13.

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Pov Kendall

Non ho capito perché Logan non ha voluto che io sentissi cosa diceva a Mike, James e Michelle. Sono diventato suo amico, insomma. Almeno, dopo tutto quello che c'è stato tra noi, penso di potermi considerare tale.
E poi, ho lasciato il ballo all'improvviso, e anche Alessia che aveva bisogno di una risposta, per venire dietro a lui, quindi trovo abbastanza ingiusto essere stato tagliato fuori così.

So che è una cosa sbagliata, che non ci si deve intromettere negli affari degli altri, che bisogna rispettare le loro decisioni eccetera eccetera... Ma proprio non ce la facevo, quindi sono rimasto fuori dal bagno, un po lontano dalla porta, ad origliare.
Ho sentito fino a quando i ragazzi hanno chiesto a Logan che cosa avesse, poi lui deve aver risposto, ma non sono riuscito a capire.
Neanche ora riesco a sentire cosa si stanno dicendo, sento solo dei bisbigli: parlano sottovoce. Che abbiano capito che sono qui?

Poi non capisco altro, perché arriva da dietro di me Anna, che mi tocca una spalla e a bassa voce mi dice: «Ascolta Kendall, sono preoccupata, e ho bisogno di un ragazzo per aiutarmi. Non riesco a trovare nessuno degli altri, quindi ho pensato a te» le leggo la preoccupazione negli occhi, e ha anche la voce ansiosa.
«Dimmi pure» le dico.
«Sono preoccupata perché non vedo Leonardo dall'ultima volta che abbiamo parlato, ricordi quando era andato in bagno?»
«Sì, mi ricordo, poi hai ballato con me perché non lo vedevi giusto?»
«Sì, poi non è più tornato. L'ho aspettato seduta vicino al buffet, ma dopo un po che non tornava ho cominciato a preoccuparmi. Quando vi ho visto tutti spariti pensavo fosse con voi, ma non c'è. Mi aiuteresti a cercarlo?»
«So che è una brutta cosa da chiedere, ma non è che se ne è andato?» le chiedo cercando di sembrare meno scortese possibile.
«No, ho guardato. La sua auto è ancora nel parcheggio. È ancora qui a scuola»
«Okay, allora dobbiamo solo cercarlo. Non mi sembra un posto molto grande»
«No, infatti non lo è» conferma Anna.
Cominciamo la nostra ricerca dal posto dove ha detto di essere andato, cioè in bagno. Non lo troviamo in nessuno di questi, ne in quelli dei maschi ne in quelli delle femmine. Controlliamo ogni centimetro del piano terra, non trovandolo.
Anna diventa più preoccupata a ogni aula o stanzino vuoto che troviamo.
Andiamo al piano di sopra, e alla prima aula che troviamo la porta è chiusa a chiave, ma da dentro si sentono dei gemiti che non sono per niente di pianto.
«Non può essere lì dentro» dice Anna, ma poi sente la sua voce.
«No, non può essere lì, per favore dimmi di no» cerca di convincersi, ma è sull'orlo delle lacrime.
«Kendall, bussa per favore» mi chiede.
«Chi cazzo è e che cazzo vuoi?» ci rispondono da dentro. Il massimo della finezza proprio. È chiaramente la voce di Leonardo e Anna scoppia a piangere.
«Apri la porta» ordino con fermezza.
Lui lo fa senza farsi pregare. Nella stanza vedo una ragazza in biancheria seduta su un banco, mentre Leonardo è di fronte a me con addosso solo i pantaloni.
«Oh, Kendall. Vuoi unirti a noi?» mi chiede con tono calmo, quasi da sbruffone. Come ha fatto Anna a mettersi con lui?
«No, veramente ti ho portato una persona» gli rispondo altrettanto calmo, prendendo Anna per le spalle e mettendogliela davanti. Lui diventa pallido in volto e si blocca.
«Io mi ero fidata di te. Ti ho dato una seconda opportunità, ma tu hai fatto per la seconda volta lo stesso errore. Addio, non cercai più» dice lei con la voce nitida e ferma nonostante le lacrime che le rigano il viso.
Senza aspettare la sua reazione, comincia a scendere le scale e io la seguo, poi sentiamo la porta che si chiude.

Al primo piano troviamo nel corridoio sotto le scale Logan, Michelle, James e Mike.
Appena vedono il mascara colato di Anna, la abbracciano e le chiedono cosa è successo.
«Dillo tu Kendall, io non ce la faccio» mi dice.
Racconto loro tutta la storia e James le dice: «Ti avevo detto che ti avrebbe fatta soffrire ancora»
«E avevi ragione» risponde lei ricominciando a piangere.
«Hey, guardami» le dice Mike «non piangere, sei una ragazza fantastica e lui non ti meritava, ma ora andiamo in palestra e troverai sicuramente qualcuno che vorrà ballare con te»
Appena nomina la palestra mi viene in mente che devo ancora rispondere ad Alessia.

Infatti, appena rientro, la trovo lì vicino alla porta che mi aspetta.
Comincio a parlare io: «Ascolta Alessia, so che ti devo una risposta. Mi dispiace di essermene andato così di fretta prima, ma..» non mi lascia finire.
«Tranquillo Kendall non fa niente, davvero» mi dice.
«Ora voglio darti questa risposta. Non interrompermi per favore. Tu sei una ragazza meravigliosa, sei carina, dolce, simpatica, ma mentre sono stato via ho capito una cosa sulla quale ero incerto da qualche giorno. Io sono gay» confesso tutto d'un fiato.
Mi guarda con gli occhi spalancati e io distolgo lo sguardo.
Ma è tutto vero. L'ho capito quando sono stato lì ad origliare al bagno, quando vedendo tutte queste ragazze non mi hanno fatto nessun effetto, e nemmeno la ragazza al piano di sopra con Leonardo.

Ho capito che sono gay, e amo Logan.

Angolo autrice
Adesso mi direte..Cosa c'entra questo capitolo con tutta la storia?
E io vi rispondo.. Non molto in realtà, ma volevo far nascere un'amicizia tra Anna e Kendall che centrerà con la storia...
Credo di avervi detto tutto, anzi anche troppo...❤
Anna_darkheart

My Escape || Kendall Schmidt - Logan Henderson (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora