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Una volta davanti al treno,con i bagagli alla mano,capì,non volevo,sarebbe stato un altro anno lunghissimo,fatto di sofferenze.

Non ero pronta a lasciarli,non volevo,non volevo dirgli addio. Volevo stare là,volevo andare da Michael,volevo dirgli che sarebbe tornato tutto come prima.Che la prossima estate saremmo stati più maturi e l'avremmo affrontata diversamente.Mancava poco,davvero poco.

Fu Vale quella che iniziò a salutare tutti,e io dietro di lei a lasciare baci e abbracci,a scambiarci oggetti e promesse. 

<<Comportati bene>> disse deriseè

<<ascolta tua mamma,quella santa donna>> Disse christian

<<Ti verrò a trovare>> Disse ale.

<<Fra poco tanto ti raggiungo anche io>> Disse l'altro ale

<<Non hai manco più il passaggio>> Disse jacopo.

Lucas non disse nulla,mi abbracciò. Lo guardai e ricambiai l'abbraccio.

<<vorrei che perdessi questo treno ma tua mamma mi ammazzerebbe>>

Mi disse sottovoce,io sorrisi nervosa. Potevo perderlo,come sempre,potevo fare un'altro giorno,ma cosa cambia?Tanto alla fine sempre così sarò dopo domani.

Luisa mi regalò un pacchetto di sigarette con solo una sigaretta dentro.

<<Quando lo finisci tienilo per ricordo,l'ho comprato il giorno del mio compleanno e l'ho tenuta per te>>

L'abbracciai,mi sarebbe mancata,la mia amica più fidata,quella che nonostante tutto quello che ho combinato,mi è sempre stata accanto. E poi toccava a lui. Andrea.

Era appartato rispetto agli altri.

Mi avvicinai, lo guardai profondamente e lui fu obbligato a guardarmi a sua volta.

<<Devo mettere i bagagli dentro?>> Disse andando a dirigersi verso la valigia.

Scossi la testa e gli presi il braccio.

<<Non c'è bisogno,hai fatto abbastanza in questi mesi,credo che una valigia da sola riesco a metterla nel vagone>>

Dissi sorridendo,ma lui non sorrise.

<<Ehi...So che è difficile,figurati per me,almeno voi siete qui ancora insieme>>

lui scosse la testa.

<<Ma non ci sei tu giulia!>>

Aveva gli occhi malinconici,velati di lacrime,voleva piangere ma sapevo che non l'avrebbe fatto. Mi faceva male vederlo così anche se un po' ero felice,gli avevo lasciato qualcosa di me. 

<<Ogni anno è così andrea lo sai,poi una volta che andiamo via tutti da qui,ci abituiamo>>

Loro sì,loro una volta andati via prendevano le abitudini di sempre,andare a scuola,uscire con gli amici,fumare e andare a ballare. Io no,io sarei andata a scuola e a casa,dove certamente ci sarebbero stati i miei vicini,i fantastici genitori di barbie che me l'avrebbero fatta ricordare a vita.

<<Eppure ho come il presentimento che fra poco ci rincontreremo tutti>>

Disse Andrea.

<<Meglio,speriamo che si avveri>>

Andrea quel giorno non aveva tutti i torti.

Gli accarezzai la schiena.

<<Puoi farcela anche da solo,sei forte.>>

Capisco,mi vedono come un sostegno psicologico,non ci sono,sta crollando il sostegno,come i muri di una casa,se mancano,può essere buono il materiale ma crolla tutto.

Resta EstateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora