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La serata prometteva bene,Christian stava giocando con Jacopo a chi parlava meglio il tedesco,lucas,io e Ale eravamo a cercare le conchiglie sul mare,vale era con Luisa,Andrea era con Laura e desiree era con Ale.
<<questa è bella,guarda quanti colori ha>> -dissi porgendola a Ale.
<<no quello con un solo colore sono le più belle secondo me>>
Mi fece vedere quelle che aveva in mano <<no,sono più originali queste non vedi?>>
Sentì un mormorio che partiva dall'altro lato della spiaggia,raggiunsi il gruppo e nel mezzo del buio vidi il corpo ben messo di Michael è una cosa con del pelo sulle sue mani,mi avvicinai ed era un piccolo bassotto.
Ecco a cosa era dovuto quel mormorio.
<<ma quanto è bello,quanti anni ha?>>
<<quattro mesi>>
<<ma è piccolissimo>>
Mi avvicinai a lui e con linguaggio non verbale cercai di chiedergli se potevo prenderlo in braccio,lui mi annui.
Delicatamente presi quel cucciolo e mi sedetti cosicché poteva sdraiarsi sulle mie gambe,nel mentre loro tirarono fuori la roba e fecero quello che facevano ogni sera.
Vicino a me c'era Ale.
<<ti guarda strano..>>
Avevo preferito non dire niente ad Ale se no chissà cosa avrebbe pensato,dalla parte del gruppo io sono quella più ingenua diciamo.
<<solo perché ho il suo cane >>
<<cosa c'entra>>
Sospirai, lui si avvicinò a me e nell'orecchio mi bisbigliò.
<<me l'ha detto Andrea,solo che volevo che me lo dicessi tu>>
Immaginavo che Andrea mi avrebbe preceduto.
<<si ma non è niente di che,almeno da parte mia,è solo un estate come le altre Ale,qui ci si viene solo per divertirsi,ovvio che io non mi diverto in quel modo ma non si può fare niente di serio lo sai>>
Lui sorrise.
<<a trovare una persona così,Theresa sclera sempre,è uno sclero puro>>
Theresa era la sua ragazza e ogni giorno stavano sempre al telefono,se no trovavi Ale vuol dire che era in qualche posto al cellulare con lei,a litigare,a risolverlo o a dirsi cose smielate.
Guardai il cane che avevo sulle gambe e notai che non si muoveva.
Che ansia.non è che è morto.
Lo mossi dalla coda ma niente,allora o stava Domenico beatamente sulle mie gambe o era morto perché ho messo tutto il peso delle braccia su di lui visto che me lo sono dimenticato.
<<va bene prenditi questo cane Michael,ho bisogno di alzarmi,mi si stanno addormentando le gambe.>>
Lui si avvicinò a me,
<<ti sei proprio spaparanzato su di lei,nessuno ti ha insegnato che non si fa così con le signorine?>>
Prese il suo bassotto che allora stava dormendo visto che appena sentito il suo padrone inizio s muoversi la coda.
vaffanculo era vivo.
<<andre ti porto in quel locale?>>
Mi alzai sapendo già la risposta di Andrea.
<<lucas aspettami>>
Non volevo rimanere da sola dietro con lui,raggiunsi lucas.
<<va ieri cosa ho preso dalle bancarelle>>
Mi mostrò una collana con un ciondolo a cuore.
<<ma con quali soldi l'hai presa>>
<<tu non ti preoccupare>>
<<lucas io voglio cambiare il piercing,voglio l'anellino>>
<<entro sta sera avrai l'anellino>>
<<ragazzi>>  - disse Ale 
<<dobbiamo decidere il giorno in cui venite da me in piscina,ci facciamo una giornata Linda né invece che andare al mare.>>
<<a me va benissimo,alla fine non siamo mai venuti di là da te>>.
La casa di Ale era davvero grande,sapevamo solo questo ma la sua famiglia ci amava,sua zia ci scriveva ogni anno per qualunque cosa.
