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Pov Logan

Sono passati tre giorni da quando sono andato a trovare Kendall.
«Beh mi dispiace Logan, ma lui non tornerà qui» dice mia madre, affiancata da mio padre che scuote la testa.
Hanno intenzione di lasciarlo là in comunità, dove potrebbe persino peggiorare, tornare a drogarsi. Tutto per non farmelo più vedere, per non farmelo più abbracciare, perché io non possa più baciare quelle labbra calde. E ovviamente, non potrò più andarlo a trovare, mi controlleranno.
È impossibile da accettare.
«Non potete! Voi prima di tutto siete i suoi psicologi, ha bisogno di voi» sfido mia madre.
«Ma non avevi detto tu che eri stato tu a guarirlo? Che noi non avevamo fatto niente, eh?» replica, a voce ancora più alta.
«Lo sai come andrà a finire se resta là. Potrebbe tornare a drogarsi!» le urlo.
«Beh, almeno se è drogato non lo vorrai più» crede di aver vinto.
«Io mi sono innamorato di lui quando ancora non era guarito del tutto, cosa ti fa pensare che non lo farei ancora?» stavolta il mio tono è freddo.
Poi suonano il campanello. Va mio padre ad aprire, ed entra il prete.
Con un cenno della testa saluta i miei genitori, poi mi guarda fisso negli occhi, che sono strani, vuoti.
«Kendall ti ha tradito, Logan» dice con una voce che non sembra nemmeno la sua.

Apro gli occhi. Un soffitto bianco. Sono sdraiato su un letto, sul mio letto. Mi metto a sedere. La sveglia segna le 3 del mattino.
"Va tutto bene Logan, era solo un sogno" ripeto a me stesso più volte. Ho la fronte e il petto sudati, ma non solo perché c'è caldo. Sembrava così reale...
Ma ovviamente non può esserlo no? A parte il fatto che i miei ormai hanno accettato di far tornare Kendall, e anche che sono gay, il mio ragazzo non può avermi tradito.
"Era solo un sogno, calmati!" mi ordino.
Ma ovviamente, non riesco più ad addormentarmi, e rimango a pensare a lui.
Poi, decido di andare a dormire nella camera degli ospiti, nel letto in cui dormiva lui, nel quale abbiamo dormito insieme, mentre mi torna in mente quando, in quella camera, aveva fatto un incubo, ed io l'avevo consolato. Quanto avrei bisogno di lui ora...

Pov Kendall

«Logan non ti vuole più, accettalo» sussurra una voce inquietante. Non so da dove provenga, sono in una stanza buia, con un faro puntato addosso, del quale però non vedo l'inizio.
«Non può essere» grido, mettendomi la testa tra le mani.
«Sei stato tu a tradirlo no?» sussurra ancora quella voce, stavolta più fredda.
Caccio un urlo, così forte che sento un vetro rompersi, mentre il faro puntato su di me si spegne.

L'urlo continua, anche appena apro gli occhi e mi ricordo di essere sulla mia branda in comunità. Ansimo, ho il fiatone.
Uno dei miei compagni accende una luce, e noto di aver svegliato tutti.
«Kendall, ma che cazzo fai?» dice qualcuno con la voce impastata dal sonno.
«Scusate, ho fatto un incubo» cerco di rispondere senza che il mio tono trasmetta quanto sono spaventato.
«Sono le 3 del mattino, Kendall!» quasi mi urla un altro.
Non rispondo e torno a sdraiarmi, mentre la luce viene spenta.
Per paura di rifare lo stesso incubo, non mi addormento subito, anzi non mi addormento proprio per niente, nonostante senta le palpebre pesanti.
Ripenso a quando, dopo il mio ultimo incubo, c'era Logan a consolarmi. Ho un disperato bisogno di lui, e me ne rendo conto solo ora.

La mattina dopo, non riesco nemmeno ad aprire gli occhi dal sonno. Mi alzo a fatica per andare a fare colazione, ma ripromettendomi di tornare subito dopo a letto. Magari riuscirò a dormire questa volta.
Ma i miei propositi vengono fermati dal prete, che dopo colazione mi chiede di seguirlo nel suo ufficio.
«Siediti pure Kendall» mi invita indicandomi la poltrona di fronte alla sua scrivania, dietro alla quale lui è seduto.
Appena mi siedo, mi guarda con un'espressione dispiaciuta che non mi fa pensare a niente di buono.
«Mi mancherai, lo sai?» mi chiede con aria triste.
«Come le mancherò?» gli domando, curioso.
«Beh, mi mancherai quando tornerai dagli Henderson» mi risponde, come se mi stesse dando una notizia qualsiasi.
«Sta scherzando?!» esclamo alzandomi di scatto dalla sedia.
«Assolutamente no» mi sorride.
«Grazie mille! Sono felicissimo, non so davvero come ringraziarla» gli sto praticamente urlando in faccia dalla gioia.
«Non serve, anzi vai a preparare la valigia ora. Partiamo domani, dopo pranzo» mi liquida.
Esco con il sorriso sulle labbra, uno dei sorrisi più veri che io abbia mai fatto.

Vado nella mia camera, sperando di trovarci Eddie e dirgli tutto prima degli altri, o prima che lo scopra vedendo la mia valigia sul letto.
E lì lo trovo infatti. Sta sistemando anche lui le sue cose.
«Hey Eddie» lo saluto.
«Kendall! Come mai così felice?» mi chiede, anche se lui sembra contento almeno quanto me.
«Sono appena stato dal prete. Domani parto, torno a casa Henderson» gli dico raggiante di gioia.
«Wow, ma è stupendo!» esclama.
Mi aspettavo una risposta diversa da lui, pensavo che gli sarebbe dispiaciuto, che gli sarei mancato, invece niente di tutto ciò.
«E tu come mai stai sistemando le tue cose?» gli chiedo incuriosito dal lavoro che sta continuando a fare anche mentre gli parlo.
«Beh, me ne vado anche io. Una delle famiglie di psicologi ha fatto uscire totalmente un ragazzo che stava qui dalla sua dipendenza, e ora io prendo il suo posto» mi risponde, anche lui con l'aria più felice che gli abbia mai visto.
«Che bello! Fidati, sarà bellissimo» gli dico.
«Lo spero tanto. Sai, magari potrei avere la tua stessa fortuna, hanno parlato molto bene di quella famiglia. Partirò da lì per rifarmi una vita» è pieno di speranze, non come lo ero io all'inizio.
«Ti auguro il meglio, te lo meriti» gli metto una mano sulla spalla.
«Grazie Kendall, auguro lo stesso a te. Buona fortuna con Logan» mi guarda negli occhi sorridendo.
«Ne avrò bisogno» gli rispondo pensando al fatto che dovrò dirgli del fatto che ho baciato Eddie.
«Tranquillo, capirà» sembra quasi che mi abbia letto nel pensiero.
«Lo spero davvero» abbasso gli occhi.
«Lui ti ama, l'ho visto. E in più tu non hai fatto niente di grave, ti perdonerà senza problemi» stringe la presa sulla mia spalla per rassicurarmi.
«Grazie amico, ne avevo bisogno» lo ringrazio sinceramente.
Poi torniamo alle nostre valige, che dovranno essere pronte per domani.

Il giorno dopo...

Angolo autrice
Eccomi! Un po più corto del solito, lo so, ma ho parecchi impegni, e sto anche male. Perdonatemi.❤
Anna_darkheart

My Escape || Kendall Schmidt - Logan Henderson (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora