41. Mai

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La scuola decise di sospendere me e Cameron fino a Lunedì.
Restai chiusa in casa per diversi giorni; senza ricevere visite, senza andare agli allenamenti nel doposcuola, senza cellulare e sopprattutto senza vedere Sammy.
Quanto mi mancava quel ragazzo.

In quei giorni passati a fare compiti su compiti extra ripensai a tutti quello che mi stava succedendo.
Dallo sconosciuto che mi scriveva... a Hayes.

Quello sconosciuto mi aveva scombussolato le idee.
Dal primo giorno mi aveva avvertita, dicendomi di star attenta; senza però specificare con chi e con cosa.
La cosa che più mi faceva incavolare e spaventare era quella che lui non voleva rivelare la sua vera identità... perché nascondersi?
Arrivai alla conclusione che se lui voleva dirmi chi era, bene, lo avrei ascoltato e sopprattutto mi avrebbe spiegato.
E se invece non voleva dirmelo allora ero costretta a smascherarlo io.

Per Hayes invece poco potevo fare.
Era infortunato e per di più a causa mia
Sapevo che in confronto a quello che lui mi aveva fatto patire, una gamba rotta non era nulla di che... però come ogni persona umana mi sentivo in colpa.

Probabilmente meritava delle scuse anche se sarebbe stato al quanto difficile fargliele senza scappare o emozionarmi.

Invece per Cameron... era un bel casino!
Non sapevo nemmeno io cosa provavo, anche se quello che era successo quella notte mi aveva schiarito le idee.

[...]

Lunedì mattina mi vestii pronta per ritornare a scuola.

Stavo camminando tranquillamente quando sentii Cameron che con il fiatone mi urlò un imponente "Ei"
Mi girai e lo salutami
"Ciao Cameron" dissi accennando un sorrisino.
"Ciao Emily" mi disse dandomi un bacio nella guancia.

Poi insieme andammo verso l'autobus.

Dopo diverse fermate entrò finalmente Nash nel bus.
Si avvicinò a me e Cameron e si sedette vicino a me, come un comunissimo giorno.

"Ma dove eravate finiti!" Ci disse appoggiando lo zaino sopra le sue gambe.

"Sospesi" dissi all'unisono con Cameron

"Che?? Ma che avete fatto?"

"Emm.. lunga storia Nash" disse Cameron rispondendo alla domanda.

"Dopo mi spieghi eh" gli disse a bassa voce, sussurrato.
Come se io non sentissi...

"Senti Nash.. tuo fratello come sta?" Chiesi senza far vedere che mi importava.

"Insomma è messo male. Deve stare a casa fermo per un bel po. Come mai.. voi due vi conoscete?" Mi chiese Nash

"No ma anche si... c'è in un certo senso. Potresti fare delle scusa da parte mia..? Però senza dire che sono da parte mia... capisci?" Forse avevo chiesto
troppo.

"Non so per cosa siano dovute queste scuse ma se ci tieni tanto...ok" mi disse fortunatamente senza fare troppe domande.

"Emily? Lo conosci? Come fai a conoscerlo?" Mi chiese Cameron intromettendosi.

"Mamma mia ragazzi mi sono solo preoccupata per una persona che si era fatta male! calmi!" Dissi alzando la voce

"E perché queste scuse in anonimo?! " Mi chiese Cameron con una strana espressione.

"Cameron... e Nash.
E' una lunga storia. Ci tengo a queste scuse... e soprattutto che siano in anonimo. Lui capirà.
Nash digli : Una persona mi ha detto di dirti
- Scusa Per Quel Giorno-"

" E pensare che mi ero convito di conoscerti bene, di sapere tutto di te. Perché non posso fidarmi di te?" Mi disse Cameron profondamente.

"Sono così. Anche se vorrai non saprai Mai tutto di me. Rassegnati Cameron cavolo! Perché vuoi sapere tutto di tutti!?." Dissi alzandomi e scendendo dell'autobus, eravamo arrivati a scuola.

Ancora una volta avevamo litigato.

Andai verso la mia classe e nel tragitto incrociai Sammy.

"Te" Mi disse vedendomi incontro e indicandomi, sembrava incavolato.
"Scusa, scusa Sammy... ti voglio bene" dissi facendo un piccolo sorrisino.

Lui mi sorrise, quanto ci capivano.

"Ti sei resa conto che non ti sei fatta sentire ne vedere per una settimana? Ho preso paura... nessuno sapeva niente di dove fossi andata a finire... pensavo fossi tornata in Italia." Mi disse guardandomi.

"Ti riassumo... ho seguito Cameron, abbiamo dormito insieme, la mattina non avendo la sveglia ci siamo svegliati tardi. Mio papà e sua mamma ci hanno cercato ovunque e infine la scuola ci ha sospesi per una settimana." Dissi velocemente

Solo quando parlai dai Cameron lui fece una strana faccia.

"Te e Cameron...? Avete dormito insieme?"

"Emm si. Ma ci siamo solo baciati niente di più" dissi

"Ah. Ok..." mi disse come confuso

"Che hai?" Chiesi mettendogli la mano della spalla.

"No, nulla" disse mentendo

"Sammy dai non mentirmi" lo ripresi

"Non pensavo ci fosse qualcosa tra voi due..." mi ammise

"Forse erano voglie del momento... non lo so nemmeno io.
Abbiamo già litigato questa mattina." Dissi alzando le spalle e rassicurandolo.

Mi fece solo un bel sorrisone, mi sentii meglio.

[...]

Nash's POV

Dopo aver finito la scuola, tornai a casa in autobus.
Vicino a me come sempre c'erano Emily e Cameron.
Quei due erano sempre a litigare.
Lei diciamo che era una persona simpatica, molto riservata e mooolto misteriosa; tanto tanto bella aggiungo.

Aprii la porta, mi tolse le scarpe e andai verso la cucina.

"Hayes che ci fai in piedi! Devi stare sdraiato!"

"Ma mamma mia Nash non posso dormire 24h su 24!" Mi disse sbuffando

"Come vuoi! Basta che poi non ti lamenti per il male."

Mangiammo noi due soli come ogni giorno.
Parlando mi venne in mente la cosa che dovevo dirgli...

"Senti qualcuno mi ha detto di dirti -Scusa per quel giorno-" dissi mangiando un pezzo di pane

I suoi occhi si illuminarono, tanto da diventare lucidi.

"Tutto ok?" Chiesi non capendo

Hayes: "Chi te l'ha detto?"
Nash: "Non posso dirtelo"
Hayes: "è stata lei?"
Nash: "Dai Hayes.. sai che non voglio"

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