Il giorno seguente, a scuola, Abigail mi attirò in un abbraccio. «Forse é meglio se ti siedi con noi, invece di fare cose sconce con il tuo fidanzato in uno sgabuzzino.»
Risi in imbarazzo, grattandomi il retro del collo sentendomi leggermente a disagio. «Sì... Devo andare a prendere Michael e poi verremo qui da te e Calum.» La salutai ed iniziai il mio solitario tragitto verso il mio armadietto. Michael seguiva la maggior parte delle mie lezioni tranne quella di storia dell'arte. L'unica classe che era anche nella direzione opposta del mio armadietto.
Quando arrivai lì, misi la combinazione prima di posare i libri che non mi servivano più per la giornata. Mi voltai, aspettandomi che Michael mi venisse incontro, invece lo trovai a parlare con James vicino al suo armadietto dall'altro lato del corridoio. Mi accigliai vedendo come lui lo stesse mettendo a disagio. Michael stava cercando di essere gentile ma qualsiasi cosa James stesse dicendo non poteva esserlo con il suo linguaggio del corpo.
«Mikey!» urlai piuttosto preoccupato, attirando l'attenzione del mio fidanzato. Lui incontrò il mio sguardo e vidi il suo corpo rilassarsi al suono della mia voce. Mi avvicinai a lui, avvolgendo un braccio sulle sue spalle ed attirandolo vicino a me.
«Ciao, James.» Stavo cercando di essere gentile il più possibile, ma le mie parole vennero fuori in un modo amaro e lui se ne accorse.
«Non riuscivo a trovarti ieri. Ho sentito che tu ed Ashton vi siete lasciati quindi speravo di sgattaiolare di nuovo con te di nascosto per fare qualche veloce lavoretto di mani in uno sgabuzzino, ma sembra che sei già riuscito da solo a trovare qualcuno con cui spassartela.»
Michael si accigliò. Io fissai James, che stava sogghignando compiaciuto. «Spassarmela con qualcuno?» feci. «Michael é il mio migliore amico e il mio fidanzato, non un toy boy come eri tu per me. Forza, Michael, andiamo a pranzare.» Lui prese la mia mano e mi seguì nella caffetteria.///
«Hai davvero detto questo a James?» Calum ed Abigail mi stavano fissando con le loro mascelle praticamente sul pavimento. Annuì, facendo spallucce prima di voltarmi verso Michael e rivolgergli un piccolo sorriso. Michael fece una smorfia verso il suo cibo freddo sul suo vassoio prima di riuscire a prendere un po' delle mie patatine.
«Lui ti renderà la vita un incubo.»
«Siamo al liceo, può benissimo andare a trovarsi qualcun altro che gli succhi il suo uccello microscopico.» Michael ridacchiò vicino a me. Io mi avvicinai per dargli un veloce bacio sulla guancia.
«Voi due, ragazzi, siete così disgustosamente carini.» Calum storse il naso verso di noi. Abigail roteò gli occhi alle parole del suo fidanzato, consapevoli che loro stessi facevano quelle cose davanti a noi.
Calum ed Abigail chiacchierarono ancora un po' su quanto fossimo carini. Michael arrossiva a tutti i complimenti e mi fece battere il cuore vedere le sue guance così rosse. Sapeva essere splendidamente sicuro di se a casa, ma quando era con altre persone diventava un timido e tenero gattino.
«Va bene, adesso basta» mormorò Michael. «Sentite, il prossimo mese ci sarà un piccolo festival di musica... Penso che dovremmo andarci tutti, insieme.» Mi guardò per avere una conferma ed io stavo già facendo sì con la testa eccitato.
Poi mi venne in mente un piccolo problema. «Nessuno di noi ha la patente, però...»
«Possiamo prendere il treno. Sono sicuro che riusciremo a convincere i nostri genitori. Le nostre mamme sono molto eccitate all'idea che ora noi due usciamo insieme, quindi questo forse le convincerà» disse Michael pieno di speranza.
«Convincere?» tossicchiò Calum. «I vostri genitori sono così permissivi. Abigail ed io, invece, avremo più difficoltà a convincere i nostri .» Lei annuì alle sue parole.
«Cal, hai visto come erano i miei con... Ashton» sospirai, passandomi le dita tra i capelli. Il cibo davanti a me non ispirava più alcuna voglia di essere mangiato. Avevamo ancora dieci minuti per la pausa pranzo ed io ero determinato a progettare il nostro viaggio. Avevo bisogno di andare via e anche Michael ne aveva bisogno. Speravo solo che i nostri genitori ci avrebbero detto di sì, rendendo tutto molto più semplice per noi.
~~~~~~~~~~~~~~~~~
Salut mie hermosissime people!
Un'altro mix linguistico, visto che oggi ho avuto un'ora di francese, poi una di spagnolo, una di inglese e di nuovo una di francese. AIUT! Pregate per me affinché questo orario provvisorio non resti così una volta che lo cambieranno nel definitivo.
Bene, chiudiamo la parentesi affari miei, che non interessano a nessuno.
Cosa diranno mamma Liz e papà Andy riguardo al lasciare andare Luke e i suoi amici al festival?
Lo scopriremo tomorrow, se riesco ad aggiornare, se no giovedì.
Intanto, se il capitolo vi é piaciuto fatemelo sapere con un voto ed un commento.
Detto questo, la smetto di parlare un po' in italiano ed un po' inglese e vado a leggere un po' prima di studiare.Bye bye, people! A presto! ❤️

STAI LEGGENDO
Luke and the Boy Next Door | Muke (Italian Translation)
Fiksi PenggemarLuke Hemmings é sempre stato il vicino di casa di Michael Clifford, da quando lui può ricordare. Giocavano insieme all'aperto sotto il sole cocente della California, chiacchieravano fino a tarda notte affacciati alle loro finestre che erano esattame...