Capitolo 10

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Stavo con Oliver Baston da un mese ormai. A scuola eravamo sulla bocca di tutti, soprattutto dei Serpeverde.
Alcuni ci reputavano dolci, altri stupidi, altri ci guardavano sorridendo e altri ancora non facevano caso a noi.
E a me non importava di nulla. Stavo bene e basta.
Drago continuava a lanciare occhiate al tavolo di noi Grifoni e litigava spesso con Oliver durante le lezioni in comune. Ma io facevo sempre finire la discussione.
In ogni caso, era bellissimo stare con lui.
Quel giorno c'era la partita della finale di Quidditch. Grifondoro contro Corvonero. Saremo dovuti essere contro i Serpeverde ma erano stati squalificati da Silente per l'alcol del ballo di un mese fa.
"Ma come non puoi?"
"Mi dispiace, Oliver, ma ho una verifica importantissima tra pochi giorni e devo studiare duramente."
"Più importante della partita di Quidditch del tuo ragazzo? Ti prego, Victoria, vieni per me!"
"Per quanto io ti voglia bene..."
Mi guardò male.
"Scusa, per quanto io ti ami..." sul suo volto spuntò di nuovo un sorriso "...non posso venire, scusami tantissimo!"
"E va bene!" esclamò alzando gli occhi al cielo e ridendo. "Farai in modo di raggiungermi dopo?"
"Certamente!"
Ci scambiammo un bacio veloce e poi ognuno di noi andò nella propria aula.
Per fortuna le lezioni con i Tassorosso passavano molto in fretta: prima avrei finito di iniziato a studiare, prima avrei visto il mio Oliver!
La partita iniziava alle 2:30. Erano, ormai, le 3:30 e io non avevo ancora finito di studiare. Ero chiusa in biblioteca da un ora e non avevo ancora capito come risolvere il problema: mi mancava solo quello!
"Devi fare 450-67 e trovi la X e poi lo moltiplichi per 56 e hai trovato l'area."
Mi voltai e vidi due occhi color ghiaccio guardarmi.
"Non c'è bisogno che mi ringrazi."
"Non avevo intenzione di farlo, Draco!"
"Guarda come sei permalosa! Baston ti ha cambiata."
"Sicuramente meglio di come lo avresti fatto tu!"
Presi il libro e lo inficcai nella borsa. Mi alzai sorpassando il Serpeverde e uscii dalla stanza seguita dal biondo.
"Sei arrabbiata con me?"
"No, sto solo provando una parte per il nuovo teatro di Hogwarts guarda!"
"Mi spieghi che cosa ti ho fatto?"
Mi fermai e mi voltai verso di lui.
"Veramente non te lo ricordi?"
"No!"
"Eri ubriaco e hai detto che mi vuoi solo per portarmi a letto!"
"Ma non è vero!"
Ripresi a camminare.
"A me piaci veramente!"
"Sì, come no!"
Eravamo arrivati al campo, tutti gli atleti stavano uscendo e io aspettai Baston fuori dall'area di gioco insieme a Draco.
Quest'ultimo mi prese per le spalle e mi disse serio: "Victoria ascoltami, posso essere coglione e cattivo quanto vuoi ma a me piaci molto, okay? E non lo nego."
"Perfavore! L'unico ragazzo che tiene veramente a me è Ba..."
Non riuscii a finire la frase.
Dagli spogliatoi uscirono l'imponente capitano di Grifondoro che, con un braccio, teneva il fianco a una giovane Serpeverde che usciva con Draco.
I loro petti erano vicini.
I loro menti erano vicini.
Le loro fronti erano vicine.
Le loro bocche erano vicine. Anzi, no: non c'era più spazio tra le loro bocche.
Baston mi aveva tradito.
Mi aveva tradito con una Serpeverde.
E non una qualunque.
Pansy Parkinson.

FIGLIA DI DRACULADove le storie prendono vita. Scoprilo ora