Before the Fall (4) - Alyss

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"Jaden... mi sto annoiando!" disse Alyss impaziente di affondare la faccia sul cuscino per almeno un'ora.

"Aspetta, manca solamente un minutino!" rispose Jaden euforico.

Era appena scoccata la sesta ora e ad un certo punto il sole iniziò a sorgere sulla città, sembrava quasi che il sole sorgesse dal Wall Maria, era uno spettacolo stupendo che lasciò Alyss a bocca aperta. In due mesi di accademia, non aveva mai, mai visto una cosa del genere. Come faceva Jaden a conoscere un posto del genere se era li solo da due giorni?

La notte precedente infatti, Jaden non riuscì a dormire ed andò in giro per l'accademia mentre tutti dormivano. Trovò quel posto verso la quinta ora del giorno precedente e rimase li a pensare a ciò che gli sarebbe capitato da poche ore a quella parte, ed allo scoccare della sesta ora vide quello spettacolo. Lo stesso spettacolo del quale i due stavano godendo in quel momento.

"Non ho più voglia di dormire, Jaden..." disse Alyss sottovoce, per non disturbare la contemplazione del momento che stava lei stessa vivendo.

Jaden non rispose, come lui aveva avuto modo il giorno prima di ammirare quel paesaggio fiammeggiante in silenzio il giorno precedente, voleva che lo stesso capitasse ad Alyss.

Passato quell'attimo il tempo iniziò a scorrere di nuovo a velocità normale e due minuti dopo il sole si era già levato un pò di più.

"Voglio dirti una cosa..." disse Alyss pensierosa.

"Cosa?" rispose Jaden che si era ormai steso sull'erba.

"E' una specie di segreto..." lo sguardo di lei si fece ancor più pensieroso, anche se lui non le guardava il volto.

Non ricevendo risposta la ragazza continuò: "Io.... io... ehm"

Nel frattempo Jaden aveva iniziato a guardarla un pò dubbioso, ma non volle proferire parola, non voleva disturbare quel momento che per l'amica era molto importante a quanto pare.

"Io non mi sono.." cominciò lei

*Coraggio Alyss* si ripeteva tra i pensieri.

Lo sguardo di Jaden sfiorò la preoccupazione, cosa c'era di tanto brutto in quello che voleva dire da non riuscire ad esprimerlo? Lui comunque non parlò, sapeva che qualsiasi cosa avrebbe potuto dire avrebbe alterato il pensiero di Alyss.

"Io sono stata... arruolata qui con la forza..." riuscì infine a dire lei.

Lo sguardo di lui che si faceva sempre più preoccupato, una veloce parola tradì tutto ciò che si era imposto prima. Un semplice: "Perché?"

"Ehm... quando ero bambina, dei ladri entrarono in casa mia." ed al ricordo di ciò il suo sguardo si fece molto spaventato e scuro.

"Non ricordo con esattezza, ma so che prima stavo dormendo... Vidi una persona che non conoscevo passare davanti alla porta della mia camera. Trasalii, non sapevo chi fosse, eppure qualcosa mi diceva di dover reagire. Presi la base della candela dal comodino e mi diressi quatta quatta verso quella persona, era in ginocchio ed io con tutta la forza che avevo glielo tirai in testa... mi dissero che lo tramortii soltanto..." iniziò piano piano a piangere cercando comunque di trattenere le lacrime. "Dopo sentii un colpo alla testa, come un pugno... caddi, pensarono fossi morta... quando mi svegliai i miei erano.... erano... s-st..." non riuscì più a trattenere le lacrime. "ERANO STATI UCCISI!" urlò nella foga del pianto. "DIEDERO LA COLPA A ME! COME SE UNA RAGAZZA DI DODICI, DO-DI-CI ANNI POTESSE UCCIDERE I SUOI GENITORI!" continuò a piangere, ma poi calmandosi un pó con la voce rotta dal dispiacere continuò: "Mi portarono in questo stesso campo, però io ero e sono qui come se fosse un riformatorio, non come cadetto. Comunque, dopo parte del riformatorio mi portarono a vivere da mia nonna, ma lei, lei, mi disprezzava. Come se credesse davvero che fossi stata io ad ucciderli, vissi d'inferno fino ai miei sedici anni, ossia ora e proprio due mesi fa mi portarono nuovamente in accademia, mia nonna è morta due giorni fa.." finì con amarezza nella voce.

Jaden prima non la guardò, ma quando alzò la testa Alyss notò delle lacrime che gli rigavano il viso. Lei rimase interdetta, ed iniziò a piangere....

Si alzarono entrambi, ancora con le lacrime in viso e si avviarono verso la mensa, era infatti la settima ora, e dopo essersi lavati e cambiati si sedettero assieme per fare colazione. Nella sala si sentiva un intenso brusio, tutti guardavano verso Alyss e Jaden mentre si sedevano insieme per far colazione. Mentre i due parlavano e scherzavano il brusio si faceva sempre più forte, a quanto pare in accademia amavano spettegolare.

L'addestramento iniziò, di nuovo il combattimento corpo a corpo, di nuovo in coppia con Alyss. Si tenevano testa senza colpirsi gravemente. Ad un certo punto il generale Pixis disse di cambiare le coppie. Jaden si trovò un ragazzino a cui non fece molto conto e il più delle volte lo stese con una spazzata alle gambe. Pixis sembrava contento di come in una notte fosse migliorato tanto.

Alyss si trovò davanti un ragazzo grande due volte lei, che la mise in seria difficoltà. Ogni schivata un pugno al fianco, ogni difesa veniva spezzata, gli attacchi non andavano a segno. Era davvero arrabbiata, tanto da non vedere il colpo che la mise a tappeto.

Le arrivò un pugno sotto la mascella, che la fece levare in aria prima di cadere come un sasso per terra.

Sentito un tonfo così rumoroso, Jaden si girò, ricevendo un pugno al fianco dal ragazzo di fronte a lui. Egli però girandosi gli tirò un calcio negli stinchi e si allontanò dal campo di battaglia.

Appena vide Alyss per terra dolorante, non ci vide più, corse verso di lei e si inginocchiò per controllare come stava. Il ragazzone che stava combattendo con Alyss, approfittò della situazione per tirare un pugno a Jaden. Lui non appena lo vide arrivare, lo afferrò al volo e subito dopo gli torse il braccio. Si alzò da terra tenendo il braccio dell'avversario ben stretto, subito dopo con grande freddezza gli fece prima una spazzata per metterlo in ginocchio e poi gli tirò un calcio alle tempie. L'avversario steso a terra dolorante, stava per ricevere da Jaden sei calci allo stomaco. Pixis peró lo aveva fermato prima che esagerasse. Non appena tornò alla sua calma, inorridì, vide il ragazzo a terra molto dolorante. Ma con calma glaciale decise di non pensarci.

Pixis lo voleva immediatamente nel suo ufficio, ma lui insistette per accompagnare prima Alyss in infermeria.

Subito dopo si fiondò nell'ufficio di Pixis, dove quest'ultimo quando lo vide entrare esordì dicendo: "Così non ci siamo, ragazzo, non ci siamo!"

Jaden - Before the Fall [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora