Resta Estate

20

Luca mi aspettava al locale di Sam,entrai ma di quest'ultimo non c'era traccia e mi ricordai che Sam non lo vedevo da un po.
Mi sedetti davanti a Luca,sicuramente sapeva di quello che dovevo parlargli.
<<Michael?>>
Annui, mi misi comoda sulla sedia e chiesi al cameriere di portarmi un gin tonic.
<<cosa vuoi sapere?>>
<<sta volta tutto>>
Lui si ritrasse e mi guardò con gli occhi spalacanti.
<<va bene Giulia ma il mio nome in sta storia non deve saltare fuori, te lo dico per farti capire con che persona hai a che fare>>
Annui, ero spaventata.
<<con la ragazza si è lasciato, penso che lo sai..>>
<<si ma perché non può stare tanto sul lungo mare,perchè ha questa cosa che qui non può stare e deve sempre andare in altri posti>>
<<Giulia lui sarebbe ai domiciliari..>>
Rimasi ferma immobile.Lui era dove?Ma è impossibile,non è mai in casa.
<<ma se esce?>>

Luca mi guardò con occhi spenti e con quella faccia come per dire in che guaio mi fossi cacciata e questa cosa la pensavo anche io,questo guaio era molto più grosso di me.

<<si è lui che non li rispetta per questo motivo è sempre fuori>>
<<ma..perché?>>
<<gli hanno trovato grandi quantità di erba,spaccia,è facile il discorso Giulia,ti stai prendendo con il tipo sbagliato>>
Spaccio lo esercitano quasi tutti qui,poi se è di erba non mi dovrei preoccupare anche se alla fine anche nella mia compagnia ne fanno uso.
<<non è finita,Giulia lui fa uso anche di droga pesante>>
In che senso droga.pesante?
<<del tipo?>>
<<coca...Almeno questa è la voce che gira,è un po' schizzato,la gente sta lontana da lui perchè sa che si va solo nei casini,nulla di buono,lui non è buono Giulia!>>
Okay era tutto troppo,adesso i suoi sbalzi emotivi avevano un senso,adesso capivo il perché era strano quella sera che abbiano dormito insieme ,adesso capisco il motivo per il quale una persona deve soffrire per stare con lui.
Non per i suoi guai ma perché il guaio è lui.
Presi il bicchiere e in un sorso buttai giù cio che conteneva.Tutte quelle informazioni mi stavano dando alla testa.Io e Michael non potevamo essere compatibili,per nulla al mondo.
Guardai torva Luca.
<<le cose che mi hai detto non usciranno da qua..non dirò il tuo nome, ma grazie>>
Dissi alzandomene,lasciando pochi soldi sul tavolo per pagare ciò che avevo consumato.
Non voglio che nessuno sappia sta storia,manco vale deve saperla.
Non posso crederci che Michael faccia parte di quelle persone disagiate che stanno vicino al pullman.Quelle persone per le quale io avevo provato così schifo,noi avevamo provato così schifo,per così tanto tempo.
Che io.mi fido di una persona del genere,o meglio che mi sono fidata perché adesso non ne voglio sapere più nulla.La storia finisce qua.

La sera lui si aggiunse alla compagnia e la voglia di gridargli in faccia era troppa ma non ci calcolavamo,io lo odio,con tutta me stessa.L'ho sempre odiato alla fine,le cose successe per lui,e forse anche per me,non dovevano intralciare il mio pensiero negativo nei suoi confronti.
I giorni passavano e lui si faceva vedere sempre meno, la storia non è uscita da nessuna parte ma ogni notte sogno cose orrende, lui che muore per overdose e io che piango.Lui arrestato,io arrestato e la compagnia che si coalizza contro di me e lui.
Cose così.
Ma che non sono poi così tanto piccole.
Non sono pronta a soffrire ne per lui ne con lui.
E me ne sono accorta quando la sera della notte bianca l'ho visto con una ragazza,alta, lampadata, capelli neri e occhi blu, tutto quello che una persona potesse desiderare.Sembrava di essere uscita da uno di quei programmi inglesi dove le ragazze fanno sesso dalla mattina  alla sera e si divertono bevendo.
Lui era seduto dall'altra parte del locale e io lo guardai solo per fargli capire che aveva raggiunto il limite,che se prima poteva farsi perdonare sta volta no,che per le cose che avevo scoperto, che per tutto quanto, io non potevo stare con lui,perché io sono una che è capace di divertirsi ma nei limiti, quelle persone mi hanno fatto sempre schifo,volevo fargli capire,solo con uno sguardo che io sapevo tutto.
La mia storia, mai iniziata, nei suoi confronti era finita in quel preciso istante, ero sempre stata in una bolla di sapone, chissà se lei sapeva quello a cui io ero venuta a conoscenza, eppure in un.modo o nell'altro non voglio che nessuno sappia niente perché magari farebbe brutta figura,lo voglio continuare a proteggere anche se so che è capace da solo.