Capitolo 19

1.1K 62 0
                                    

Il giorno più brutto dell'anno era arrivato. No, non San Valentino...
20 dicembre. Un odioso 20 dicembre.
E pensare che l'anno scorso ero più che allegra quel giorno: avevo persino messo un vestito (cosa che accadeva alquanto raramente!).
E avevo fatto la fatica di impastare una torta con le mie mani e portarla a mia madre, dicendole: "Buon compleanno!"
Ma quale compleanno? Quell'anno potevo scordarmi torte, festoni e addobbi che preparavo ogni volta.
Potevo scordarmi anche lei.
Passeggiavo con la testa bassa. Hogsmead, il paese vicino a scuola, sotto la luce della luna era bellissimo.
Mi ero permessa di uscire dalla finestra del quarto piano e finire li senza essere scoperta.
Ma ritornando a mia madre, mi mancava. E non poco.
Erano passati 2 mesi o poco più da quando era scomparsa. Per colpa di quel maledetto coglione.
Mi ero promessa di non fumare più, ma avendo un 'fidanzato' a cui l'alito odora di fumo fa ritornare la voglia.
E infatti ero andata a comprare un pacchetto di sigarette.
Scusa mamma.
Scusa se ho comprato le sigarette, so che te vorresti che io smettesse di fumare, e scusa se non sono riuscita a fermare in tempo quel mostro.
Alzai lo sguardo e notai due ragazzi che si baciavano appassionatamente.
Non ci pensai e mi buttai su una panchina. Draco...
Che soddisfazione provava ad uscire con me? Aveva tutte le ragazze più belle della scuola ai piedi, che gli avrebbero fatto passare le grazie di Dio, e aveva scelto me? Nuova, inesperta e sclerotica? Era veramente strano...I ragazzi erano strani!
"Signorina, può spegnerla per favore?"
Una signora dalla faccia amichevole si sedette sulla mia stessa panchina e mi sorrise indicando la sigaretta che tenevo in bocca. Io la spensi e la buttai nel cestino per essere educata.
"Sei fidanzata, cara, o hai sofferto in amore?" mi chiese ancora.
Io sissultai e mi resi conto che non avevo staccato gli occhi da quei ragazzi nemmeno un secondo.
Mi voltai verso l'anziana signora e le sorrisi dicendo: "No, cioè, esco con uno per ricatto."
"E a te piace?"
"No, certo che no, ma se lo lascio l'intera scuola saprebbe il mio segreto!"
"Ma a lui piaci?"
"Penso di sì." avrei voluto dire 'spero di sì'.
"Sicura che non ti piaccia proprio?"
"No..." poi diventai isterica "ma lei chi è per venirmi a chiedere queste cose? Che cosa le importa della mia vita privata?"
"Che caratterino!" Rise e guardò le stelle "Comunque, io non sono nessuno, sono solo una gentile signora che voleva passare la serata con qualcuno, dato che è da tanto tempo che non lo faccio."
Mi voltai verso di lei e diventai immediatamente triste.
"Giovanni mi manca molto, ma so che a te qualcuno manca ancora di più, sbaglio?"
"No, non sbaglia affatto." mi misi a contemplare il cielo con lei.
Dopo 10 minuti di silenzio, tranquillo silenzio, le dissi: "Mi dispiace di essermi arrabbiata così tanto prima, le chiedo scusa."
"Delle tue scuse non me ne faccio niente, io voglio che tu viva la tua vita col sorriso e che tu vada da Draco e gli dica che gli vuoi bene, veramente."
Le sorrisi e mi alzai per andarmene quando un dubbio scosse la mia testolina: come sapeva che il mio ragazzo si chiamava Draco? Io non glielo avevo detto!
Mi rigirai verso di lei, ma non c'era più. Volatilizzata.
Alzai le spalle e mi avviai verso scuola.
Non so chi fosse, ma sapevo che quella vecchina mi piaceva e molto.
Cominciai a camminare guardando l'infinitá del cielo blu notte.
Auguri mamma.

FIGLIA DI DRACULADove le storie prendono vita. Scoprilo ora