Noi amavamo Ale,il modo in cui abbiamo fatto amicizia è stra bello.
Noi stavamo giocando sulla spiaggia e abbiamo visto che questo ragazzo si avvicina a noi e ci chiede di giocare allora alla fine abbiamo passato tutto il pomeriggio insieme.La sera neanche ce lo ricordavamo più ma io e Vale l'abbiamo incontrato da solo sul lungomare e alla fine l'abbiamo fatto venire con noi quella sera.
Mentre stavi guardando ale vedetti che c'era Michael che guardava Desirée e non capivo il vero motivo.
Cioè magari per curiosità ma qua gatto ci cova.
<<Giulia,posso parlarti?>>
Christian mi disse alzandosi dalla sabbia.
Michael lo guardò fulminandolo con lo sguardo.
<<stiamo.per andare Giulia>>
Mi ricordò Michael,ma cosa pensa che può dare ordini quando vuole?
<<dopo che ho finito di parlare, volentieri Michael non ti preoccupare per me che so badare a me stessa da sola,andiamo Christian>>
<<vabbe ci raggiungete,tanto è alla fine del lungo mare>> disse Andrea.
Se ne andarono tutti e rimasi con Christian
<<senti io ci ho parlato con quello lì sai?>>
Quello lì chi.
Mi guardo con quei suoi piccoli occhi azzurri.
<<Michael>>
<<ah qualunque cosa non mi interessa>>
Alla fine è vero se mi sarebbe interessato già ci avrei parlato seriamente.
<<Giulia non farti venire strane idee vuole solo scopare>>
Beh che strano oramai tutti i maschi vogliono questo.
<<ma te l'ha detto lui?>>
< no,ho visto che parlava di te solo fisicamente>>
Questo cambia tutto.
<<Christian non hai però il diritto di andare a conclusioni precipitose, se si basa solo sul mio aspetto fisico è perché anche do carattere non mi conosce>>
<<ho il diritto di proteggerti>>
Ancora con questa storia.
<<io ho una famiglia, mio padre mi protegge, è una cosa carina ovvio ma a me non interessa la vita è sua>>
Dissi dirigendomi dentro al locale.
<<si ma stai attenta lo stesso>>
Disse abbracciandomi, con Christian non sempre andavamo d'accordo, abbiamo avuto un po di litigate ma abbiamo sempre risolto.

Entrando nel bar notai il gruppo che aveva già ordinato da bere,Michael era seduto a braccia conserte cosicché si potessero vedere tutti i tatuaggi. Erano cosi sexy.
Appena girò la testa smise di ridere e spostò la sedia per farmi capire di sedermi li.Ma non ha capito niente allora su di me.
Mi sedetti vicino a Luisa e lui sorrise guardandomi,scuotendo la testa.Gioco perso in partenza.
Desirée parlava con ale di cosa avrebbero fatto una volta finita questa estate e Michael la guardava con molta enfasi. Ma poi lo fai davanti a Ale, perdi punti con tutti.
<<Giulia vammi a prendere qualcos'altro>>
Guardai ale.
<<non hai i piedi per alzarmi?>>
Dissi dirigendomi al bancone, alla fine qualunque cosa per loro la facevo.
Il barista al bancone mi guardò sorridendo.
<<ah beata gioventù>>
Gli sorrisi
<<non dirmi che tu saresti vecchio>>
Dissi ridendo.
<<cosa vuoi allora?>>
Mi chiede il giovane barista. Aveva un po di barba che gli cresceva ai lati,l'ho sempre odiata,odio la barba.Punge.
<<due chupiti grazie>>
<<subito da te>>
Senti un respiro dietro il mio collo e un'ombra su di me.
Michael.
<<vola basso ragazzo non sai che non si può dare da bere alle ragazzine?>>
Non so se incazzarmi perché mi ha dato della ragazzina o per il semplice fatto che mi stressa.
Il barista ha fatto finta di niente, ha capito che non deve perdere tempo.
