Parapendio

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Dopo aver mangiato dovevo andare a Kabah per ispezionare il posto. Non potevo certo prenderlo con una sola spedizione! Dovevo andare, studiare le trappole, dovevo fare una cartina. Devo vedere il posto dall'alto. Penso mentre mi avvio. Così torno indietro, prendo una coperta, la corda e delle forbici. Io non ho delle forbici,ma il coltello andrà benissimo. Penso mentre ormai già sono al lavoro. Faccio dei fori sulla coperta e ci faccio passare le corde. Poi mi dirigo verso la montagna sopra Kabah con il mio parapendio improvvisato. Per sicurezza decido di accendere un piccolo fuoco e portarlo su un ramoscello così il mio parapendio avrebbe funzionato anche un po' come una mongolfiera. Arrivata sulla montagna dovevo trovare il punto ideale dove potermi buttare. Sul ciglio di quella parte a strapiombo sulla foresta è l'ideale. Penso io mentre già mi dirigo verso quel punto. Il vento mi è vicino. Me lo sento. Mi assicuro che le corde siano ben messe, stringo forte il ramoscello con il fuoco e mi butto.
" Alla libertà. La conoscenza ci rende liberi" ho urlato io mentre mi butto. In poco tempo arrivo sopra Kabah. L'edificio è tutto in buono stato, non è altissimo, ma nemmeno bassissimo. L'entrata al sito è una. Poi c'e l'uscita dall'altra parte. Lo spazio d'erba che è intorno a Kabah è circondato dalla foresta. Ad un certo punto comincio a sentire un po' caldo così decido di buttare il bastone perché il vento era dalla mia parte, ma... la corda ha preso fuoco e questo si dirige verso la coperta! Non avevo scelta: o mi arrostisco o mi butto. Comincio ad urlare, taglio le corde e mi butto!
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA" urlo mentre precipito giù .
L'impatto non è sull' erba o almeno è in parte sull'erba.
" Che male!" Esclama una voce da sotto di me.

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