Il tragitto fu lungo, poté sentirlo con le poche forze che gli rimanevano prima di assopirsi. Si risvegliò che era già giorno inoltrato, e dall'entrata della tenda filtrava la luce del sole. Quest'ultima contornava le figure di due persone, probabilmente messe a guardia della tenda stessa. L'impeto di alzarsi era forte, ma il suo corpo gli dava segni che al momento non fosse possibile. Provò a parlare, ma un fu solo un rantolo confuso ad arrivargli alle orecchie. Le due figure non si smossero nemmeno per un secondo, sembravano non averlo sentito.
A quel punto scosse violentemente la testa, e gli oggetti che vi erano nella tenda iniziarono ad assumere toni sfocati. Non aveva nemmeno la forza di scuotere la testa. Il bruciore della febbre tornò a farsi sentire e non potè fare altro che riaddormentarsi.
Passarono alcune ore, ma a lui sembrarono istanti, come se il tempo non passasse. Il sonno non era stato ristoratore come aveva pensato, difatti era rimasto in dormiveglia e tutti i rumori che sentiva attiravano la sua attenzione. Aprì gli occhi ed iniziò a guardare il soffitto, finchè un'altra figura non attirò la sua attenzione.
La figura che aveva intravisto aveva forme femminili e si approcciava ad entrare nella tenda. Si aspettava fosse Petra che veniva ad accudirlo, ma invece del caschetto castano vide apparire una lunga chioma bionda che si avventó piangendo su di lui.
"Avevo avuto un brutto presentimento su questa spedizione!" urlò Alyss contro Jaden
"Non dovevo lasciarti andare! Lo sapevo! LO SAPEVO!" continuò furiosa, e poco dopo iniziò a piangere, a disperarsi.
"Io non so cosa avrei fatto senza di te." sussurrò tra i singhiozzi.
Jaden era muto, non spiccicava una parola, sapeva di aver fatto un torto alla persona a cui aveva dimostrato il suo amore. Aveva dormito in camera con un'altra donna diamine. Non poteva perdonarselo.
Provò a parlare, ma un altro rantolo uscí dalla sua bocca. Riprovó ancora ed ancora, ma le parole non uscivano. Non perché non volesse, ma era come se il dono della parola gli fosse stato tolto.
Dai sommessi singhiozzi Alyss riuscì a sentire il ragazzo cercare di parlare, ed appose il suo dito indice a cenno di silenzio sulla bocca di lui.
"Evita di sforzarti, il medico ha detto che hai momentaneamente perso l'uso della parola..."
Jaden trasalí e cercò di continuare a parlare, non facendo uscire altro che mugugni dalla sua bocca.
"Ha detto che è stato un trauma dovuto alla malattia che hai contratto mentre eri nella foresta."
Lui era sconsolato, si lasciò andare sul letto a peso morto, Alyss lo abbracció forte, ma lui la spinse via, si girò dall'altra parte e chiuse gli occhi cercando di prendere sonno.
Alyss anche capendo il brutto momento che stava passando, non poté che rimanere stizzita da quel comportamento. Difatti prese e se ne andò con fare furioso.
Jaden era lì, su quel giaciglio a pensare a quello che gli era successo. Nessuno gli poteva essere di conforto, men che meno Alyss dopo che aveva pensato di averla tradita. Chiuse gli occhi, ed aspettò che la mente si spegnesse in modo tale che lasciasse spazio al sonno, al ristoro, ai sogni, alle risposte. Ma si accorse che non era solo la facoltà di parlare ad essere persa, ma anche il sonno.
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Jaden - Before the Fall [IN REVISIONE]
FantasiJaden un ragazzo di sedici anni sogna da quando è bambino di fare parte del Corpo di Ricerca, in particolar modo della Squadra Operazioni Speciali. Il motivo non è solo il sogno, ma anche una promessa fatta ad una amica speciale. Viaggiate nella sua...