39.

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Pov Kendall

Le labbra di Eddie si posano sulle mie, mentre le sue mani accarezzano i miei fianchi, tracciandovi dei piccoli cerchi. Rimango confuso, il mio corpo rigido, le mani lungo i fianchi, la bocca né chiusa né partecipe al bacio.
Perché lo sta facendo?
Non lo so, e non so nemmeno perché, invece di staccarmi, lo abbraccio. E mi sorprendo anche di quello che faccio dopo. Schiudo le labbra e gli permetto di approfondire il bacio. Lui mi morde le labbra, prima delicatamente, poi sempre con più foga. Non mi rendo conto di come reagisco, forse sono semplicemente immobile, passivo.
Poi, all'improvviso, riprendo a pensare e mi stacco da lui, forse troppo bruscamente.

Lo spingo quasi all'indietro, facendomi spazio per liberarmi dalle sue braccia.
Riapre gli occhi e mi guarda spaesato. L'ho sicuramente confuso, prima gli parlo di amore e un attimo dopo sono il primo a tirarsi indietro. Ma lui sa che sono fidanzato no? Non poteva aspettarsi che tradissi Logan...
Anche se magari voleva solo mostrarmi quello che prova per me.

Gli giro intorno, tenendo gli occhi incollati nei suoi raggiungo la porta ed esco dalla stanza, proprio mentre dal corridoio arrivano i nostri compagni.
Mi sembra di fuggire, non so dove, ma di certo non vado in sala mensa, dove so che tra poco rivedrei Eddie.
Invece, raggiungo l'uscita, e vado nel giardino. L'aria un po fresca mi accarezza il viso.
Vado a sedermi su una delle panchine del retro, dove sarà più difficile che mi vengano a cercare, se lo faranno.

Appena mi siedo, le lacrime cominciano a scendere. Appoggio i gomiti sulle ginocchia, e la testa tra le mani. Singhiozzo leggermente, il mio petto si alza e si abbassa con piccoli spasmi. Chiudo gli occhi, come se non volessi ammettere a me stesso che sto piangendo. Ma appena lo faccio, la mia mente mi fa rivedere la scena di prima, quindi li riapro di scatto.
Ogni volta che ci ripenso, fa più male. L'espressione di Eddie, da prima a dopo il bacio, parla da sola. Sembra che io gli abbia rovinato la vita in un solo istante. Come ho fatto?
Non lo so, ma mi ritengo una persona orribile per questo. Non ero riuscito nemmeno a rovinare la mia così velocemente, e ora la rovino ad un ragazzo che sta peggio di me, nel tempo di un bacio.
I singhiozzi si fanno più pesanti, le lacrime più fitte. Mi bagnano il viso, fino al mento, e anche più in giù, scorrendomi per il collo, sulla maglietta.
Non so nemmeno perché sto piangendo. È perché ho illuso Eddie, oppure perché ho tradito Logan? O forse per entrambi i motivi.

«Kendall» sento un sussurro, è la voce di Eddie.
Non alzo la testa, non voglio rivedere i suoi occhi tristi.
«Hey» mi mette una mano sulla spalla.
Se lo ignoro prima o poi se ne andrà no? Ma voglio davvero che se ne vada? Oppure piangere sulla spalla di qualcuno non mi farebbe poi così male? Troppe, troppe domande.
«Ma stai piangendo?» si mette davanti a me, e io mi trattengo dall'alzare lo sguardo.
Avrà notato i miei singhiozzi, che ho cercato di fermare, e la mia maglietta bagnata. Ma io, nonostante questo, cerco ancora di nascondermi.
Senza dire niente, si siede vicino a me. Aspetto, ma non parla, e non sembra intenzionato a farlo. È diventata una sfida ora, chi si stancherà per primo di stare in silenzio? Nessuno dei due ha intenzione di mollare.
So che se cominciassi a parlare io, di sicuro lui mi aiuterebbe a capire qualcosa di questa situazione, sui suoi sentimenti per me. Ma se cominciasse lui, non so se riuscirei a fare altrettanto. Non ci sarebbe niente di male a parlare per primo, non gli sembrerei debole, o almeno non più di quanto non lo sono già.

«Eddie..» lo chiamo esitando, dopo aver pensato a cosa dirgli. È stato inutile, nella mia testa si è creato solo più casino.
«Dimmi Kendall» esita un po anche lui.
E ora che gli dico? Pensavo che avrebbe parlato prima lui.
«Tu che cosa provi per me?» gli chiedo, alzando la testa per guardarlo negli occhi.
«Non lo so Kendall... Ti ho considerato mio amico fin dal primo giorno, ti aiutavo quando non volevi mangiare, ti ascoltavo se mi volevi parlare. Pensavo fosse solo prendersi cura di qualcuno che sta peggio di te. Poi stamattina ti ho visto con Logan, eri così felice, ovviamente era la sua presenza. Da anni so di essere gay, e lo sa anche qualcun altro oltre a me. Subito mi è presa un po di tristezza, perché pensavo a come anche io avrei voluto un fidanzato come te. Poi si è trasformata in gelosia, e non so come, ho capito di provare per te qualcosa di più. Sembrerà banale, ma non riesco a spiegarmelo nemmeno io. Non so se ti amo, oppure se è solo una cotta» mi dice.
Le sue parole hanno un grande effetto su di me. Davvero qualcun altro si è innamorato di me? Non credevo fosse possibile, a volte faccio ancora fatica a credere che Logan possa amarmi.
«Io... Non volevo» riesco a dire.
«Non volevi fare cosa?» mi chiede, incuriosito.
«Non volevo baciarti, ho sbagliato. Non so perché l'ho fatto, forse dopo quello che mi avevi detto sull'amore non me la sono sentita di rifiutarti. Anche se è ciò che sto facendo ora, lo so, e darti delle false speranze è stato ancora peggio. Se ora vuoi odiarmi sei libero di farlo, avresti ragione tu» abbasso gli occhi.
Spero che lui non sia davvero intenzionato a odiarmi, mi farebbe male.
«E come faccio ad odiarti? Mi sono affezionato a te più di quanto avrei creduto possibile. L'unica cosa che vorrei fare è riuscire a dimenticarti quando te ne andrai, anche se non sarà possibile che tutto torni esattamente come era prima» mi sento sollevato.
Però ha ragione, anche io vorrei riuscire a dimenticare ciò che è successo oggi. E soprattutto non voglio rovinare la mia relazione con Logan per questo. Perché glielo dovrò dire, vero? Oppure potrei fare finta di niente, tanto non potrebbe venire a saperlo in nessun altro modo. Ma mi rimarrebbe il peso sulla coscienza.

«Mi dispiace, davvero. Non so cosa mi sia successo in quel momento. Ma ora, ripensandoci, mi viene in mente solo Logan. Ho paura di averlo tradito, e proprio lo stesso giorno in cui ci siamo incontrati di nuovo. Non te la prendere, ma non riesco a pensare di lasciare la persona che mi ha cambiato la vita, in tutti i sensi. Scusa» dico, sinceramente pentito.
Mi guarda negli occhi, ci guardiamo negli occhi per qualche secondo che sembra infinito. I suoi sono pieni di emozioni, esprimono tutto quello che non ha detto a parole: la tristezza, la delusione, ma anche tutta la determinazione che ha avuto fin ora e che ha ancora adesso.
Nei miei, invece, solo lacrime, che bruciano ancora, e sicuramente ho gli occhi rossi come li ho avuti solo quando mi facevo le canne.
«Ho sbagliato io in realtà. Sapevo che sei fidanzato, ma non sono riuscito a resistere, dopo le tue parole. Avevo bisogno d'amore, ma è ovvio che non lo posso avere da qualcuno che dà già il suo amore ad un altro ragazzo» scuote la testa, ma accenna un sorriso.
Questo fa sorridere anche me, sono felice che non l'abbia presa troppo male.
«Andiamo a vedere se ci hanno lasciato qualcosa da mangiare, che dici?» mi chiede alzandosi, con un'espressione allegra come se non fosse mai successo niente.
Mi alzo e lo seguo in cucina correndo, mentre l'aria in faccia mi asciuga del tutto le lacrime.

Angolo autrice
Buonasera!
Cercate di non uccidermi per questo capitolo, dico solo questo
Anna_darkheart

My Escape || Kendall Schmidt - Logan Henderson (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora