
"Rebecca" sento la voce di Isaac richiamarmi dalla sua stanza, vado verso di lui, mi sorride e mi invita ad avvicinarmi a lui.
Lo guardo per un po' quando poi chiudo la porta alle mie spalle andandomene via. Non posso crederci che Isaac mi abbia illusa così tanto, sembrava così sincero.
"Ciao Rebecca!" Vedo Allison avvicinarsi alla porta di casa di Scott, mi saluta con un sorriso raggiante. "Se cerchi Scott è in camera sua, invece Isaac sta studiando, io lo lascerei stare" detto questo corro via usando un po' della mia velocità da lupo mannaro.
Vedo la mia vecchia casa in lontananza, la casa dove abitavo prima di tutto questo. Un ombra spunta dalla finestra della mia camera, è un uomo, ma chi può essere se il mio finto padre è morto.
Mi avvicino alla casa ma non appena tocco la maniglia una scarica di elettricità mi colpisce facendomi cadere per terra. Vedo un uomo uscire dalla casa, non avrà più di trent'anni, non appena vedo bene il suo viso mi blocco sul posto.
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"Ti trovo proprio ovunque eh?" Indietreggio notevolmente dalla figura davanti a me "sei un mostro!" Urlo facendo uscire qualche lacrima sul mio viso "cosa ci fai in casa mia?!" Chiedo con non so quale coraggio "non mi sembra più casa tua sai? Tua madre la pensa proprio come me" sembra pensarci un po' e poi riprende a parlare "ah già, non è tua madre" scoppia in una fragorosa risata che non riesco a tollerare, così corro verso di lui tirandogli un pugno che purtroppo lui riesce a schivarlo. "Peter devi lasciarmi stare! Non ti basta avermi trasformata in un mostro come te?!" Il sorriso sul suo volto non sparisce "o come il tuo ragazzo, tuo fratello o Scott, sono tutti dei mostri no?" Alzo lo sguardo in modo da guardarlo negli occhi "loro non sono come te e non lo saranno mai" dico convinta io "soprattutto Derek no?" Annuisco sempre più convinta ma lui va via ridendo.
Vado per seguirlo ma la donna che ha finto di essere mia madre esce dalla casa e rimane immobile ad osservarmi. "Rebecca" dice a stento, posso vedere i suoi occhi lucidi e posso sentire il suo stato d'animo triste. "Kristine" le rispondo io non distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.