Capitolo 11

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È passato qualche giorno da quando ho parlato con Michael nel portico davanti a casa sua.

Nei giorni seguenti, abbiamo avuto solo delle conversazioni casuali. L'ho visto più che altro insieme a Calum quando venivano a trovare me ed Abigail al lavoro e ci infastidivano finché non li facevamo intrufolare a vedere un film.

Il nostro capo non era infastidito da questa cosa, anzi, li vedeva sempre lì e secondo me adesso pensa che anche loro lavorano al teatro.

Un giorno stavo parlando con Abigail del più e del meno. A un certo punto lei mi ha detto di parlare veramente con Michael. Di risolvere tutto. Perché chiaramente non l'avevamo fatto. Lui aveva detto che avevamo solo undici anni, ma dietro quel gesto c'era stato molto di più di un bacio e dell'essere partito lasciandomi con il cuore spezzato.

Entro in casa dopo il mio turno di solo cinque ore al teatro e vedo mia mamma riempire un cesto da picnic. Aggrotto le sopracciglia, ed osservo quello che sta facendo. Noi non andiamo mai a fare dei picnic.

«Che stai facendo?» chiedo, incuriosito.

«Vai a cambiarti, partiamo tra venti minuti.»

Annuisco, anche se non so cosa sta per succedere.

Chiudo la porta della mia stanza, mi spoglio della mia uniforme da lavoro e la lancio dentro l'armadio prima di trovare un paio di jeans skinny in denim, una felpa con cappuccio, e le mie amate Vans. Non il mio meglio, ma ci stiamo avvicinando alla fine dell'estate e in questo periodo non ho alcuna voglia di lavare i vestiti.

Afferro il telefono e scendo giù di corsa prima di fermarmi sul pianerottolo che porta alla cucina.

«Mamma! Dimmi se sembro accettabile per dove dobbiamo andare.»

«Quei jeans ti fanno un sedere fenomenale!»

Mi volto, e vedo Michael seduto al nostro tavolo in cucina. Non era qui quando sono tornato a casa quindici minuti fa.

«Cosa ci fai qui, Mikey?»

I suoi occhi brillano al sentire il vecchio soprannome, ma non fa commenti. «Tua mamma mi ha invitato al picnic di famiglia. Ha detto che andremo a Muir Woods.»

I ricordi di quando andavamo lì da bambini iniziano a riaffiorare. Non andiamo lì da anni. Non so se la mamma abbia intuito che invitare Michael avrebbe migliorato le cose tra di noi...

La mia genitrice entra in cucina con una coperta tra le mani e un largo sorriso sul viso. Lancia un'occhiata a noi prima di farci cenno di seguirla fuori fino alla macchina, dove mio papà ci sta aspettando.

Resto alcuni passi più avanti mentre Michael rimane dietro a chiacchierare con mia mamma.

Mi chiedo se lui mi stia guardando il sedere. Ha detto che questi pantaloni lo rendono fenomenale. Perché... perché sto pensando questo, però?

Entro in macchina, Michael mi segue. Starà certamente ispezionando il mio sedere. Oh mio Dio.

Il viaggio in macchina è lungo.

Non parlo molto con Michael, parlano di più i miei genitori con lui, così non mi sento così male. Gli chiedono per di più quanto la vita fuori dalla California abbia avuto effetto su di lui, dei nuovi amici che si è fatto durante i viaggi, e della scuola che sta per iniziare tra poche settimane.

Michael mi dà una piccola gomitata qualche minuto prima che entriamo al National Park. «Tutto a posto?»

Faccio spallucce. «Perché non dovrei esserlo?»

«Non lo so. Hai parlato poco per tutto il viaggio.»

«Soffro la macchina certe volte.»

«Luke soffriva sempre i viaggi in macchina quando era piccolo. Non più così tanto ora, però» si intromette la mamma nella conversazione. Non me ne importa, e Michael non dà tanta attenzione a cosa lei stia dicendo, sembra più preoccupato per me, il che è strano, inaspettato.

Sto per rispondergli quando vengo interrotto da mio papà che annuncia, gridando: «Siamo arrivati!»
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Hola, people!! Nuovo capitolo di questa bellissima storia!!
Liz ha invitato Michael al picnic 😍😂 stima profonda per questa donna.
Il prossimo capitolo é uno dei miei preferiti, ci saranno i muke ed  inizierà la "Ashton Thing", ovvero il dramma 😜 cosa sarà mai?? Mah, lo scopriremo presto.
Bene ora scappo perché sono di nuovo dietro alle valigie, visto che tra un paio di ore parto per la campagna.
Se il capitolo vi é piaciuto, fatemelo sapere come sempre con un voto ed un commento, e non dimenticate di passare anche dalla mia muke.
Adios, people! A presto! ❤️

Luke and the Boy Next Door | Muke (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora