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Pov Logan

"Ora posso anche fottermi Logan, vero?"
Le parole di quel bastardo sono impresse nella mia mente. Mi hanno fatto male, mi sono sentito un giocattolo che può essere preso in giro facilmente.
Non avrei mai creduto di avere un compagno di classe così.
Non mi importa più del mio litigio con Kendall, del fatto che stava per fare a pugni con lui. A dire il vero non so perché l'ho fermato, avrei potuto lasciare che almeno facesse svenire quello stronzo a forza di botte.
E invece no, il bravo e innocente Logan si è dimostrato bravo e innocente anche in questa occasione.

Quando esco dal bagno, decido che per dimenticare tutto devo bere. Non mi importa dei postumi, se starò male, non mi importa più di niente.
Voglio togliermi dalla mente la frase di quel bastardo, almeno per questa sera. Voglio dimenticarmi di aver litigato con Kendall. Voglio mettere da parte il mio lato innocente.
Non mi importa di quali saranno le conseguenze, e non ho nemmeno voglia di pensarci.

Mi siedo ad un divanetto e prendo, per cominciare, una birra. Non è molto forte, ma è fredda e mi da un brivido in tutto il corpo. La bevo tutta in un sorso.
Siccome non mi ha fatto molto effetto, mi torna in mente il mio ragazzo, o forse il mio ex ragazzo. Dipende tutto da lui, da cosa deciderà: se credermi e perdonarmi, o se lasciare che il nostro rapporto finisca alla prima incomprensione.
Lo cerco con lo sguardo, ma non lo trovo. In compenso però, scorgo il viso arrossato di quel bastardo del mio compagno. È rosso nei punti in cui Kendall gli ha mollato gli schiaffi, e un livido si sta già formando dove gli è arrivato il pugno.

"Va al diavolo Logan, sei qui per divertirti o no?"
La mia coscienza mi sprona a bere di più, così decido di andarci più pesante e ordino una vodka.
La bevo più piano perché mi brucia la gola, ma la finisco comunque in pochissimo tempo.
La stanza intorno a me comincia a diventare più offuscata, mi stropiccio gli occhi ma capisco che è colpa del liquore.
La musica diventa più alta, come se il DJ fosse attaccato alle mie orecchie.
Quando chiudo gli occhi per riprendermi un attimo, vedo l'immagine delle fossette di Kendall.
Non so se è peggio aprire gli occhi e vedere la stanza che mi gira intorno, o chiuderli e vedere il ragazzo che amo ma che sto facendo di tutto per togliermi dalla mente.
Non ho mai retto bene l'alcol e tutto questo ne è la dimostrazione.

All'improvviso mi trovo davanti un ragazzo biondo. Assomiglia a Kendall, o forse è solo la mia immaginazione. «Logan, che stai facendo?» mi chiede. Sento la sua voce perfettamente, nonostante la musica ancora alta.
Sta in piedi davanti a me ed è l'unica cosa che non gira nella stanza, ma non riesco comunque a distinguere se è la mia fantasia oppure no.
«Niente, cosa sto facendo secondo te?» gli rispondo con leggerezza.
In realtà non mi rendo conto bene di quello che sto facendo.
«Hai bevuto Logan?» mi chiede insistente.
Perché gli interesso tanto?
«Non ho bevuto. Cosa te lo fa pensare?» quando bevo non riesco a dire la verità, non lo faccio apposta.
«Beh, per cominciare hai due bicchieri vuoti davanti, e poi stai facendo l'idiota» mi risponde secco. Ma chi si crede di essere?
«Bene, ecco un drogato che viene a dirmi di non bere. Bell'esempio, proprio» è l'alcol a parlare per me.
«Vaffanculo, Logan» prende un bicchiere dal tavolo e lo scaraventa per terra, mandandolo in mille pezzi. Poi se ne va.

