Mia mamma non è affatto elettrizzata quando trova Ashton accoccolato accanto a me nel mio letto. Non avevamo intenzione di addormentarci l'uno avvolto nelle braccia dell'altro, però; no, per niente. Lo fa andare via, non prima però che io lo attiri a me per un bacio. Mentre mi guarda in cagnesco dalla soglia della mia camera, mamma caccia Ashton fuori di casa e mi dice che sono fortunato se non mi tira due schiaffi all'istante.
«Io non capisco, Luke» dice, stropicciandosi il viso con aria stanca. «Perché non puoi uscire con qualcuno che abbia la tua età? Come... che ne dici del figlio dei Clifford? Michael? Eravate migliori amici. E non fare finta di niente, come se io non vi avessi visto baciarvi prima che lui partisse.»
«Non sono dell'umore per parlare di Michael» mi lamento, tirando il cuscino più vicino a me verso la porta, dove è lei.
«Ne parleremo domani mattina.»
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Quando mi siedo a tavola per colazione, vengo accolto da un'orribile occhiataccia da parte di mio padre. Mamma deve avergli accennato dell'incidente con Ashton, ieri sera o questa mattina. Ovviamente lui non è elettrizzato da quest'informazione.
«Puoi, tipo, non lanciarmi occhiatacce mentre mangio il pane tostato?»
«Non lancio occhiatacce, sto soltanto pensando a tutti i lavori noiosi che posso farti fare per non aver seguito la regola "niente Ashton dopo le 9.00 di sera"» afferma mio papà, prima di rivolgere la sua attenzione a mamma e al giornale che è sul tavolo.
«Non avevamo intenzione di addormentarci!» mi giustifico.
«È quello che dicono tutti.»
Roteo gli occhi, spingo da parte la mia colazione mangiata per metà e mi alzo, annunciando che vado a fare una passeggiata per schiarirmi le idee. Quello che voglio veramente, in realtà, è fuggire dai miei genitori, e oggi è abbastanza bello fuori per farlo.
Visto non ho fatto quasi niente finora quest'estate, decido che una passeggiata sarebbe l'ideale. E se camminassi tanto da arrivare troppo lontano, potrei chiamare Ashton per farmi venire a prendere.
Sono quasi a metà della strada quando mi sento chiamare. Mi volto, e vedo l'unico e il solo Michael Clifford correre verso di me.
Accelero il passo, facendo finta di non averlo visto o di non aver sentito le sue chiamate. Ma il mio sogno a breve durata di evitare Michael va in fumo quando lo sento afferrarmi per un braccio per fermarmi dalla mia passeggiata a passo veloce.
Quando mi giro, mi aspetto di vederlo arrabbiato con me, invece vedo solo una persona che non potrebbe essere più contenta di vedermi. Il mio cuore batte nel petto, non riesco a capire se sia per la camminata che ho fatto o perché Michael mi sta stringendo il braccio.
«Luke! Come stai?» Michael lascia andare la presa e mi attira in un abbraccio da spezzarmi le ossa. «Io... Non ti parlo da così tanto tempo. Ti ho visto uscire e ho provato a raggiungerti prima che fosse troppo tardi.»
«Sono passati quattro anni dall'ultima volta in cui ci siamo parlati.» Mi stacco dal suo abbraccio.
«So che è passato molto tempo. Ma sono tornato adesso! Ti avevo promesso che l'avrei fatto.» Michael mi sorride brillantemente, fiero di sé per aver ricordato la promessa che ci siamo fatti cinque anni fa. Il mio cuore soffre al ricordo di quel giorno, il giorno in cui tutta la mia vita è cambiata.
«Come se mi importasse di una promessa che abbiamo fatto quando avevamo undici anni» mento, guardando i miei piedi, e strascicando le scarpe.
«Oh.» Michael è accigliato in questo momento, certamente non si aspettava questa risposta da parte mia. Non me l'aspettavo nemmeno io, ma sono amareggiato e una parte di me vuole far provare a Michael come mi sono sentito negli anni passati senza di lui.
«Sì, be', sto andando a trovare il mio fidanzato...»
«Fidanzato?» chiede Michael, evidentemente sorpreso da questa nuova informazione.
«È quello che ho detto» dico, leggermente irritato.
«Okay. Ci vediamo più tardi?»
«Certo.»
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Nuovo aggiornamento, people! Visto che brava?
Luke e Michael si parlano finalmente dopo cinque anni, ma Luke gli risponde in quel modo. Chissà cosa succederà ora.
Se il capitolo vi è piaciuto fatemelo sapere con un votino e un commentino! ❤️
- Instagram : RunawayMarty
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Luke and the Boy Next Door | Muke (Italian Translation)
FanficLuke Hemmings é sempre stato il vicino di casa di Michael Clifford, da quando lui può ricordare. Giocavano insieme all'aperto sotto il sole cocente della California, chiacchieravano fino a tarda notte affacciati alle loro finestre che erano esattame...
