Chile

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Finalmente io, Alberto e i mie amici siamo arrivati al ristorante. In cima c'è un grande peperoncino e sotto c'è scritto Chile che in Italiano sarebbe peperoncino. Il ristorante è tutto pitturato di rosso. Entriamo dentro e un cameriere ci viene incontro:
"Ciao Alberto " Dice lui
"Ciao Enrico " risponde Alberto.
Enrico è  un bel ragazzo:moro, alto, occhi azzurri come i miei, avrà circa sei anni in più di me.
" Oggi hai compagnia" Dice Enrico.
" Sì. Devo portare questa ragazza fino alla foresta. E quindi ci siamo fermati per mangiare un boccone." Risponde Alberto.
" La scimmia e il pappagallo sono con voi?" Chiede Enrico.
" Sì. Sono con me. Volevo chiederti se per favore hai dei semini e un frutto da dargli che anche loro sono affamati." Gli dico io.
Lui guarda un attimo Alberto per vedere se prendermi sul serio o no. Alberto  lo guarda e alza le spalle come per dirgli di farlo. Allora Enrico  mi sorride e dice.
" Seguitemi. Ho un tavolo per voi due e anche un tavolo per i tuoi amici."
" Grazie mille. " rispondo io con un
sorriso per mostrargli tutta la mia gioia.
Enrico ci fa sedere ad un tavolo e vicino a noi mette Sandokan e Bertuccia e gli dà quello che avevo chiesto per loro. Appena seduti al tavolo Enrico  ci porta dei crostini con una salsa rossa e del pane. Io chiedo:
"La salsa è molto piccante"
" Noo. Non tanto,appena appena." Mi risponde Alberto.
" È buonissima" aggiunge Enrico.
" Cosa ordinate?" Ci chiede Enrico
"Io della carne" ho risposto al cameriere.
" Io prendo solo un gelato come dolce: non ho tanta fame." Risponde Alberto.
" Anche io voglio il gelato" ho aggiunto subito dopo.
"Moltobene. Torno subito." Ci risponde Enrico.
Alberto   comincia a mangiare i crostini con la salsa e dalla sua faccia sembrano molto buoni. Così ne prendo uno anche io, lo immergo nella salsa e metto in bocca. Non l'avessi mai fatto!!!!!! È piccantissimo! Mi sento la bocca in fiamme. Quasi mi manca il respiro. Prendo subito un bicchiere d'acqua, ma il piccante non se ne va. Così decido di prendere un pezzo di pane. Ma... il piccante peggiora!!! Com'è possibile!!!
"Qui anche il pane è piccante" mi dice Alberto.
" E me lo dici adesso?!!??!!" Esclamo io.
Allora decido di prendere un crostino (senza salsa) e poi con la carne il piccante abbandona definitivamente la mia bocca. Non avevo mai mangiato una cosa tanto saporita da sentirmi male. Nell'orfanotrofio già mangiare era un miracolo. Lì il cibo era sciapo, come tutte le cose lì:le camere, la strada, anche i visi sporchi delle mie compagne. Dopo la partenza di Kitty è divenuto tutto ancora più brutto.
Dopo aver mangiato il gelato saluto Enrico   e io, Alberto  e i mie amici ritorniamo alla navetta e ci mettiamo in viaggio verso la foresta.

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