"Mi rispondi Victoria?"
Era più incazzato che mai e potevo capirlo benissimo: avrei avuto la sua stessa reazione se avessi visto qualcuno tagliarsi. Non riuscivo neanche a guardarlo in faccia. Guardavo la punta delle scarpe e cercavo di nascondere le braccia dietro la schiena.
"Victoria..." Sembrava più calmo. Molto più calmo. Probabilmente aveva notato che ero scoppiata a piangere.
Un corpo caldo mi si avvicinò circondandomi con le sue forti braccia. Non potei far altro che ricambiare.
"Draco, io non ho resistito..."
"Tranquilla, piccola, è normale che qualche volta tu possa avere questi attimi di rabbia. D'altronde avevi fame."
Mi staccai dall'abbraccio e lo guardai alzando un sopracciglio: in che senso avevo fame?
"Beh, potevi pazientare un attimo: la cena sarebbe stata servita dopo pochi minuti! Ma tranquilla, io accetto ogni cosa tu faccia." sorrise.
"Ma di che cosa stai parlando?"
"Beh, del fatto che hai ucciso tuo padre e poi hai bevuto il suo sangue. Come si spiegherebbe, altrimenti, tutto il sangue per terra e sul tuo corpo?" rise.
Rimasi a bocca aperta: pensava veramente fosse successo quello? Pensava che avessi ucciso mio padre?
Lui mi guardò e si fece improvvisamente serio.
"Ho ragione, vero, amore?"
Era meglio sicuramente fargli credere quello che voleva lui che farlo preoccupare per i tagli.
"Sì, hai ragione. Pensavo non la prendessi così bene." Sorrisi. Il sorriso più finto del mondo.
Lui ricambiò e mi abbracciò d'istinto.
"Ti amo, Vicky."
"Ti amo anch'io, Draco."
Era la prima volta che gli dicevo che lo amavo, ma sapevo che era vera. Avevo totalmente ignorato il fatto che mi avesse chiamato Vicky (soprannome che odio) e gliel'avevo detto.
"Draco, Victoria..." la madre di Draco ci interruppe e ci sorrise. "...il pranzo è pronto."
Io corsi a farmi la doccia e a cambiarmi d'abito: non era sicuramente bello mostrarmi tutta insanguinata a gente sconosciuta.
Scesi in cucina indossando un maglione natalizio con dei pantaloni bianchi, abbastanza carini.
Entrai nella stanza e notai che c'erano già tutti seduti al tavolo, mancavo solo io.
Per fortuna la mangiata non fu così pesante e nessuno mi notò, a parte le occhiatacce da parte di Elisabetta tutto filò liscio. A parte Draco. Non l'avevo più visto dal primo piatto e questo mi preoccupava.
"Victoria" mi sussurrò la signora Malfoy. "Draco è in camera sua. A lui non piacciono queste riunioni di famiglia."
Io le sorrisi, mi faceva piacere sapere che Draco stesse bene.
"Probabilmente si starà ubriacando!" continua la madre.
Io spalancai la bocca: come si sta ubriacando? Non si preoccupa? E se invece si stesse drogando?
Mi alzo immediatamente dal tavolo e vado a vedere se sta bene.
Appena varcai la soglia di camera sua, lo vidi a terra sofferente con il telefono in mano. Mi avvicinai a lui.
"Che cosa succede, Draco? Stai bene?"
Lui mi guarda e mi porge il cellulare.
"Ho bisogno di Lucy. Chiamala per favore. Dille che senza di lei sto male!"
Io spalancai gli occhi incazzata: chi cazzo è questa Lucy? Poi il mio sguardo si spostò sullo schermo del cellulare. Perché l'ha salvata con un cuore rosso grande come una casa?

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FIGLIA DI DRACULA
Fanfic#4 in Hogwarts Victoria Black. Una ragazza curiosa, intraprendente, con la testa sulle spalle. Ha scoperto da poco di essere una maga e non vede l'ora di partire per Hogwarts, una delle più prestigiose scuole di magia. Spera veramente di trovarsi be...