"Perché sei il mio migliore amico."
Perché Michael doveva essere così straordinario? Perché io dovevo essere l'amico di merda? Perché non potevo dimenticarmi di lui? Lui si meritava tutto quello che c'era di bello al mondo.
Mi fermo di colpo mentre sto camminando verso casa insieme a Michael.
La passeggiata è stata tranquilla fino ad ora, non abbiamo affatto parlato. Ci siamo solo scambiati qualche occhiata ogni tanto, e basta. C'è una certa tensione, però, anche se nessuno dei due vuole parlare di quello che è successo poco prima.
Ho gli occhi gonfi e arrossati a causa del pianto. Michael è rimasto lì con me mentre piangevo, e mi ha confortato, il che è stato una sorpresa per me.
Le parole che ha detto, e il modo in cui mi ha stretto forte, mi hanno fatto ricordare quando eravamo piccoli e uno di noi era triste o piangeva perché ci eravamo feriti compiendo qualcosa di stupido che di solito fanno i bambini.
Michael è ancora accanto a me. Dovrei essergli grato di essere una persona ragionevole, e di non aver abbandonato la nostra amicizia per così tanto tempo, come invece pensavo. Io, invece, l'ho fatto.
Salgo i gradini del portico di fronte all'ingresso di casa Clifford e mi siedo sull'ultimo gradino con Michael accanto a me. Come ai vecchi tempi.
«Grazie» mormoro, ammirando la vista che si vede da casa sua. Anche se abito esattamente nella porta accanto, la vista dal loro portico è sempre stata migliore.
Da qui si riescono a vedere chilometri di distanza, posti in cui volevamo andare da bambini, in cui volevamo scappare, ma poi lui è partito e io sono rimasto fermo qui, seduto su questo portico ad aspettare un giorno il loro ritorno. Mi sedevo qui e guardavo le altre case e ricordavo tutte le storie che avevamo inventato sui luoghi o le persone. La vita era molto più semplice cinque anni fa.«Per cosa?» Michael mi guarda, incuriosito. Tengo lo sguardo fermo davanti a me.
«Tutto.»
Michael annuisce, sembra ancora confuso per la mia risposta. «Definisci tutto.»
«Non aver abbandonato la nostra amicizia. Non esserti abbassato al mio livello e non avermi trattato nel modo in cui ti ho trattato io da quando sei tornato.»
Michael sorride tristemente. «Come avrei potuto abbandonarti? So che abbiamo preso le distanze per un po', queste cose succedono. Non ho mai voluto perderti, tu significhi tanto per me. E se ti avessi perso, non avrei più avuto niente. Luke, ne abbiamo passato così tante insieme, che non possiamo buttare tutto via. Tu sai questo meglio di qualsiasi altra persona.»
«Ero così dipendente da te, ed ero sempre qui quando avevo più bisogno di te. È proprio questo che mi ha fatto soffrire di più quando abbiamo perso i contatti» dico con molta sincerità. Michael è sorpreso dalle mie parole. Gli rivolgo un'occhiata, lui sta guardando da qualsiasi parte tranne me.
«Ricordi il giorno prima che partissi?»
Sussulto alle sue parole. Come potrei dimenticarlo? Il mio primo bacio. Il nostro primo bacio. Il ricordo ancora fresco nella mia mente come se fosse accaduto tutto l'altro ieri.
Annuisco.«Ricordi quello che ti ho detto?»
Lo guardo negli occhi prima di annuire di nuovo.
«Dillo.»
«Hai promesso di ritornare da me.» Stringo forte gli occhi, non posso piangere di nuovo. Non oggi.
«Non l'ho fatto?» chiede Michael disperato. «Sono tornato e tu mi hai tagliato fuori.»
«È solo perché ho Ashton ora...»
Michael mi interrompe. «E cosa ha a che fare lui con il nostro essere amici?»
«Prima che te ne andassi... lo sappiamo... Ci siamo baciati. Ci siamo baciati diverse volte. Poi tu sei partito» dico, congiungendo le mani sul grembo.
«A...avevamo undici anni.» Vedo gli occhi di Michael, e so che gli fa male dire ciò, dire che non è significato niente per lui, perché io so che in realtà è significato molto per entrambi. «Facevamo cose stupide, siamo cresciuti da allora... Giusto?»
Conosco Michael meglio di me stesso, e so che in questo momento sta cercando di convincere sé stesso di qualcosa che è diverso da ciò in cui lui crede, e mi fa male vederlo così.
«Giusto.»
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Salut, people! Eccomi con il nuovo capitolo!!!
Michael é così dolce, fa sempre commuovere. Poor il nostro piccolo Mikey. E Luke che inizia a pentirsi di come si é comportato con lui da quando é tornato... Bravo, bimbo.
Se il capitolo vi é piaciuto, fatemelo sapere con un voto ed un commento, e non dimenticate di passare anche dalla mia Muke! 😍
Au revoir, people! A presto! ❤️
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Luke and the Boy Next Door | Muke (Italian Translation)
FanficLuke Hemmings é sempre stato il vicino di casa di Michael Clifford, da quando lui può ricordare. Giocavano insieme all'aperto sotto il sole cocente della California, chiacchieravano fino a tarda notte affacciati alle loro finestre che erano esattame...