Il disegno

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Ora mi posso finalmente rilassare sull'aereo. Arrivarci non è stato facile, ma ormai sono in volo verso il Messico nella località più vicina a Kabah. Per arrivare a Kabah prenderò una navetta che mi porterà fino alla foresta, poi dovrò proseguire a piedi. Ma... un momento! Bertuccia e Sandokan sono dentro la borsa. La apro immediatamente! "Ciao piccoli miei." Bertuccia mi sale su una spalla mentre Sandokan mi zompetta sulle gambe. Sono felice di rivederli e sono felice di non rivedere mai più quella odiosa signorina. Bertuccia sta giocherellando con un foglietto. " Che cosa hai in mano?" Bertuccia sembra non ascoltarmi così prendo il foglietto e lo apro. Era un po' che non lo guardavo. Era il mio disegno di quando ero piccola, dicevo che io da grande sarei stata così e avrei avuto una scimmietta e un pappagallo. Quando si vive in un orfanotrofio non hai niente.  Vivi in una brutta realtà dove non ti rimane che sognare e leggere libri. Sognando e leggendo puoi fuggire in un altro mondo. Leggere ti apre la mente e nuovi universi davanti a te tutti da sognare. Una volta però ho letto questa frase: non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere. A quel punto ho capito... dovevo fare del mio sogno la mia vita. Sarei diventata un'esploratrice. Nessuno mi credeva. Dicevano che ero pazza, ma al contrario di molti di loro io mi sono impegnata a realizzare il mio sogno! Non mi separo mai da quel disegno perché ci sono affezionata e perché è la prova che se si desidera una cosa ardentemente si può realizzare. Sì, forse sarò un po' pazza, ma sono felice. Fuori sta cominciando a fare buio e io penso che domani sarò in Messico con Bertuccia e Sandokan. Lei già dorme sulle mie gambe mentre Sandokan si è andato a mettere sul mio sedile. Vicino a me non c'è seduto nessuno. Forse perché non volevano stare vicino ad una che ha con se un pappagallo e una scimmia. Meglio soli che male accompagnati e poi così mi godrò meglio il viaggio e poi non ho bisogno di nessuno. Io non ci trovo niente di strano ad avere una scimmia ed un pappagallo. Intanto mi sono addormentata.

Ora sono le 2 del mattino. Fuori è buio e io mi sono svegliata. Bertuccia dorme sulle mie gambe, la mia O-bag è lì vicino. Non riesco a capire cosa manchi. Un momento... SANDOKAN. Mi trattengo per non urlare e non svegliare tutto l'aereo. Mi alzo di soppiatto per andarlo a cercare quello stupido pappagallo parlante. Chissà dov'è finito. Mentre cammino per l'aereo faccio cadere: 2 valigie, 3 borse, sveglio 4 persone e faccio abbagliare un piccolo maltese. In poche parole faccio un macello. Guardo dappertutto, ma non c'è. L'unico posto rimasto era il bagno. Arrivata lì sul lavandino trovo Sandokan che si è aperto il rubinetto e stava bevendo.
" Io sete" risponde Sandokan al mio sguardo fulminante.
" Andiamo!" Gli dico io con la voce più autorevole possibile. Poi continuo ed esclamo: "Come si dice?"
"Scusa" risponde lui.
Tornata al posto mio dopo 5 minuti mi ero riaddormentata.

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