Capitolo 22

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"Victoria, lei è Elisabetta, la mia sorellastra."
"Ci conosciamo anche fin troppo bene, Draco!"
Non potevo crederci. Era proprio lei. Come avesse fatto a rintracciarmi e come fosse riuscita a raggiungermi lo sa solo lei, io so solo che mi ha rovinato la vita.
"Cara Victoria, da quanto tempo!" mi da dei bacetti sulle guance cercando un ogni modo possibile di non toccarmi.
"Ciao Elisabetta, sei cambiata molto. Eppure è solo da Giugno che non ci vediamo!"
In verità, non era vero. Era rimasta la solita ragazza alla moda che si veste solo di rosa, tutta perfetta che si crede la perfezione scesa in terra.
"Anche tu sei cambiata moltissimo!" mi squadrò facendo uno sguardo schifato e io non feci a meno di alzare gli occhi al cielo: odiavo quando faceva così!
Draco intanto restava in disparte e ascoltava la conversazione interessato.
"A tavola!" La signora Malfoy mi salvò! Io corsi in cucina e mi sistema vicino al posto del mio ragazzo, ma la mia pace durò poco perché Elisabetta si mise a sedere davanti a me senza smettere di sorridermi.
Iniziò la cena e dovevo dire che la madre di Draco cucinava davvero bene! Mentre i genitori parlavano di affari, noi ragazzi stavamo in un silenzio tombale. E a me questo piaceva: no Elisabetta, no problem!
"Allora, Victoria..." la ragazza davanti a me interruppe i miei pensieri. "Hai avuto altri ragazzi oltre a Federico?"
Sbuffai.
Era una storia vecchia ormai.
Lei era fidanzata da tempo con questo ragazzo, ma litigavano continuamente. Un giorno lui decise di mettere fine definitivamente alla loro storia e lei non la prese bene. Io e lui andavamo molto d'accordo ma non stavamo insieme perché ero fidamzata. A causa di un disguido creato da Elisabetta, io litigai con il mio ragazzo e lui non mi parlò più.
"Ti ripeto che non siamo mai stati insieme!"
"Sisi, come no!"
Lei cominciò a blaterare e blaterare e io rigirai il mio cucchiaio nella ciotola vuota della minestra cercando di distrarmi. Mi sarei messa a piangere a momenti se mi fossi anche solo azzardata a pensare a quella storia: non meritavo di perdere il ragazzo con cui stavo insieme da 2 anni per una come lei!
All'improvviso sentii una mano caldo avvolgersi intorno alla mia che si trovava a penzoloni tra la gamba e il pavimento: era Draco.
Adoravo quando faceva così. Gliela strinsi più forte e lui sorrise: dio, il suo sorriso!
Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò "resisti ancora un po', amore, presto si stancherà!".
Io risi. Fortunatamente aveva ragione.
Poco dopo salimmo tutti nelle nostre camere: io dormivo nella camera di Draco che aveva 2 letti a disposizione (non pensate male, eh!).
Presi il mio borsone e lui mi fece sistemare le cose in pace mentre andò a farsi una doccia.
Io mi sedetti sul letto e cominciai a guardare ovunque: io e la mia curiosità ormai siamo migliori amiche.
All'improvviso trovai una lettera nascosta sotto molti libri che mi fece restare a bocca aperta.
"Draco!" urlai scandalizzata.
Lui uscì dal bagno con un asciugamano all'altezza della vita e si appoggiò alla porta sistemandosi i capelli: oh Maria Salvador, che addominali!
"Cosa c'è, tesoro?"
Io gli sbattei il foglio in faccia, cercando di non mandare lo sguardo più in giù versi la tartaruga. Non ero arrabbiata, ma volevo sapere perché non me l'avesse mai detto.
"Quando pensavi di dirmi che sei stato adottato?"

FIGLIA DI DRACULADove le storie prendono vita. Scoprilo ora