20. Diversa

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Lo incrociai con lo sguardo e poi venni trascinata via da Allison verso l'uscita della scuola.
Lui mi guardò ancora per qualche istante e poi andò da Cameron.
Salite sul bus mi sedetti sul "mio nuovo posto" aprii lo zaino e tirai fuori le cuffiette e il mio cellulare; le indossai e poi premetti "riproduzione casuale"
Quindi dopo essermi lasciata trasportare dalla musica entrai su whatsapp e scrissi un messaggio allo sconosciuto:
《 cosa volevi dire con il bigliettino di oggi " ti scrivo solo per avvertiti " ??
Mentre scrivevo quel messaggio sentii due persone che mi sedettero affianco, una a destra l'altra a sinistra.
Ero troppo immersa nella mia musica e nel messaggio da non perdere tempo a guardare chi mi si era seduto vicino.
Lo scoprii pochi secondi dopo quando girando la testa mi ritrovai tra Cameron e il suo amico Nash.
Cameron quando vide che mi ero accorta di lui fece un sorrisetto impacciato e mi tolse una cuffietta, avvicinò la sua bocca al mio orecchio e sussurrò un dolce e lieve
" se non posso sedermi al mio posto, mi siedo in quello vicino, vicino a te"
Terminò la frase con un sorriso malizioso e abbassando la testa si morsico' lievemente il labbro.
Chiusi gli occhi e rabbrividdii, una strana sensazione mi aveva scosso.
Il mio tentativo, di metterlo alla prova, facendolo arrabbiare così da avere una scusa per allontanarmi da lui, aveva fallito.
Passò circa mezz'ora e tutti gli studenti che c'erano in quell'autobus erano usciti alle proprie fermate.
Anche Allison era scesa, tutto l'autobus era vuoto apparte nell'ultima fila, che era occupata da me, Cameron e Nash.
Arrivò finalmente la mia fermata, mi alzai e scesi dall'autobus, mi seguì anche Cameron e stranamente Nash.
Nash non viveva nel quartiere di me e Cameron, quindi era veramente strano che lui scendesse alla mia stessa fermata.
Realizzai pochi secondi dopo che probabilmemte andava a casa di Cameron; ero leggermente arrabbiata, per una volta che volevo sfogarmi con qualcuno (Cameron) ci si doveva mettere di mezzo il suo amico.
Dovevo ancora raccontargli tutto anche a Sammy ma sfortunatamente non potevo, lui era in castigo.
Avevo ancora le cuffiette addosso e mi stavo incamminando verso casa, loro due erano dietro di me ,un paio di metri circa.
Mi tolsi le cuffiette e rallentai il passo, volevo cercare di capire cosa si stessero dicendo...
"Ma se te vieni a casa mia... hai lasciato Hayes andare a casa da solo? Hahah" disse Cameron ridendo.
"No no lui è andato a casa di uno dei suoi amici..." disse Nash.

Ci furono in paio di istanti di silenzio e poi Nash cominciò a parlare sottovoce a Cameron... credendo che io stessi ascoltando la musica.
"Ma lei è sempre così...?"Chiese Nash a Cameron.
"Così... come?.." chiese confuso Cameron.
"Boh, è strana, non ti viene dietro come le altre, ti frega il posto, ti prende in giro davanti a noi, evita le conversazioni..." disse Nash sempre a bassa voce.
"Lei non è strana, è diversa" disse Cameron, dopo quella frase nessuno dei due parlò più, era talmente diretta e forte che ormai anche io non sapevo a cosa pensare, figuriamoci loro che si dovevano parlare!
"Poi devi anche pensare che qui lei non conosce nessuno... e i suoi amici abitano lontano." Disse spezzando il silenzio Cameron.
"Beh può sempre andarli a trovarli nel fine settima" disse Nash trovando qualche opzione.
"Ah non credo sai, andare fino in Italia tutti i fine settimana.. è impossibile!" Disse ridendo Cameron.
Nash si fermò e stette zitto,
Dovetti anche io rallentare ulteriorlmente il passo,
poi improvvisamente urlò
"C'è perciò te vuoi dirmi che hai in classe e come vicina di casa un' Italiana???
Se è vero come dicono le Italiane sono le meglio! Simpatia, bellezza... tutto!"
Volevo girarmi per vedere che espressione stesse facendo... non riuscivo a capire dal tono della voce se era felice, sorpreso o che altro!
Così mi girai e li guardai, facendo finta di aver sentito qualcuno urlare, lui sgrano' gli occhi e si tappo' la bocca.
Mi rigirai facendo finta di essere confusa e poi dentro di me risi, erano ridicoli quei due, che cercavano di non farsi sentire!
Poi ripresero il discorso...
"Si beh per essere bella... lo è! Forse anche troppo" disse Cameron abbassando il tono della voce.
"Concordo." Disse infine Nash.

Arrivi finalmente a casa, camminai nel vialetto e appoggai lo zaino per terra per cercare le chiavi. Nel frattempo Cameron stava arrivando verso casa sua con Nash.
Continuai a cercare le chiavi in tutte le tasche dello zaino possibili e immaginabili, ma non le trovavo. Poi mi ricordai che quella mattina mi ero scordata di prenderle.
Perfetto, chiusa fuori fino a sera.
Mio papà stava a lavoro fino a tardi e mio fratello doveva andare agli allenamenti di football.

Così mi sedetti sugli scalini che portatavano alla porta d'entrata e sbuffai.
Mi accorsi troppo tardi che
Cameron stava venendo con Nash verso di me...

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