<<e tu?parlato con il tuo amico?>>disse girandosi verso di me e sedendosi sugli sgabelli <<ti hanno mai detto che gli amici non si importunano>>
<<questo è importunarti? Salvarti da uno sfigato pervertito è importunarti?>>
Questa proprio mi fa ridere.
<<non ci credo>> dissi ridendo alzandomi in piedi.
<<beh scusami allora se ho capito che sei troppo ingenua>> disse parando le sue mani davanti al petto.
<<cosa?ma se manco mi conosci, non hai nessun diritto sai?>>
Il barista cercò di entrare nella discussione ma alzai la mano come per dirli di stare al suo posto,è una mia questione,non può trattare tutti male.
<<sai Giulia nemmeno tu mi conosci>> disse alzandosi e avvicinandosi a me, il tone era aumentato di vista d'occhio.
<<ah ma questo lo so>>
<<e sai anche Giulia,non ho voglia nemmeno che mi conosci>>
Ah mi fanno imbestialire le persone che fanno così.
Meglio che sto zitta se no qui non esce vivo il signorino.
<<tutte puttane siete>>
Cosa?
Lo spinsi dal docile petto con le mie piccole mani che confronto alle sue erano così fragili,le sue ogni volta avevano un graffio, bruciatura o magari taglio.Piene di inchiostro.
Non so perché ma nessuno mi aveva trattatato così male,nessuno mi alzava la voce così da tanto tempo e nemmeno lui aveva il diritto.
Gli occhi per quale assurda ragione mi si riempirono di lacrime e lui se ne accorse. Sapevo controllarmi a non piangere davanti agli altri.
Lo sguardo che prima era scuro si allargo cosicché i suoi occhi si facevano avanti nei miei.
Si girò verso il barista e pago a posto mio.
<<sai Giulia-disse con voce spezzata-chi ha a che fare con me deve imparare a soffrire>>
Disse per poi uscendo dal locale. Mi sedetti sulla sedia al bancone e adesso posso far scivolare tranquillamente le lacrime e piangere.
<<beh è un po fuori non trovi>>
<<tu stai zitto per favore>> dissi bevendo a goccia tutti e due i chipiti e andandomene nella stanza dove c'era la compagnia.
Non ho esagerato, cert volte sembra il paradiso e in attimo dopo vuole ferire le persone.
<<Giulia dove è Michael>> disse Andrea preoccupandosi delle urla.
<<il mio chupito>> chiese ale.
<<Giulia cosa ti ha detto>>
Vale ha capito tutto.
<<vale vieni a casa con me?>>
Lei si alzò e salutammo gli altri preoccupati con la mano,tanto entro domani Vale gli avrebbe raccontato tutto.

<<Vale non.so perché ma con lui è diverso.Non si fida minimamente di me>>
Lei sorrise.
<<beh è stato forte però la sua uscita>>
<<si forse magari se non si sarebbe comportato di merda>>
<<Alla fine è un coglione,lascialo perdere>>
<<ma mi trovo in difficoltà,cioè è così folle>>
<<<Giulia,guardami>>
Disse vale.prendendomi dalle spalle.
<<per quale assurda ragione lui non se ne andrà dalle palle e non so perché, è molto irritante.
Ma non mettere in mezzo questa storia che lui non riesce a liberarsi con te>>
<<beh non so perche non si confida tutto qua>>
<<magari perché sono cose troppe personali>>
<<allora dovrebbe imparare meglio a stare zitto e a trattare bene le persone>>
<<ma poi scusa il cane dove l'ha lasciato.>> -dissi a Vale
<<casa,è qua dietro al locale>>
Chissà come era fatta
Mentre arriva il passaggio noto che.il Cuja è aperto ma non ci siamo nemmeno organizzati per andare. Non abbiamo avuto tempo.

E ancora la frase che mi rimbomba nella testa, chi a che fare con me deve imparare a soffrire.
Per quale assurda ragione!

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