Capisco che quello che è appena successo non era frutto della mia immaginazione, ma sono troppo ubriaco per pensarci.
Anzi, decido di prendere un altro cocktail molto alcolico, per dimenticare anche questo.
Fa effetto subito, anche se già da prima non ricordavo perché ho cominciato a bere. Decido che non è un mio problema.
La stanza gira ancora più velocemente ora, e butto la testa all'indietro sul divanetto come d'istinto. Il soffitto mi sembra abbastanza stabile.
Vengo interrotto da James che mi si avvicina.
«Hey, perché hai detto quelle cose a Kendall prima?» mi chiede.
«Cosa gli ho detto di tanto grave? È la verità no?» gli rispondo, ma non sto realmente pensando a quello che dico.
«Quanto hai bevuto eh? Non sai neanche quello che dici» mi rimprovera.
«Certo che lo so, e comunque non ho bevuto molto. Non sono affari tuoi in ogni caso».
Dopo le mie parole chiudo per un attimo gli occhi, e quando li riapro vedo che James mi ha fatto alzare in piedi, tenendomi per il colletto.
«Ascoltami Logan, Kendall è rimasto molto male per le tue parole. E ora smettila di bere, per favore».
Per tutta risposta allungo una mano sul tavolino, prendo una bottiglia di birra e ne bevo mezza in un sorso.
Lui me la prende dalle mani e la sbatte a terra.
«Basta Logan, hai superato il limite» esclama.
Il suo viso è a pochi centimetri dal mio e questo, grazie all'ultima birra che ho bevuto, mi confonde parecchio. Non riconosco più se è il mio amico James oppure il ragazzo biondo con gli occhi verdi che mi piace tanto. Ad un certo punto l'immagine di Kendall sembra avere la meglio, così comincio ad accarezzargli il viso con due dita.
«Sei bellissimo, lo sai» gli sussurro, avvicinando le mie labbra alle sue.
Lui, non capisco perché, si tira indietro, ma almeno allenta la presa sul mio colletto.
Chiudo gli occhi mentre mi avvicino sempre di più, ma all'improvviso mi sento tirare via da due braccia forti.

Pov Kendall

Da lontano vedo Logan che, ancora ubriaco e forse più di prima, si avvicina pericolosamente a James.
Prima che succeda qualcosa di irrecuperabile, corro da loro, prendo Logan per le spalle e lo strattono via da James.
Lui mi guarda confuso, poi guarda James. Forse si sta rendendo conto che stava per baciare la persona sbagliata.
«Basta Logan, ora ce ne andiamo» gli ordino.
So che non vorrà venire via con "un drogato come me", ma siccome non mi segue con le maniere buone, me lo carico direttamente su una spalla e lo porto così fino in auto, via da quella festa.

Vorrei portarlo via subito, ma non so guidare, quindi chiamo James, che so che è rimasto sobrio, e gli chiedo di accompagnarci a casa. Dato che anche lui ne ha abbastanza della festa, accetta.
Durante il tragitto Logan è mezzo addormentato e borbotta frasi senza alcun senso.

Tornati a casa, mi aiuta a portare Logan, che ormai dorme ufficialmente, nella sua stanza. Poi se ne torna a casa sua.
Appena Logan tocca il materasso si risveglia e si guarda intorno.
«Che ci faccio qui?» mi chiede.
«Sei ubriaco e per evitare che tu bevessi ancora ti ho portato via dalla festa. Dormi ora» ometto il fatto che stava per baciare James, nel caso non se lo ricordi.
«Mmh, okay. Resteresti a dormire con me?» la sua richiesta mi coglie di sorpresa.
«Ehm, certo. Aspetta solo un attimo» gli dico, e corro in camera mia a prendermi un paio di pantaloni della tuta e una maglietta.

Quando torno vedo che si è cambiato anche lui. Ci sdraiamo sotto le lenzuola, a poca distanza l'uno dall'altro. Il suo corpo è più caldo del mio.
Prima di addormentarci, gli sussurro un «Buonanotte Logan».
Lui ricambia, ma prima di appoggiare la testa sul cuscino si avvicina a me. Subito non capisco cosa vuole fare, ma poi mi mette una mano sulla schiena e appoggia di scatto le sue labbra sulle mie. Ricambio il bacio cominciando a succhiargli il labbro inferiore, poi sento la sua lingua che preme per entrare nella mia bocca. Schiudo le labbra per lasciarla entrare e le nostre lingue cominciano ad intrecciarsi fra loro.
La sua bocca sa di alcol, ma cerco di ignorarlo perché non voglio staccarmi da lui.
Il nostro bacio dura molto, e quando ci stacchiamo lo facciamo solo per addormentarci abbracciati.

Angolo autrice
Holaa!
Finalmente ho aggiornato, scusate ma non sono stata molto bene e questo era un capitolo abbastanza importante, quindi non riuscivo a scriverlo.
Spero vi piaccia
Anna_darkheart

My Escape || Kendall Schmidt - Logan Henderson (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora