Alberto ricorda

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Alberto lascia Innes alla foresta. Anche a lui dispiace un po', pensa di non rivederla più, ma cosa può fare? Spalanca il finestrino e mette in moto.
Mentre ritorna in città vede delle moto della polizia che lo seguono. Cosa ho fatto di male? Ho tutte le carte in regola cosa vogliono da me?!  Pensa Alberto. La polizia lo ferma.
" Questa è la patente di guida" Dice Alberto tirandola fuori.
" Non ci serve. Seguici in caserma" Dice il poliziotto biondo con gli occhi azzurri. Alberto li segue. Cos'altro può fare?
Arrivato in caserma viene scortato dal capitano: un uomo di colore, molto muscoloso.
" I nostri uomini l'hanno vista che accompagnava una ragazza al margine della foresta. Abbiamo visto anche un uomo che entrava, ma su questo lei non può aiutarci. Dicci cosa voleva fare la ragazza!" Urla il capitano.
" Perché lo vuole sapere? Lei... lei è un po' matta. Lasci perdere" Alberto cerca di andar via.
" Le ho detto di dirci cosa doveva fare la ragazza!!" Tuona il capitano.
" Ok." Cosa c'è di male nel dirlo? "Lei era andata a cercare la statuetta d'oro."
" Bene. Se tu vuoi tenerti cara la pelle devi andare nella foresta quando te lo diremo noi e uccidere il ragazzo. "  Dice il poliziotto.
" Ma..." prova a controbattere Alberto. " Niente ma o finirai in prigione per omicidio. Se sarai ancora in vita. E ti daremo 10000 € se farai il bravo."
Ma cos'altro poteva fare il povero Alberto.  Qui c'erano di mezzo i servizi segreti. Ma la domanda era: perché tutto questo?!?
Alberto invece di andare via si mette lì ad origliare. Una ragazza dai capelli marroni entra in caserma.
" Sono Flavia. È questo lo studio del capitano? Sono qui per portare i miei curricula. Mi hanno trasferita qui."
" È lì, ma ora è occupato." Risponde Alberto.
Flavia si allontana e si va a sedere da un'altra parte. Intanto Alberto cerca di origliare la conversazione. Il capitano stava parlando con i servizi segreti.
" Dobbiamo farlo perché nessuno si può permettere di trafugare il tesoro. Vale miliardi e due stupidi ragazzi non possono prenderlo. Capite? Miliardi!! È un bene di questo posto e due forestieri non possono venire qui e prenderlo! Per questo la foresta è un luogo protetto. " Dice il capitano.
Pausa. Forse la persona dall'altra parte sta rispondendo... si sentono dei passi venire verso la porta. Alberto va via.

Dopo un po' di giorni, il capitano gli dice di andare, di trovare il ragazzo è ucciderlo. Mettere un diario nero che troverà nella cavità di un albero al posto della tenda che dovrà levare e portare via insieme alla statuetta.
Alberto va nella foresta. Arrivato alla tenda prende la statuetta proprio mentre il ragazzo sta arrivando, arriva da dietro e lo colpisce, ma non forte, lui non vuole ucciderlo. Il ragazzo cade in avanti e si rompe il naso: sangue. Alberto non doveva la sciare tracce così va nella tenda e prende degli asciugamani, gli benda la testa e smonta la tenda e mette il diario per terra. Porta il ragazzo lontano e durante la strada butta gli asciugamani per terra. Posa il ragazzo sotto un albero enorme dove sembra ci sia una fossa. Li sarà protetto pensa. ( noi sappiamo che la buca conduce al mondo al contrario. Quindi Henry finisce giù nelle radici dell'albero).
Alberto torna in caserma. Sta per bussare, ma sente il capitano parlare:
" Ho mandato quel poveraccio ad ammazzare quello. Così ora lo possiamo accusare e noi usciamo da questa storia con le mani pulite." Dice il capitano. Pausa. Il capitano continua "mi chiedi perché non ho ucciso anche lei. Perché due omicidi sembrava un po ' esagerato, avrebbe fatto troppo scalpore. E poi... chi avrebbe creduto alla ragazza? Quel tizio del taxi ha abboccato come un fesso! " Il capitano ride. Alberto gira i tacchi e se ne va.

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